Questa tipologia di finanziamento prende anche il nome di finanziamenti in pool e significa che ad erogare il capitale sono dei “consorzi o gruppi di banche o intermediari finanziari” che in questo modo si spartiscono rischi e sforzi di finanziamento.

Si tratta quindi di un’iniziativa a sostegno delle imprese lombarde che dovranno realizzare programmi di investimento dall’elevato fabbisogno finanziario e prevede la partecipazione di Finlombarda S.p.A.

Per questa particolare iniziativa Finlombarda S.p.A mette a disposizione 100 milioni di euro, è rivolta ad Imprese con un organico fino a 3mila dipendenti (Pmi e Midcap) attive, in qualunque forma costituite e con sede legale e/o operativa in Lombardia.

Saranno finanziati costi del piano d’investimenti (capex), costi della gestione operativa (opex) e rifinanziamento del debito esistente.

Importante sottolineare che la quota massima per progetto sarà di 15 milioni di euro e potrà essere finanziamento a medio – lungo termine, amortizing, balloon o bullet o un finanziamento revolving.

 

Per qualsiasi informazione in più sul come richiedere la partecipazione di Finlombarda S.p.A al pool di finanziatori o altre delucidazioni generali contattateci!

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Innovation Fund, uno sguardo al futuro.

Il 12 settembre scorso, il team di IBS Consulting a Bruxelles ha partecipato a un workshop sull’Innovation Fund, organizzato da ETIP Bioenergy, in collaborazione con ART Fuels Forum, ETIP Renewable Heating and Cooling e Bioenergy Europe, presso la sede della DG RTD.

Cos’è Innovation Fund?

L’Innovation Fund sarà uno dei maggiori programmi di finanziamento al mondo per la dimostrazione di tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio, con particolare attenzione alle tecnologie e ai processi innovativi a basse emissioni di carbonio nelle industrie ad alta intensità energetica, compresi i prodotti che sostituiscono quelli ad alta intensità di carbonio, la cattura e l’utilizzo del carbonio (CCU), la costruzione e il funzionamento della cattura e dello stoccaggio del carbonio (CCS), la generazione innovativa di energia rinnovabile e lo stoccaggio dell’energia.

Incontro tra idee e innovazione tecnologica

Il workshop ha raccolto idee progettuali dai settori dei combustibili rinnovabili/biocombustibili e delle bioenergie, e si sono discussi aspetti cruciali per quanto riguarda la selezione e la gestione dei progetti. Sono state fornite presentazioni dalla DG RTD e dalla DG Clima, che hanno presentato le questioni chiave per il primo bando dell’Innovation Fund.

innovation-fund

La prima call di questo rivoluzionario fondo sarà lanciata a metà 2020: le proposte progettuali presentate saranno valutate considerando criteri come il grado di innovazione, la limitazione dei gas serra, la maturità del progetto, ma anche aspetti più prettamente economici, come la scalabilità e l’efficienza dei costi. L’agevolazione prevista per questo tipo di attività sarà un cofinanziamento fino al 60% dei costi operativi e di capitale aggiuntivi legati all’innovazione.

Un aspetto importante dell’Innovation Fund è la sua complementarietà con altre fonti di finanziamento, quali InvestEU, Horizon Europe, Connecting Europe Facility, Modernisation Fund, programmi nazionali per il sostegno della R&I nel campo delle tecnologie a basse emissioni di carbonio, e capitale privato.

Al workshop, IBS Consulting ha presentato, facendo le veci del Cluster Lombardo della Mobilità, un’idea progettuale dal titolo “Dual-fuel application in Heavy Duty Vehicles”, che si propone di trovare una soluzione a breve termine per convertire la maggior parte dei veicoli pesanti con l’utilizzo di sistemi di propulsione nuovi e aggiornati, per raggiungere l’obiettivo europeo di ridurre le emissioni di gas serra provocate dal settore dei trasporti almeno del 60% entro il 2050.

Apre Innodriver 2019: 7 milioni alle MPMI, domande al via sulla misura B

Torna il bando con risorse POR FESR: parte proprio oggi Gioved’ì 3 Ottobre il primo step  con chiusura a fine mese di Ottobre.

