Questa tipologia di finanziamento prende anche il nome di finanziamenti in pool e significa che ad erogare il capitale sono dei “consorzi o gruppi di banche o intermediari finanziari” che in questo modo si spartiscono rischi e sforzi di finanziamento.

Si tratta quindi di un’iniziativa a sostegno delle imprese lombarde che dovranno realizzare programmi di investimento dall’elevato fabbisogno finanziario e prevede la partecipazione di Finlombarda S.p.A.

Per questa particolare iniziativa Finlombarda S.p.A mette a disposizione 100 milioni di euro, è rivolta ad Imprese con un organico fino a 3mila dipendenti (Pmi e Midcap) attive, in qualunque forma costituite e con sede legale e/o operativa in Lombardia.

Saranno finanziati costi del piano d’investimenti (capex), costi della gestione operativa (opex) e rifinanziamento del debito esistente.

Importante sottolineare che la quota massima per progetto sarà di 15 milioni di euro e potrà essere finanziamento a medio – lungo termine, amortizing, balloon o bullet o un finanziamento revolving.

 

Per qualsiasi informazione in più sul come richiedere la partecipazione di Finlombarda S.p.A al pool di finanziatori o altre delucidazioni generali contattateci!

[contact-form-7 id=”208″ title=”Contatti”]

LIFE è lo strumento di finanziamento dell’UE per l’ambiente e l’azione per il clima creato nel 1992. L’attuale periodo di finanziamento 2014-2020 ha un budget di 3,4 miliardi di euro. Il programma LIFE è suddiviso in due sottoprogrammi, uno per l’ambiente (che rappresenta il 75% della dotazione finanziaria complessiva) e uno per l’azione per il clima (che rappresenta il 25% della dotazione).

A seconda del settore e del tipo di progetto che si intende presentare, la procedura di application può variare ampiamente. I bandi per il 2020 apriranno il prossimo 2 aprile e andranno a finanziare progetti in tema di prodotti chimici, economia verde e circolare, incidenti industriali, gestione marina e costiera, rumore, suolo, rifiuti, ambiente urbano e molti altri!

 

Hai un’idea progettuale in uno di questi settori? Vuoi saperne di più sulle opportunità del programma LIFE? Non esitare a contattare IBS Consulting! 

 

[contact-form-7 id=”3407″ title=”Consulenza comunitario”]

Prolungata la possibilità di iscriversi al Bando Innovation Manager. Scopri i dettagli

Con decreto di ieri (27 Novembre) il Mise posticipa la scadenza al fine di consentire alle imprese e alle reti il completamento delle attività di predisposizione delle domande di agevolazione nell’ambito dell’intervento agevolativo istituito dall’articolo 1, commi 228, 230, e 231, della legge 30 dicembre 2018 n. 145.

Il termine finale per la compilazione delle istanze di accesso alle agevolazioni indicato all’articolo 4, comma 7, lettera b), del decreto direttoriale 25 settembre 2019 è posticipato alle ore 12.00 del 6 dicembre 2019

Scadenza bando Innovation Manager:

Ecco cosa dice il decreto del Mise, conseguentemente alla proroga di cui al comma 1, il termine iniziale di invio delle domande di accesso alle agevolazioni è posticipato alle ore 10.00 del 12 dicembre 2019.

Le informazioni sulle modalità di invio delle istanze di cui al comma 2 sono fornite ai soggetti interessati nell’apposita sezione “Voucher per consulenza in innovazione” del sito web del Ministero (www.mise.gov.it) con decorrenza successiva alla chiusura dei termini per la compilazione delle domande di agevolazione di cui al comma 1.

Le reti non dotate di soggettività giuridica ovvero i soggetti proponenti amministrati da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche possono presentare al Ministero le richieste di accreditamento per l’accesso alla procedura informatica, secondo le modalità di cui all’articolo 4, comma 4 del decreto direttoriale 25 settembre 2019, esclusivamente entro il termine del 29 novembre 2019.

Impresa 4.0, la possibilità di accedere alla proroga.

Dopo lo stop per le vacanze estive il Ministero dello Sviluppo economico (Mise) è pronto al riassetto del piano Impresa 4.0. Ma, sostenuta soprattutto dal ministero dell’Economia, resta anche l’ipotesi di una proroga degli attuali incentivi senza stravolgimenti.

