Settore aeronautico e Clean Sky 2

L’ottavo invito a presentare proposte progettuali di Clean Sky 2 è stato di recente pubblicato. Il bando comprende 68 topic e dispone di un budget indicativo totale di 75 milioni di euro.

Che cosa è la Clean Sky 2 – Joint Undertaking?

L’impresa comune Clean Sky 2 (CSJU) è un partenariato pubblico-privato tra la Commissione europea e l’industria aeronautica europea che mira a raggiungere obiettivi di prestazione ambientale nel settore aeronautico.

Di concerto con la Commissione, l’impresa comune contribuisce a elaborare il piano di lavoro del più grande programma di ricerca europeo in tema di sviluppo di tecnologie innovative e all’avanguardia volte a ridurre le emissioni di CO2 e di altri gas e il rumore prodotti dagli aeromobili.

Green vision

Attraverso questo programma si promuove quindi lo sviluppo di tecnologie pulite e rivoluzionarie per il trasporto aereo.

Accelerando la diffusione di queste tecnologie, Clean Sky 2 contribuirà a realizzare le priorità strategiche ambientali e sociali dell’Europa e promuoverà nel contempo la competitività e una crescita economica sostenibile.

Finanziato dal programma quadro dell’Unione europea di Ricerca ed Innovazione Horizon 2020, il programma di ricerca di Clean Sky contribuisce a rafforzare la cooperazione nell’industria aeronautica europea, la leadership mondiale e la competitività del settore.

Come presentare proposte progettuali?

Per presentare proposte progettuali in uno dei 68 topic dell’invito pubblicato è necessario iscriversi sul portale partecipanti del programma Horizon 2020.

Quali sono le tempistiche per presentare proposte?

Le proposte potranno essere presentate a partire dal 3 maggio 2018 e fino al 12 luglio 2018, per ulteriori informazioni vi invitiamo a consultare il programma di lavoro di Clean Sky 2.

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Un’opportunità per le idee innovative

Il programma nasce per selezionare le migliori idee imprenditoriali del settore aerospaziale e guidarle nelle diverse fasi di sviluppo del business. Finanziato dalla Commissione Europea, aggrega un ampio network di esperti in grado di guidare le aziende con servizi di consulenza strategica, coaching e mentoring personalizzato, facilitando l’accesso alle risorse di Horizon 2020.

Utilizzando le best practice di settori più maturi, il progetto guida le idee di impresa vincenti fino al momento cruciale di sbarcare sul mercato. Il programma facilita, inoltre, il trasferimento tecnologico da un settore innovativo come quello aerospaziale a settori più maturi, moltiplicando così la diffusione di innovazione tecnologica.

Il progetto è risultato vincitore della call for proposals COMPET 7 che ha come scopo la selezione e valutazione di start-up ed imprese/progetti innovative nel settore aerospaziale (e non) per guidarle e facilitarle nell’accesso alle risorse del programma Horizon 2020.

Da parte nostra, l’obiettivo ultimo di Space-up sarà quello di permettere alle aziende/progetti del settore aerospaziale (e non) di:

• sviluppare idee imprenditoriali e tecnologie innovative ed aumentarne l‘accesso sul mercato
• innescare processi di trasferimento tecnologico e cross-fertilization da e verso settori maturi
• aumentare la diffusione e l’adozione di tecnologie aerospaziali da parte di aziende esterne al settore
• importare tecnologie da altri settori per nuove applicazioni nel settore aerospaziale

I partner

IBS Consulting lavora in sinergia con Fraunhofer, WFB, SME4SPACE, HYPATIA, IASP, 200 Crowd, Eban, Gi Group e Bic Lazio mettendo competenze, servizi, conoscenze e reti a disposizione delle imprese innovative del settore aerospaziale.

Il progetto Space-up individua tre aree di bisogni cui rispondere per trasformare imprese e start up innovative aerospaziali in leader del settore:

• area commerciale-finanziaria
• area tecnologica
• area business

Grazie all’ampio network di esperti coinvolti, le aziende potranno contare su servizi di consulenza strategica, coaching e mentoring personalizzato, e su un supporto nella ricerca di capitali, attraverso le opportunità dei fondi europei e del crowdfunding. Adottando best practices da settori più maturi, il progetto guiderà le idee di impresa vincenti fino al lancio sul mercato.

Il progetto faciliterà, inoltre, il trasferimento tecnologico da un settore innovativo come quello aerospaziale a settori più maturi, moltiplicando così la diffusione di innovazioni tecnologiche.