Innodriver, il bando di Regione Lombardia rivolto a micro e piccole imprese – ma anche a liberi professionisti – per sostenerne l’innovazione in forme diverse e su vari versanti.

Le domande per l’edizione 2019 aprono il 3 ottobre, con una dotazione complessiva di 7 milioni di euro su due misure (A e B) dai tempi diversi.

Invnodriver stanzia risorse a valere sull’Azione I.1.b.1.1 del POR FESR 2014‐2020, e punta a sostenere l’acquisto di:

  • servizi per l’innovazione tecnologica,
  • strategica,
  • organizzativa
  • commerciale delle imprese.

Dunque a stimolare l’innovazione tecnologica di processo e di prodotto, attraverso due strade:

  • il supporto alla collaborazione tra PMI e centri di ricerca (misura A),
  • l’accompagnamento delle imprese alla partecipazione a programmi di ricerca, sviluppo e innovazione europei, promuovendo esperienze di successo nei paesi dell’UE (misura B).

Le finestre temporali, scopri le date per accedere a Innodriver 2019.

È su quest’ultima che prende il via la presentazione delle domande: lo sportello virtuale per la misura B apre alle ore 12 di Giovedì 3 Ottobre e rimane aperto fino alle 16 del 30 ottobre.

La seconda tappa, relativa alla misura A, prevede invece il via all’invio delle domande alle ore 15 il 21 novembre, la chiusura è fissata il 23 gennaio 2020, sempre per le ore 15.

Come vengono distribuite le risorse del bando Innodriver?

La misura B avrà una dotazione finanziaria di 900 mila euro, la A di 6,1 milioni.

Nel caso della misura A, in particolare, Regione si impegna a dare un contributo a fondo perduto, concesso a fronte della realizzazione di un investimento pari o superiore al minimo previsto; con un investimento di 40 mila euro, ad esempio, il contributo concedibile sarà di 25 mila euro.

Per la misura B è previsto invece un contributo a fondo perduto di 30 mila euro, a fronte della presentazione a valere sulla Fase 2 (EIC Accelerator Pilot) della misura Strumento per le PMI di Horizon 2020 di un progetto che ha ottenuto il Seal of Excellence in Fase 1.

Quali sono i Vincoli per partecipare al Bando?

Ogni soggetto, identificato da un univoco codice fiscale, può presentare una sola richiesta di contributo per ogni misura A e B, fino a un massimo di 2 richieste complessive per il presente bando.

Per info e maggiori dettagli si possono consultare i documenti in allegato, ovvero il bando e il relativo decreto.

Se vuoi accedere al bando e non sai come procedere, noi di IBS Consulting offriamo il nostro servizio di consulenza per ottenere agevolazioni finanziarie, fondi a contributo perduto e presentazione della completa documentazione per l’accesso a tutti i tipi di bandi e opportunità di finanziamento per la tua azienda.

Scopri il  programma Digital Europe, tutto quello che devi sapere.

La Commissione europea ha avviato una consultazione sul progetto di Orientamento dei primi due anni della sua proposta di programma Digital Europe.

I contributi ricevuti attraverso la consultazione aiuteranno la Commissione a mettere a punto gli Orientamenti per un’Europa digitale. Questi ultimi definiranno poi i programmi di lavoro e gli inviti a presentare proposte per i primi due anni del programma (2021-2022).

Il programma è attualmente in elaborazione da parte della Commissione; per il momento, esso prevede investimenti diretti per un totale di 9,2 miliardi di euro (previo accordo del Consiglio e del Parlamento europeo) per la diffusione di tecnologie digitali innovative in cinque settori chiave:

  • supercalcolo,
  • intelligenza artificiale,
  • sicurezza informatica,
  • competenze digitali avanzate

Offrire la garanzia di un ampio uso di queste tecnologie digitali nell’economia e nella società, in linea con gli ambiziosi obiettivi e valori di sostenibilità dell’Europa.