La piattaforma Mise prevede un unico credito di imposta che copre, con differenti aliquote di incentivazione, differenti tipologie di investimenti con percentuali di beneficio sono ancora in esame.

Le percentuali di beneficio sono ancora in esame quello che è chiaro e certo è che il beneficio più alto (tra il 25 e il 30%) per il “bonus” destinato a investimenti su sostenibilità ambientale ed economia circolare, poi a scalare per progetti su Fabbrica 4.0 (18-25%), per l’acquisto di macchinari digitalizzati oggi coperti dall’iperammortamento (13-17%), per l’acquisto di beni strumentali tradizionali oggi agevolati con il superammortamento (5-8%). Il credito di imposta sarebbe fruibile in due o tre anni.

Il Piano nazionale Impresa 4.0 (già Industria 4.0) è l’occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale.

Il Piano prevede misure concrete in base a tre principali linee guida:

  • operare in una logica di neutralità tecnologica
  • intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali
  • agire su fattori abilitanti

Sono state potenziate e indirizzate in una logica 4.0 tutte le misure che si sono rilevate efficaci e, per rispondere pienamente alle esigenze emergenti, ne sono state previste di nuove.

piano impresa 4

Le aliquote si riferiscono a un credito di imposta da fruire in compensazione tramite F24, cosa ben diversa dal risparmio Ires che si ottiene con i maxi-ammortamenti. Questa vantaggiosa opportunità permetterebbe alle imprese di accedere a fondi ed agevolazioni per velocizzare e migliorare i processi aziendali. Se interessato a scoprire maggiori dettagli in merito all’Industria 4.0 e al Piano Impresa 4.0 noi di IBS Consulting siamo a vostra completa disposizione

Contattaci per mezzo del form sottostante e fissa il tuo primo incontro con noi.

 

 

Iperammortamento, Bonus Formazione e Credito d’Imposta godranno di altri 3 anni di Proroga.

Il neo Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, in una recente intervista (Il Sole 24 Ore – 25 Settembre 2019), ha presentato le linee guida che il suo Ministero osserverà nella riformulazione degli incentivi in cui si articola il Piano Impresa 4.0 per la trasformazione digitale delle imprese, nell’ambito della prossima manovra finanziaria.

Il Ministro ha annunciato la convocazione di un Tavolo Transizione 4.0, che prenderà il posto della Cabina di Regia.

Questo tavolo dovrà diventare la sede di un confronto permanente a cadenza mensile, secondo i piani ministeriali, per discutere le proposte di tutti gli attori del comparto industriale, le associazioni di categoria anche della filiera green, i sindacati.

Se è atteso un confronto con le parti sociali, il punto di partenza è la conferma, in legge di bilancio, di tutti gli strumenti che hanno stimolato l’economia reale, incontrando il favore delle imprese: iperammortamento, credito d’imposta formazione 4.0 e bonus per ricerca e sviluppo in primis.

Il rinnovo avverrà all’insegna della stabilità, o prevedendo almeno un orizzonte temporale triennale. Il Ministro Patuanelli, così come il predecessore Di Maio, è consapevole di quanto servano incentivi strutturali, essendo “necessario fornire certezza a chi fa investimenti: è difficile per un imprenditore rincorrere il rinnovo delle agevolazioni a ogni legge di bilancio. C’è bisogno della garanzia legata alla stabilità.”, come lo stesso Patuanelli ha esplicitato.

Le intenzioni ministeriali di abbandono della logica dei rinnovi annuali dovranno fare i conti con la disponibilità finale di risorse economiche della manovra. Pare, tuttavia, indifferibile neutralizzare lo “stand by” degli investimenti che tipicamente connota gli ultimi trimestri.

Puntualmente, infatti, la dinamica degli investimenti delle imprese subisce una brusca battuta d’arresto negli ultimi mesi di ogni anno, quando le imprese congelano ogni decisione, attendendo di comprendere se e come si articoleranno, nell’anno successivo, gli incentivi in scadenza.

Alla rimodulazione delle misure sotto il profilo dell’arco temporale di vigenza, si assocerà una revisione in chiave green. Alla trasformazione verso l’economia digitale si accompagna, infatti, nei proclami governativi, la transizione verso l’economia circolare.