Servizi

• Facilitare l’accesso alle risorse dei bandi Horizon 2020, Life e Cosme
• Agevolare l’accesso al credito e al capitale di rischio
• Favorire il trasferimento tecnologico
• Sostenere la ricerca di partner e la selezione delle risorse umane

Obiettivo del progetto sarà intercettare 200 fra progetti industriali e start up, di cui 60 le imprese/progetti selezionate e valutate, per ricevere un primo set di servizi. A conclusione, una selezione di 10 imprese verranno supportate (finanziate) attraverso la stesura di un piano strategico, operativo, economico finanziario e la valutazione della rischiosità attuale e futura delle operazioni attraverso un modello di rating certificato.

Attraverso i servizi offerti, Space-up accompagnerà le imprese lungo il percorso che conduce dallo sviluppo di un’idea ad alto potenziale d’innovazione fino al suo lancio sul mercato, favorendone il posizionamento come leader del settore a livello internazionale.

In particolare

• Accompagnamento delle imprese nelle diverse fasi di sviluppo del business, dalla delineazione dell’idea progettuale al lancio sul mercato
• Promozione del trasferimento tecnologico e dei processi di cross-fertilization nelle imprese innovative del settore aerospaziale da e verso altri settori e incentivazione del processo di ricerca di business partner
• Accelerazione dello sviluppo delle imprese in crescita nel settore aerospaziale supportando il raggiungimento di posizioni di leadership nel settore e a livello internazionale

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Una banca dati a livello europeo che raccolga tutte le informazioni disponibili sui finanziamenti per le imprese tecnologiche europee e uno strumento che aiuti gli investitori a comprendere meglio la fattibilità tecnica ed economica di progetti tecnologici altamente innovativi.

Queste sono le due principali raccomandazioni del rapporto congiunto InnovFin Advisory, preparato dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) e dalla Commissione europea.

L’Unione europea individua nelle tecnologie avanzate delle Key Enabling Technologies (KETs) tecnologie che contribuiscono a velocizzare l’innovazione e ad affrontare sfide di portata e importanza globali.

Quali sono le problematiche dei finanziamenti alle tecnologie avanzate?

Gli investitori hanno spesso difficoltà a impegnarsi in progetti di ricerca e innovazione ad alto contenuto tecnico-scientifico e interdisciplinari. Si richiedono finanziamenti anticipati e a lungo termine, pur non avendo chiare implicazioni commerciali fin dall’inizio.

A causa della crescente complessità delle tecnologie avanzate, esiste un notevole divario di conoscenza tra gli innovatori e gli investitori.

Dall’altro lato, gli innovatori nelle tecnologie avanzate fanno fatica a ottenere il necessario sostegno finanziario, nonostante le iniziative pubbliche per le imprese innovative, principalmente per mancanza di informazioni e procedure di candidatura complesse.

Qual è la posizione della BEI sui finanziamenti alle tecnologie avanzate?

Ambroise Fayolle, Vice Presidente della BEI, ha affermato la necessità di avvicinare scienza, ricerca ed innovazione ai finanziamenti dichiarando la BEI pronta a contribuire a colmare questa distanza.

Il rapporto finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 mira quindi a individuare strumenti e soluzioni che supportino le start-up europee e le piccole imprese nel settore della tecnologia di avanguardia nell’accesso ai finanziamenti per crescere e competere sul mercato mondiale, in modo che i cittadini possano beneficiare di una più rapida introduzione e diffusione di tecnologie avanzate.

Per ulteriori informazioni consultare il rapporto completo disponibile sul sito della European Investment  Bank.

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Il 21 settembre dello scorso anno il Piano Nazionale Industria 4.0 (ora Impresa 4.0), ha compiuto 1 anno. Con esso sono stati numerosi gli strumenti automatici messi in campo dal Governo per permettere alle aziende di affrontare, pronte, la quarta rivoluzione industriale e favorire i processi di crescita e innovazione volti ad acquisire competitività e attrattività a livello globale.

Come ha ricordato il Ministro Calenda: “Industria 4.0 investe tutti gli aspetti del ciclo di vita delle imprese che vogliono acquisire competitività, offrendo un supporto negli investimenti, nella digitalizzazione dei processi produttivi, nella valorizzazione della produttività dei lavoratori, nella formazione di competenze adeguate e nello sviluppo di nuovi prodotti e processi”.

In questo articolo, primo di una serie di approfondimenti sull’argomento, parleremo delle origini del Piano e di quanto l’Italia stia mettendo in atto, in questi anni, per renderlo pienamente operativo.