Il suo obiettivo sarà quello di migliorare la competitività dell’Europa nell’economia digitale globale e aumentare la sua autonomia tecnologica, costruendo capacità, sperimentando e diffondendo le tecnologie digitali.

Tutte le PMI e le grandi imprese, le amministrazioni pubbliche a tutti i livelli, gli organismi di ricerca e il mondo accademico, le ONG, le associazioni di cittadini e i privati cittadini sono invitati a condividere le loro opinioni.

Il programma sarà un’opportunità unica per l’UE di contribuire in modo sostanziale agli investimenti in capacità digitali essenziali, che nessuno Stato membro può realizzare da solo.

Nell’ambito del processo di co-progettazione che sarà parte integrante dell’Europa digitale, garantendo che rifletta ciò che più conta per la società e le imprese europee, la Commissione ha lanciato una consultazione online, che rimarrà aperta fino al 25 ottobre.

La tua azienda vuole puntare al mercato estero? Sei alla ricerca di finanziamenti che possano aiutarti ad essere competitivo con le aziende europee?

IBS Consulting ti informa che sono da poco attive nuove linee di finanziamento per l’internazionalizzazione aziendale.

Grazie a SIMEST, la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti, specializzata nel sostegno alle imprese italiane, in particolare le PMI, che vogliono crescere nel mercato globale sono state disposte nuovi bandi di accesso al credito per sviluppare progetti dal valore internazionale.

Due i campi d’azioni che possono agevolare di un finanziamento agevolato per l’attuazione del progetto.

Il primo è relativo agli e-commerce; un mercato ancora troppo piccolo che deve essere valorizzato sia nel lato B2B che B2C.

E-COMMERCE
  • Fino a 300.000 € in 4 anni di cui 1 di preammortamento per la creazione e sviluppo di piattaforme informatiche e-commerce e market place;
  • Durata progetto 12 mesi;
  • scarica la circolare del MiSe
TEMPORARY EXPORT MANAGER
  • Fino a 150.00 € in 4 anni di cui 2 di preammortamento per le spese relative alle prestazione di un Temporary export manager;
  • Durata progetto 24 mesi;
  • scarica la circolare del Mise.
In entrambi i casi il tasso è pari al 10% del tasso di riferimento UE. A luglio il tasso del finanziamento è lo 0,089%
Se vuoi ricevere maggiori dettagli e informazioni in merito a queste due importanti linee di finanziamento agevolato e vuoi costruire una strategia internazionale vincete che possa valorizzare i tuoi prodotti, i tuoi servizi allora entra in contatto con noi.
Compila il form sottostante per fissare un incontro con un nostro consulente.

Lo scorso 15 Luglio, Regione Lombardia ha comunicato la dotazione finanziaria di 1 milione di euro a sostegno delle start up del settore moda e design.

Tutte le aziende che hanno effettuato investimenti in impianti, macchinari e attrezzature per consolidare la propria attività potranno avere accesso al piano Fashion Tech.

La misura riguarda anche le spese per l’acquisizione di servizi finalizzati alla loro promozione, alla digitalizzazione e all’incubazione e accelerazione.

Sono questi gli aspetti principali del bando “New Fashion & Design“, i cui criteri sono stati approvati dalla Giunta regionale su proposta dell’ assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, Lara Magoni.

“Regione Lombardia – dice l’assessore Magoni – crede molto in due settori, la moda e il design, trainanti per l’economia nazionale e lo fa con una misura che intende valorizzare le piccole e medie imprese che rappresentano la spina dorsale del comparto.

La Lombardia, grazie ai suoi territori e alla dinamicità dell’economia locale, rappresenta un vero e proprio ‘hub del design’

Se la tua azienda vuole ricevere maggiori dettagli in merito si può affidare all’esperienza e alla consulenza offerta da IBS Consulting. Contattaci utilizzando il form che segue e saremo felici di fissare un appuntamento con voi per rispondere a tutte le vostre domande.

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IBS Consulting vuole aggiornare tutti i propri clienti e frequentatori del sito web che il Ministero dello Sviluppo Economico ha deliberato l’erogazione dei finanziamenti in merito a progetti di ricerca e sviluppo di cui avevamo parlato in questo articolo.