Già nell’impianto originario del piano Industria 4.0, era sussistente, seppur in forma embrionale, l’attenzione all’ambiente e all’economia circolare. In particolare, nell’ambito dell’elenco dei beni iperammortizzabili, hanno fatto da subito parte i “componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e per la riduzione delle emissioni”, nonché i “filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche, polveri con sistemi di segnalazione dell’efficienza filtrante e della presenza di anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose, integrate con il sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o fermare le attività di macchine e impianti”.

Ovviamente due voci dell’Allegato A alla Legge di Bilancio 2017 non riescono, da sole, a dipingere il Piano Impresa 4.0 di verde.

L’economia circolare è entrata significativamente nell’ambito delle politiche industriali solo di recente, con tre misure inserite nel Decreto Crescita (decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con legge 28 giugno 2019, n. 58).

Si tratta, in particolare, delle agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare (art. 26), delle agevolazioni dirette a favorire il reso degli imballaggi di merce ed il relativo riuso/riciclo(art. 26 bis), delle agevolazioni fiscali a favore delle imprese che acquistano prodotti da riciclo e da riuso (art. 26 ter).

Le misure, che hanno sicuramente suscitato l’interesse del tessuto imprenditoriale, rimangono in attesa dei decreti attuativi che le rendano operative.

La responsabilità “verde” del governo ha iniziato, dunque, a prendere forma, ma la vera svolta green è attesa con la prossima Legge di Bilancio. Al riguardo, Patuanelli ha anticipato che il Green New Deal si declinerà all’interno delle misure esistenti, segnatamente iperammortamento e credito d’imposta R&S, attraverso un maggior incentivo fiscale dedicato agli investimenti su sostenibilità ed economia circolare che potranno dimostrare di avere un impatto positivo.

Tra i driver della riformulazione delle misure incentivanti, vi saranno le istanze delle Micro, Piccole e Medie Imprese. Le misure infatti saranno coniugate “in una logica di maggiore sostegno alle piccole imprese attraverso l’introduzione di alcune premialità legate all’innovazione nelle filiere o nei grandi progetti, così da arrivare a tutto il tessuto produttivo, anche a quello maggiormente periferico e non solo geograficamente”, ha annunciato il Ministro.

Anche la formazione 4.0 è oggetto di attenzione nei disegni ministeriali.

Saranno, inoltre, valutate nuove misure ad ulteriore sostegno della crescita, soprattutto in chiave green economy, previo il confronto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per valutarne la sostenibilità economica. Ad ogni buon conto, è indubbio che già l’iperammortamento, il bonus R&S ed il credito d’imposta formazione 4.0 abbiano realizzato ottimi risultati per l’economia italiana.

Tra le misure che hanno maggiormente impresso uno shock positivo sull’economia, vi è l’iperammortamento, che funge da paradigma del piano Impresa 4.0.

Peraltro, si registrano recenti orientamenti di prassi a favore delle aziende su questa misura, le cui maglie sono sempre più definite ed ampie.

Si segnalano aperture circa l’eleggibilità delle etichette elettroniche, utilizzate nell’ambito della Grande Distribuzione Organizzata.

Risulta, innanzitutto, ribadita l’accessibilità all’iperammortamento da parte di tutte le imprese, indipendentemente dal settore economico in cui operano; se in un primo momento non vi era chiarezza sul punto, è stato poi esplicitato dalle FAQ del MiSE che sono agevolabili anche le imprese non manifatturiere, stante l’equipollenza di prodotto e servizio, ai fini della disciplina agevolativa.

In questo contesto, le etichette elettroniche interattive (Interactive Shelf Label), atte ad interagire con il cliente, con gli operatori e con il sistema informativo di fabbrica, possono essere agevolate nell’ambito dei “Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità”, in particolare tra i “ sistemi intelligenti e connessi di marcatura e tracciabilità dei lotti produttivi e/o dei singoli prodotti (ad esempio RFIS – Radio Frequency Identification).”

Scopri il Bando per Grandi Progetti FRI FCS promosso dal MISE.