L’espressione

L’espressione Industria 4.0 è un calco linguistico dall’inglese Industry 4.0, mutuato a sua volta dal tedesco Industrie 4.0, apparso per la prima volta alla nota fiera sulle tecnologie industriali Hannover Messe e successivamente utilizzato dal governo federale tedesco in varie occasioni per identificare i piani di investimento che miravano ad aggiornare l’industria tedesca.

Quei piani sono stati poi ripresi dai vari governi con nomi più o meno simili (Industrie du future, Smart Industry, Catapult, High Value Manufacturing, Piano Impresa 4.0 ecc), ecco perché la Germania è uno dei paesi all’avanguardia in questo processo di riconversione e aggiornamento che vede coinvolti i grandi gruppi industriali, le università e le start up innovative, tutti sotto la regia del governo federale tedesco.

In quasi tutti i paesi europei si sta assistendo a piani di riconversione e aggiornamento industriali volti a far entrare rapidamente le varie economie nazionali nella quarta rivoluzione industriale. Si tratta di piani avveniristici e molto ambiziosi, da cui dipenderà il futuro economico degli stati che ne beneficeranno.

Secondo uno studio effettuato dalla società di ricerca americana “Markets & Markets”, si stima che il valore complessivo di questa rivoluzione ammonterà a 152,31 miliardi di dollari entro il 2022, con un tasso di crescita annuale del 14,72%. Insomma, si parla di cifre molto importanti.

Piano Nazionale Impresa 4.0

In Italia Industria 4.0 è un modello di produzione e gestione aziendale dove gli elementi caratterizzanti sono connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso big data e adattamenti in tempo reale. Tutto questo è caratterizzato dall’uso di macchinari collegati al web, analisi derivanti dalla rete e la possibilità di gestire con flessibilità e razionalità il ciclo produttivo.

Uno degli obiettivi che il Ministero dello Sviluppo Economico si è posto è quello di mobilitare circa 24 miliardi di euro tra investimenti privati, spesa privata in ricerca e sviluppo e volumi di investimento: tutto entro il 2020.

Per far ciò Impresa 4.0 prevede misure basate su tre linee guida:

operare in una logica di neutralità tecnologica;
intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali;
agire su fattori abilitanti.

Articolate nelle seguenti azioni:

Iper e Super Ammortamento;
Nuova Sabatini;
Fondo di garanzia;
Credito d’imposta R&S;
Start up e PMI innovative;
Patent box;
Centri di competenza ad alta specializzazione;
Tecnologie avanzate per l’impresa;
Centri di trasferimento tecnologico;
Formazione, consulenza e servizi.

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Giovedì 5 aprile avrà luogo il nuovo momento di approfondimento di IBS Consulting: Finanziare Ricerca e Sviluppo. Abbiamo organizzato un doppio appuntamento per permettere a tutti gli interessati di partecipare: il primo a Milano presso la Camera di Commercio (ore 11 Sala Riunioni 2 – Via Meravigli, 7), il secondo a Brescia presso il CSMT (via Branze, 45).

In entrambi i convegni saranno presentati e discussi gli strumenti regionali, nazionali e comunitari delle politiche a sostegno della ricerca e dello sviluppo: Frim Fesr 2020, Horizon 2020, Bando Mise e Industria sostenibile, Credito d’Imposta Ricerca.

Gli eventi sono in collaborazione con la Camera di commercio di Milano MonzaBrianza Lodi, il Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza, Medio Credito Centrale e Banca Valsabbina.

Milano

Di seguito i relatori:

Introduce: Roberto Brero – Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza

Alberto Bertolotti – Ceo & Founder IBS Consulting & ACF

Pier Paolo Proietti – Direzione Interventi per lo Sviluppo Area Finanza Agevolata – Medio Credito Centrale

Gianpiero Mastinu – Ordinario di Ground Vehicle Engineering nel Politecnico di Milano, Coordinatore del Consiglio Scientifico del Cluster Tecnologico Nazionale della Mobilità Sostenibile

Daniela Battafarano – Financial Advisor IBS Consulting & ACF

Scarica qui il PDF della locandina.
Clicca qui per iscriverti all’evento di Milano.

 

Brescia

Di seguito i relatori:

Alberto Bonetti – Project Funding Manager CSMT

Alberto Bertolotti – Ceo & Founder IBS Consulting & ACF

Adolfo Bellandi – Settore crediti Banca Valsabbina

Pier Paolo Proietti – Direzione Interventi per lo Sviluppo Area Finanza Agevolata – Medio Credito Centrale

Gianpiero Mastinu – Ordinario di Ground Vehicle Engineering nel Politecnico di Milano, Coordinatore del Consiglio Scientifico del Cluster Tecnologico Nazionale della Mobilità Sostenibile

Sonia Guida – Financial Analyst IBS Consulting & ACF

Scarica qui il PDF della locandina.