Proprio con un decreto del Ministero dello Sviluppo economico saranno stabiliti i criteri, le condizioni e le procedure per la concessione e l’erogazione dei finanziamenti a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo finalizzati ad un uso più efficiente e sostenibile delle risorse. In attesa del provvedimento, ecco cosa stabilisce la legge n. 58-2019 di conversione del decreto Crescita.

Chi può richiedere le agevolazioni?

Le agevolazioni sono rivolte alle imprese e ai centri di ricerca che:

  • sono iscritte nel Registro delle imprese;
  • operano in via prevalente nel settore manifatturiero o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere;
  • hanno approvato e depositato almeno due bilanci;
  • non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente.I

I beneficiari possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro, previa indicazione del soggetto capofila.

In caso di progetti congiunti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.

Per essere ammessi alle agevolazioni i progetti di ricerca e sviluppo devono:

  • essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 500 mila euro e non superiori ai 2 milioni ed avere una durata compresa tra 12 e 36 mesi;
  • prevedere attività di ricerca e sviluppo, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali Key Enabling Technologies (KETs)

Tecnologie abilitanti fondamentali Key Enabling Technologies dovranno essere riconducibili a:

  • innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili);
  • progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
  • sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
  • strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati e sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

Risorse e caratteristiche delle agevolazioni proposte dal MISE

  • Le agevolazioni sono concesse sotto forma di finanziamento agevolato entro il 50% dei costi ammissibili, e sotto forma di contributo diretto alla spesa fino al 20% delle spese ammissibili.

Le risorse complessivamente a disposizione ammontano a 140 milioni di euro, di cui 40 milioni per la concessione delle agevolazioni nella forma del contributo diretto alla spesa, a valere sulle disponibilità per il 2020 del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e i restanti 100 milioni per la concessione delle agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese gli investimenti in ricerca (FRI).

Sei interessato a ricevere maggiori dettagli sul Decreto Crescita e ai Bandi e Contributi disponibili?

Ti basterà compilare il form di contatto che trovi qui sotto per organizzare e fissare un incontro con un nostro consulente che si prederà in carico le tue richieste per offrire risposte rapide e professionali ad ogni tuo dubbio o domanda.

 

Regione Lombardia mette a disposizione per le Piccole Medie Imprese e a tutti gli Artigiani un nuovo Bando

Si tratta di Bando Faber che con i suoi 7 milioni di euro di contributo offre alle micro e piccole imprese del settore manifatturiero, edile e artigianale una forte spinta di rilancio e innovazione dei processi produttivi interni.

Bando Faber: 7 milioni di euro per le micro e piccole imprese, agevolazioni per le PMI Lombarde.

Una nuova opportunità per migliorare e innovare i processi produttivi delle piccole e medie imprese manifatturiere, edili e artigiane. Apre  mercoledì 10 luglio il nuovo sportello del ‘Bando FABER

7.250.000  euro (piu’ altri 2 milioni per la lista d’attesa delle richieste) finalizzati all’ottimizzazione e all’innovazione dei processi produttivi. Lo scopo di questo nuovo strumento di finanziamento alle imprese è quello di migliorare la competitività e permettere a tutte le imprese lombarde di accedere ad uno strumento di finanza agevolata.

Come le PMI e gli Artigiani possono accedere?

Come espresso da un comunicato di Regione Lombardia l’assegnazione del contributo avviene sulla base di una procedura valutativa a sportello, secondo l’ordine cronologico di invio telematico della richiesta. Chiaramente ogni singola impresa può presentare una sola domanda.

Possono partecipare micro e piccole imprese manifatturiere, edili e artigiane che hanno almeno una sede operativa o un’unità locale in Lombardia, attive da almeno 24 mesi alla data di presentazione della domanda.

Cosa mi permette di finanziare il Bando Faber?

Con la misura si finanziano interventi relativi all’acquisto e installazione, ivi compreso montaggio e trasporto, per esempio di macchinari e impianti di produzione e attrezzature nuovi, macchine operatrici, hardware e software e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali, opere murarie connesse all’installazione dei beni materiali.