La tua azienda ha dei grandi progetti da sviluppare e consolidare all’interno del mondo Ricerca e Sviluppo? Noi di IBS Consulting possiamo esserti d’aiuto per raggiungere i tuoi obiettivi anche grazie alla partecipazione di bandi offerti dal MISE.

A partire da Novembre sarà possibile presentare le domande di accesso al bando FRI FCS per grandi progetti di ricerca e sviluppo nei settori Agenda Digitale e Industria Sostenibile e al bando per le aree tecnologiche Fabbrica Intelligente, Agrifood e Scienze della Vita.

Il Ministero dello Sviluppo economico ha infatti pubblicato i decreti direttoriali del 2 ottobre 2019 che stabiliscono termini e modalità per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sui due interventi, rifinanziati con risorse per complessivi 519 milioni di euro.

Vuoi scoprire il Bando Agenda digitale e Industria sostenibile?

Il primo intervento riattivato dal MISE è il regime di aiuto dedicato alle imprese che investono in grandi progetti di ricerca e sviluppo nei settori Agenda digitale e Industria sostenibile, chiuso dal settembre 2018 per esaurimento delle risorse finanziarie.

Si tratta delle misure disciplinate dai decreti del 15 ottobre 2014 e finanziati dal Fondo Rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti (FRI) gestito da Cassa depositi e prestiti e dal Fondo Crescita Sostenibile (FCS) gestito dal MISE.

Le agevolazioni sono concesse in forma di finanziamento agevolato a valere sulle risorse FRI, a copertura del 70% delle spese ammissibili per le PMI e del 60% per le imprese di grande dimensione, a condizione di associarvi un finanziamento bancario erogato da una delle banche convenzionate. Al finanziamento si aggiunge un contributo alla spesa, a valere sul FCS, nella misura del 20% della spesa ammissibile.

Alla luce dell’interesse del mondo imprenditoriale, il Ministero mette ora a disposizione 247 milioni di euro a valere sul FRI per la concessione dei finanziamenti agevolati e 82 milioni a valere sulle risorse del FCS per la concessione del contributo diretto alla spesa, per un totale di 329 milioni di euro.

Una quota pari al 20% delle risorse totali è riservata alla realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale coerenti con le tematiche Agenda digitale o Industria sostenibile, ma finalizzate all’adozione di modelli di economia circolare o alla riconversione produttiva delle attività economiche in tale ambito attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali Key Enabling Technologies (KETs).

Quando presentare la domanda?

I termini per la presentazione delle domande scattano il 26 novembre 2019, ma le attività per la predisposizione delle istanze e della documentazione possono essere svolte dai soggetti proponenti, tramite la piattaforma informatica del Soggetto gestore, a partire dalle ore 10.00 del 10 ottobre.

Vuoi accedere al Bando?

Prenota un appuntamento con i consulenti di IBS Consulting, siamo da anni al servizio delle aziende Bresciane e Lombarde per agevolare l’accesso ai servizi di Finanza Agevolata. Ti basterà compilare molto semplicemente il form di contatto qui sotto per richiedere il tuo primo appuntamento conoscitivo. Scrivici e non farti scappare questa importante opportunità.

Apre Innodriver 2019: 7 milioni alle MPMI, domande al via sulla misura B

Torna il bando con risorse POR FESR: parte proprio oggi Gioved’ì 3 Ottobre il primo step  con chiusura a fine mese di Ottobre.

Innodriver, il bando di Regione Lombardia rivolto a micro e piccole imprese – ma anche a liberi professionisti – per sostenerne l’innovazione in forme diverse e su vari versanti.

Le domande per l’edizione 2019 aprono il 3 ottobre, con una dotazione complessiva di 7 milioni di euro su due misure (A e B) dai tempi diversi.

Invnodriver stanzia risorse a valere sull’Azione I.1.b.1.1 del POR FESR 2014‐2020, e punta a sostenere l’acquisto di:

  • servizi per l’innovazione tecnologica,
  • strategica,
  • organizzativa
  • commerciale delle imprese.

Dunque a stimolare l’innovazione tecnologica di processo e di prodotto, attraverso due strade:

  • il supporto alla collaborazione tra PMI e centri di ricerca (misura A),
  • l’accompagnamento delle imprese alla partecipazione a programmi di ricerca, sviluppo e innovazione europei, promuovendo esperienze di successo nei paesi dell’UE (misura B).