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57 PMI innovative da 17 diversi paesi sono state selezionate per accedere ai finanziamenti della seconda fase di SME Instrument. Si tratta del primo gruppo entro il nuovo European Innovation Council pilot (EIC pilot), lo schema pilota che riunisce diversi strumenti e regimi di sostegno all’innovazione delle piccole e medie imprese (SME Instrument, Fast Track to Innovation (FTI), FET Open e EIC Horizon prizes) introdotto nel work-programme 2018-2020 del programma Horizon 2020.

Quali sono i benefici della fase due di SME Instrument per le PMI?

Durante la seconda fase di SME Instrument le imprese selezionate riceveranno un finanziamento fino a 2,5 milioni per un totale di circa 95 milioni di euro. Le PMI avranno inoltre la possibilità di accedere a 12 giorni intensivi di formazione, business coaching e servizi di business acceleration.

Il finanziamento supporterà i progetti per la realizzazione di attività dimostrative, pilota, di sperimentazione e scaling-up.

La fase due di SME Instrument mira quindi ad aiutare le PMI nel processo di sviluppo di un business concept al fine di realizzare un prodotto, un servizio o un processo pronti per il mercato, in linea con la strategia di crescita dell’impresa proponente.

Come è cambiata la procedura di selezione per lo SME Instrument?

Nel quadro definito dal nuovo European Innovation Council pilot, le procedure di selezione per lo SME Instrument prevedono una prima valutazione sulla carta della proposta progettuale.

Le imprese selezionate vengono quindi convocate per un colloquio con una giuria di innovatori, imprenditori e venture capitalists che procederanno ad individuare le proposte progettuali più innovative e che abbiano il potenziale di creare nuovi mercati.

La prossima deadline per presentare domanda alla fase due di SME Instrument è il 23 Maggio 2018. Per ulteriori informazioni sulle PMI che vi hanno avuto accesso finora consultare la mappa interattiva disponibile qui.

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23 Febbraio, Bruxelles

 La Commissione europea ha pubblicato il bando per l’attribuzione di uno dei sei premi ricompresi tra gli European Innovation Council Horizon Prizes, un’iniziativa del programma Horizon 2020 rivolta alle innovazioni in grado di rispondere alle sfide della società contemporanea.

A quanto ammonta il premio e quali sono i criteri?

Il premio ammonta a 10 milioni di euro e sarà attribuito ai soggetti che riusciranno a sviluppare un prototipo innovativo di batteria per veicoli elettrici che sia allineato ad alcuni criteri, tra i quali degli elevati standard di sicurezza, sostenibilità e riciclabilità ed il mantenimento di prestazioni analoghe a quelle di un veicolo alimentato a carburanti fossili.

Chi può partecipare?

L’iniziativa degli European Innovation Council Horizon Prizes non pone limiti formali con riguardo ai soggetti che possono presentare domanda di partecipazione. Tutte le persone fisiche o giuridiche residenti nei paesi Ue o in uno dei paesi associati al programma Horizon 2020 possono quindi partecipare.

Quali sono le tempistiche e come si presenta domanda?

Il premio verrà conferito nel 2021 entro un processo articolato in più fasi. I potenziali partecipanti dovranno inviare una manifestazione di interesse all’indirizzo EC-BATTERIESEIC-PRIZE@ec.europa.eu entro Febbraio 2019 e quindi presentare ufficialmente una domanda di partecipazione entro Dicembre 2020 attraverso il portale partecipanti del programma Horizon 2020.

Ulteriori informazioni

Informazioni sintetiche sono disponibili in questa infografica. Per ulteriori dettagli sui criteri di valutazione, sulle regole di partecipazione, nonché sugli altri premi lanciati nell’ambito dell’iniziativa visitare la pagina del premio o il sito degli EIC Horizon Prizes.

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Bandi Horizon per il 2018-2020

La Commissione Europea ha aperto i bandi per il 2018-2020 di Horizon 2020 – Programma Quadro di Ricerca e Innovazione 2014-2020 destinato a finanziare progetti di ricerca o azioni volte all’innovazione scientifica e tecnologica che portino un significativo impatto sulla vita dei cittadini europei.

Con il Programma, la Commissione Europea intende aumentare l’impatto del suo finanziamento per la ricerca concentrandosi su temi sensibili, quali la migrazione, la sicurezza, il clima, l’energia pulita e l’economia digitale.

Chi sono i beneficiari?

  • Università;
  • Centri di ricerca;
  • Enti pubblici e privati;
  • PMI.

Qual è la dotazione finanziaria prevista?