Nello specifico ecco cosa è possibile finanziare attraverso i progetti ammissibili che devono riguardare investimenti produttivi finalizzati a:

  • Ripristinare le condizioni ottimali di produzione;
  • Massimizzare l’efficienza nell’utilizzo di fattori produttivi, quali l’energia e l’acqua
  • Ottimizzare la produzione e gestione dei rifiuti favorendo la chiusura del ciclo dei materiali.

Importo agevolazione: e’ confermato il contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese considerate ammissibili, nel limite massimo di 30.000,00 euro, l’investimento minimo e’ fissato in 15.000  euro.

Domanda, tempi e procedura di presentazione

La domanda di contributo deve essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa Bando online all’indirizzo www.bandi.servizirl.it a partire dalle 12 del 10 luglio 2019 fino alle 17 del 12 agosto  2019, salvo chiusura anticipata dello sportello per esaurimento della dotazione finanziaria.

Fissa un appuntamento con IBS Consulting

Se hai dubbi, incertezze o semplicemente vuoi effettuare una valutazione per capire se il tuo progetto di innovazione dei processi produttivi è conforme alle regole del Bando Faber, contattaci. Un nostro consulente sarà in grado di darvi le giuste risposte e vi seguirà nel flusso di registrazione e presentazione del bando stesso.

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La Commissione presenta l’ultima tranche di Horizon 2020

La Commissione Europea ha annunciato il 2 luglio il piano di bilancio per l’ultimo anno di attività di Horizon 2020.

Nel corso del prossimo anno la Commissione, stanziando 11 miliardi di euro in fondi europei, cercherà di ottenere un maggiore impatto dei suoi finanziamenti alla ricerca concentrandosi su un minor numero di temi.

Saranno considerati fondamentali temi come:

  • il cambiamento climatico,
  • l’energia pulita,
  • la riduzione della diffusione delle plastiche monouso,
  • la sicurezza informatica
  • l’economia digitale.

Sarà inoltre orientata a plasmare il futuro panorama della ricerca e dell’innovazione preparando la strada per Horizon Europe, il prossimo programma quadro per il periodo 2021-2027.

Una novità importante nell’ambito di Horizon Europe sarà il Consiglio europeo dell’innovazione (EIC) – uno sportello unico per il finanziamento dell’innovazione per trasformare la scienza in nuove imprese e accelerare lo sviluppo delle imprese.

Quest’ultimo programma di lavoro rafforza anche la cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione: nel 2020 saranno investiti oltre 550 milioni di euro in iniziative faro di cooperazione in settori di reciproco vantaggio, con paesi come Cina, India e Canada.

Secondo il Commissario europeo per la ricerca, la scienza e l’innovazione, Carlos Moedas, “per ogni 100€ che investiamo attraverso Horizon 2020, prevediamo di aggiungere 850€ al nostro PIL entro il 2030, creando milioni di posti di lavoro per gli europei.

Per questo motivo abbiamo proposto 100 miliardi di euro per il prossimo programma Horizon Europe, per rafforzare la competitività, le capacità di innovazione e l’eccellenza scientifica dell’UE”.

Horizon, le priorita’ di investimento per il 2020

Nel dettaglio, 206 milioni di euro saranno investiti per trasformare settori tradizionalmente ad alto impatto energetico in industrie più competitive e a basse emissioni, mentre 132 milioni verranno utilizzati per supportare lo sviluppo della prossima generazione di batterie. In arrivo anche 10 nuovi topic sul tema della plastica, per un totale di 135 milioni di euro.

Per l’intelligenza artificiale, invece, il Collegio dei commissari ha stanziato 396 milioni di euro, mentre per la cybersicurezza sono disponibili 116 milioni di euro.

Horizon 2020 continuerà poi a supportare le imprese che vogliono investire in progetti innovativi grazie all’European Innovation Council (EIC), attualmente in fase pilota. L’EIC diventerà pienamente operativo nell’ambito del prossimo programma quadro UE per la ricerca e l’innovazione, Horizon Europe

Se vuoi avere maggiori dettagli e informazioni in merito al progetto Horizon 2020 continua a leggere il nostro sito e richiedi un incontro con un nostro esperto in Finanza Agevolata, Fondi Europei e Agevolazioni al Credito per Piccole e Medie imprese.