Le finestre temporali, scopri le date per accedere a Innodriver 2019.

È su quest’ultima che prende il via la presentazione delle domande: lo sportello virtuale per la misura B apre alle ore 12 di Giovedì 3 Ottobre e rimane aperto fino alle 16 del 30 ottobre.

La seconda tappa, relativa alla misura A, prevede invece il via all’invio delle domande alle ore 15 il 21 novembre, la chiusura è fissata il 23 gennaio 2020, sempre per le ore 15.

Come vengono distribuite le risorse del bando Innodriver?

La misura B avrà una dotazione finanziaria di 900 mila euro, la A di 6,1 milioni.

Nel caso della misura A, in particolare, Regione si impegna a dare un contributo a fondo perduto, concesso a fronte della realizzazione di un investimento pari o superiore al minimo previsto; con un investimento di 40 mila euro, ad esempio, il contributo concedibile sarà di 25 mila euro.

Per la misura B è previsto invece un contributo a fondo perduto di 30 mila euro, a fronte della presentazione a valere sulla Fase 2 (EIC Accelerator Pilot) della misura Strumento per le PMI di Horizon 2020 di un progetto che ha ottenuto il Seal of Excellence in Fase 1.

Quali sono i Vincoli per partecipare al Bando?

Ogni soggetto, identificato da un univoco codice fiscale, può presentare una sola richiesta di contributo per ogni misura A e B, fino a un massimo di 2 richieste complessive per il presente bando.

Per info e maggiori dettagli si possono consultare i documenti in allegato, ovvero il bando e il relativo decreto.

Se vuoi accedere al bando e non sai come procedere, noi di IBS Consulting offriamo il nostro servizio di consulenza per ottenere agevolazioni finanziarie, fondi a contributo perduto e presentazione della completa documentazione per l’accesso a tutti i tipi di bandi e opportunità di finanziamento per la tua azienda.

Scopri il  programma Digital Europe, tutto quello che devi sapere.

La Commissione europea ha avviato una consultazione sul progetto di Orientamento dei primi due anni della sua proposta di programma Digital Europe.

I contributi ricevuti attraverso la consultazione aiuteranno la Commissione a mettere a punto gli Orientamenti per un’Europa digitale. Questi ultimi definiranno poi i programmi di lavoro e gli inviti a presentare proposte per i primi due anni del programma (2021-2022).

Il programma è attualmente in elaborazione da parte della Commissione; per il momento, esso prevede investimenti diretti per un totale di 9,2 miliardi di euro (previo accordo del Consiglio e del Parlamento europeo) per la diffusione di tecnologie digitali innovative in cinque settori chiave:

  • supercalcolo,
  • intelligenza artificiale,
  • sicurezza informatica,
  • competenze digitali avanzate

Offrire la garanzia di un ampio uso di queste tecnologie digitali nell’economia e nella società, in linea con gli ambiziosi obiettivi e valori di sostenibilità dell’Europa.

Il suo obiettivo sarà quello di migliorare la competitività dell’Europa nell’economia digitale globale e aumentare la sua autonomia tecnologica, costruendo capacità, sperimentando e diffondendo le tecnologie digitali.

Tutte le PMI e le grandi imprese, le amministrazioni pubbliche a tutti i livelli, gli organismi di ricerca e il mondo accademico, le ONG, le associazioni di cittadini e i privati cittadini sono invitati a condividere le loro opinioni.

Il programma sarà un’opportunità unica per l’UE di contribuire in modo sostanziale agli investimenti in capacità digitali essenziali, che nessuno Stato membro può realizzare da solo.

Nell’ambito del processo di co-progettazione che sarà parte integrante dell’Europa digitale, garantendo che rifletta ciò che più conta per la società e le imprese europee, la Commissione ha lanciato una consultazione online, che rimarrà aperta fino al 25 ottobre.

Bando Archè al servizio di Start-up, 16 milioni di agevolazioni.

Nuovo supporto alle Start-up in fase di avviamento e consolidamento. Questo quanto offre il bando Archè che prenderà il via a partire dal 2 Ottobre.