La dotazione di bilancio per il triennio 2018-2020 è pari a 30 milioni di euro.

Quali sono le tempistiche e come si partecipa?

La data di apertura è il 02/11/2017 ore 12:00, mentre la chiusura sarà il 31/12/2020 ore 12:00.

Per partecipare è necessario compilare dei moduli di candidatura disponibili in riferimento ad ogni specifico bando, sul sito della Direzione generale Ricerca e innovazione della Commissione Europea.

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Nuovo strumento agevolativo annunciato dal Ministero dello Sviluppo Economico per sostenere progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale

Chi sono i beneficiari?

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione con le seguenti caratteristiche:

  • con almeno due bilanci approvati;
  • che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro e/o con Organismi di ricerca, fino a un numero massimo di cinque co-proponenti.

Che cosa finanzia?

Il Bando finanzia progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di una o più delle tecnologie identificate dal Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione 2014 – 2020 “Orizzonte 2020”, quali:

  • Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
  • Nanotecnologie
  • Materiali avanzati
  • Biotecnologie
  • Fabbricazione e trasformazione avanzate
  • Spazio
  • Tecnologie volte a realizzare i seguenti obiettivi della priorità “Sfide per la società” prevista dal Programma Orizzonte 2020

Quali sono le caratteristiche principali dei progetti?

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della proposta progettuale al Ministero dello sviluppo economico.

A quanto ammontano le agevolazioni?

Le agevolazioni consistono in:

  • un contributo diretto alla spesa per una percentuale minima pari al 20% dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili);
  • un finanziamento agevolato, nel caso in cui sia previsto dall’Accordo, nel limite del 20% dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili).

Attualmente il decreto è in corso di registrazione alla corte dei conti.

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Lo scorso 28 febbraio Carlos Moedas, Commissario Europeo per la Ricerca, la Scienza e l’Innovazione, ha presentato un pacchetto di misure di semplificazione del Programma Horizon 2020. Il Commissario ha dichiarato: “Radicale semplificazione è una delle caratteristiche che definiscono Horizon 2020 rispetto ai programmi precedenti. Abbiamo ascoltato ricercatori, imprese ed altri stakeholders ed abbiamo riflettuto sui loro feedback in questa seconda ondata di semplificazione del programma”. Le nuove misure semplificheranno ulteriormente le regole e le procedure in Horizon 2020, rendendo la partecipazione al programma più facile.

Una revisione del Model Grant Agreement introduce una nuova definizione dell’additional remuneration dei ricercatori e semplifica il caricamento di altri costi. Questo consentirà l’accettazione della prassi contabile propria dei partecipanti per i costi per prodotti o servizi forniti internamente in un’organizzazione. Inoltre ci sarà una maggiore apertura al mondo, con l’introduzione di opzioni semplificate per la creazione di partnership internazionali con Paesi terzi non eleggibili per i finanziamenti europei.

Razionalizzazione del Programma di Lavoro 2018-2020: il final work programme di Horizon 2020 si concentrerà sulle priorità chiave. Ci saranno meno topic e meno call. L’obiettivo è quello di massimizzare l’impatto e di garantire che gli stakeholders possano facilmente trovare topics di interesse.

Il programma sarà reso più rilevante e di più facile accesso per startup ed innovatori: azioni preparatorie nel programma di lavoro 2018-2020 comprenderanno l’adeguamento dello SME Instrument in modo che possa supportare le innovazioni in qualsiasi area (senza temi predefiniti) e l’introduzione di una fase di colloquio per valutare le proposte di progetto più promettenti. La Commissione intende inoltre aggiornare gli strumenti di navigazione on-line.

L’uso più ampio di finanziamento forfettario del progetto (lump-sum) avrà il potenziale di ridurre notevolmente gli oneri amministrativi per i partecipanti, mantenendo saldamente il focus del progetto sulla ricerca e l’innovazione, migliorando l’impatto e diminuendo il tasso di errore finanziario. I finanziamenti con lump-sum mirano a spostare l’attenzione dal controllo degli input (cioè i costi sostenuti) al monitoraggio delle performance e degli output.

Lavorando dal 2014 al 2020 con un budget di circa 77 miliardi di euro, Horizon 2020 è uno dei più grandi programmi al mondo per la ricerca e l’innovazione. Nei suoi primi due anni, ha attratto oltre 76.000 proposte eleggibili; oltre 9.000 grant agreement sono stati firmati al 01/09/2016 seguenti alle deadline delle call 2014-2015; sono stati allocati quasi 16 miliardi di euro per accrescere l’eccellenza scientifica, creare una leadership industriale e affrontare le sfide sociali.

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