IBS Consulting è a vostra completa disposizione.

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Il 5 Dicembre la Commissione europea ha pubblicato un bando per intensificare l’azione dell’UE nel promuovere una mobilità sicura, pulita e interconnessa.

Le risorse del bando, rese disponibili attraverso il meccanismo Connecting Europe Facility (CEF), contribuiranno alla priorità della Commissione di stimolare gli investimenti e creare posti di lavoro. Il bando offre possibilità di finanziamento per progetti nel settore dei trasporti che riguardino sezioni e collegamenti transfrontalieri, lo sviluppo di porti marittimi nell’ambito della rete globale transeuropea dei trasporti, nonché le azioni rivolte alla riduzione dell’inquinamento acustico e della rumorosità del trasporto merci su rotaia.

Il commissario UE per i trasporti Violeta Bulc ha dichiarato che l’obiettivo ultimo del bando pubblicato è di sostenere progetti nel settore dei trasporti ad alto valore aggiunto a livello europeo, contribuendo alla realizzazione dell’agenda dell’UE per l’occupazione e la crescita e rafforzando la coesione sociale, economica e territoriale dell’Unione.

Che cos’è Connectin Europe Facility?

Connecting Europe Facility è uno strumento di finanziamento chiave dell’UE per promuovere la crescita, l’occupazione e la competitività attraverso investimenti infrastrutturali mirati a livello europeo.

Connecting Europe Facility sostiene lo sviluppo di reti transeuropee ad alte prestazioni, sostenibili ed efficacemente interconnesse nei settori dei trasporti, dell’energia e dei servizi digitali. Gli investimenti del CEF mirano a colmare delle dorsali europee dell’energia, dei trasporti e del digitale.

Il CEF va a vantaggio dei cittadini di tutti gli Stati membri, in quanto rende gli spostamenti più facili e più sostenibili, migliora la sicurezza energetica dell’Europa consentendo al tempo stesso un uso più ampio delle energie rinnovabili e facilita l’interazione transfrontaliera tra pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini.

Quali investimenti nel settore dei trasporti?

Connecting Europe Facility per i trasporti mira a sostenere gli investimenti per la costruzione di nuove infrastrutture o per il ripristino e l’ammodernamento di quelle esistenti.

CEF per i trasporti si concentra quindi su progetti transfrontalieri volti ad eliminare le strozzature o a colmare i collegamenti mancanti in varie sezioni della rete centrale e della rete globale, nonché su priorità orizzontali come i sistemi di gestione del traffico, l’innovazione nell’uso delle infrastrutture, la riduzione dell’impatto ambientale, l’efficienza energetica e la sicurezza.

CEF contribuisce attivamente alla politica europea in materia di reti trans-europee dei trasporti (Trans-European Transport Network TEN-T), ovvero:
• completamento, entro il 2030, della rete centrale, strutturata attorno a nove corridoi multimodali;
• completamento, entro il 2050, della rete globale per l’accessibilità a tutte le regioni europee.
Dal 2014, 689 progetti nel settore dei trasporti sono già stati supportati dal CEF con circa 23 miliardi di euro di finanziamenti UE.

Cosa finanzia il bando CEF per i trasporti?

Il bilancio indicativo dell’invito è di 100 milioni di euro, così ripartiti:
• 35 milioni di euro per i progetti in materia di riduzione della rumorosità del trasporto merci su rotaia;
• 65 milioni di euro per i progetti relativi alla implementazione della rete europea dei trasporti.

Le domande di finanziamento nell’ambito dell’invito devono essere presentate tra l’8 gennaio 2019 e il 24 aprile 2019.

Il 17 gennaio 2019 si terrà un Info Day online per fornire ulteriori informazioni sul bando ai potenziali soggetti proponenti.

Per ulteriori informazioni consultare la pagina del bando e l’infografica disponibile qui.

Richiedi un incontro con i nostri esperti