Sostegno alle Start-up in fase di avviamento

 “Il nostro obiettivo – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli – è quello di favorire l’impresa e il fare impresa, attraverso il sostegno sia nelle fasi di avvio che in quelle di consolidamento, in modo da poter aumentare le possibilità di sopravvivenza nel breve, ma soprattutto nel medio termine”.

A chi è destinato il bando Archè?

Il provvedimento, che rende disponibili 16 milioni di euro, serve per promuovere le nuove realtà imprenditoriali lombarde – micro, piccole e medie imprese (Mpmi) e liberi professionisti – sia in forma singola, sia in forma associata.

Scopo e finalità del bando Archè

Il bando è diviso in due ‘Misure’. Con la ‘Misura A’ si finanziano le attività di nuova o recente costituzione, fino a un massimo di 2 anni. Con la ‘Misura B’ le attività avviate da più di 2 e massimo 4 anni.

Quanto ammonta l’importo dell’agevolazione?

 Il contributo a fondo perduto si configura così:

  • per la ‘Misura A’: a fronte di un investimento minimo di 30.000 euro l’incentivo arriva a un massimo di 50.000 euro;
  • per la ‘Misura B’: fino a un massimo di 75.000 euro, a fronte di un investimento minimo di 40.000 euro.

Quali sono le spese ammissibili al bando Archè?

Sono considerate spese ammissibili, per la ‘Misura A’ – a titolo esemplificativo – azioni quali: l’acquisto di nuovi impianti, attrezzature, materiali, macchinari, hardware e software; la ristrutturazione funzionale dei locali per l’attività di impresa/professionale (escluso spese tecniche e di progettazione); le spese di locazione/noleggio per attrezzature tecnico-specialistiche e per laboratori/sede oggetto di intervento.

Per la ‘Misura B’ – sempre a titolo esemplificativo – l’acquisizione di immobili destinati a sede produttiva, logistica, commerciale (immobile che deve essere ubicato all’interno del territorio regionale); l’acquisto di brevetti, licenze d’uso e servizi software di tipo ‘cloud’.

Sono esclusi i soggetti che operano nel settore ‘Alloggio’ come alberghi, bed and breakfast e case per le vacanze.

Tempistiche di presentazione della domanda

Lo sportello chiuderà il 15 novembre, salvo anticipo per esaurimento risorse. Il soggetto attuatore è Finlombarda. Tutte le info sul sito www.regionelombardia.it

Se vuoi accedere al bando entra in contatto con IBS Consulting compilando il form sottostante. Un nostro consulente sarà a tua completa disposizione per formulare al meglio la presentazione e l’iter di accesso al bando Archè.

50 milioni di euro per sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti d’impresa.

Vuoi accedere ai nuovi Voucher per l’Innovation Manager? Scopri come fare con IBS Consulting

A partire dal 7 novembre le imprese e le reti d’impresa potranno avviare la compilazione della domanda per richiedere il Voucher per l’Innovation Manager.

È stato, infatti, pubblicato oggi il decreto del MiSE che disciplina le modalità e i termini per la presentazione delle domande e per l’erogazione dell’agevolazione.

La misura ha l’obiettivo di sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti d’impresa, presenti su tutto il territorio nazionale offrendo agevolazioni e incentivi di finanza agevolata.

Per il Voucher per l’Innovation manager sono disponibili le risorse stanziate dalla legge di bilancio 2019, per le annualità 2019 e 2020, pari complessivamente a 50 milioni di euro.

L’agevolazione verrà concessa sulla base di una procedura a sportello, per cui le domande inviate dalle imprese e dalle reti d’impresa verranno ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.

L’iter di presentazione delle domande di agevolazione è articolato nelle seguenti fasi:

  • verifica preliminare del possesso dei requisiti di accesso alla procedura informatica, a partire dalle ore 10:00 del 31 ottobre 2019
  • compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 7 novembre 2019 e fino alle ore 17.00 del 26 novembre 2019
  • invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 3 dicembre 2019.

Di seguito il decreto attuativo sul Voucher per l’Innovation Manager (2 luglio 2019): clicca qui per consultazione e dettagli.

Se vuoi invece richiedere una consulenza mirata e specifica per la tua azienda o attività imprenditoriale ti invitiamo a contattarci utilizzando il form di contatto sottostante.