IBS Consulting, società specializzata nella finanza agevolata e pianificazione e controllo, offre agli imprenditori un’importante occasione di approfondimento delle tematiche Industria 4.0:

  • finanziamenti disponibili;
  • iperammortamento;
  • caratteristiche della perizia tecnica.

L’incontro è rivolto a tutti coloro che intendono effettuare nuovi investimenti in macchinari tecnologicamente avanzati e digitalizzare la linea produttiva.

Il nostro scopo è quello di fornire, attraverso casi pratici, strumenti e soluzioni tecniche, finanziarie e agevolative per supportare tali investimenti.

Con noi anche il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri che porterà maggiori approfondimenti legati alle perizie tecniche necessarie all’Industria 4.0 ed alle caratteristiche dei macchinari agevolabili.

Indutria 4.0

A partire dal 1° marzo 2017 le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per usufruire del contributo maggiorato del 30%, calcolato su un tasso di interesse annuo del 3,575%, a fronte di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

L’obiettivo è incentivare la manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale, anche tramite l’innovazione di processo e di prodotto.

Per gli investimenti ordinari (acquisto di nuovi macchinari, impianti ed attrezzature) lo sportello della Nuova Sabatini è riaperto già dal 2 gennaio, con un contributo in conto impianti, pari all’ammontare degli interessi calcolati sull’importo di un finanziamento di cinque anni al tasso del 2,75%.

Beneficiari 4.0

Piccole e medie imprese con sede operativa in Italia.

Caratteristiche dell’agevolazione 4.0

L‘agevolazione consiste in un contributo in conto impianti, pari all’ammontare degli interessi calcolati sull’importo di un finanziamento di cinque anni al tasso del 2,75%.

Per investimenti relativi alla manifattura digitale è previsto un contributo maggiorato del 30%, calcolato su un tasso del 3,575% annuo.

Il finanziamento, che deve essere erogato da una banca o società di leasing convenzionata, copre il 100% delle spese ammissibili per un importo compreso tra i 20.000 euro e i 2 milioni, anche frazionati in più acquisti.

Il finanziamento può essere assistito dalla garanzia del Fondo di garanzia, fino ad un massimo dell’80%.

Spese ammissibili al 4.0

Acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature e hardware nuovi e destinati all’uso produttivo. Per le operazioni in leasing, l’impresa locataria deve esercitare l’opzione di acquisto alla stipula del contratto.

Con contributo maggiorato del 30%:

investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, RfID e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla data di invio della domanda e conclusi entro dodici mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Modalità e tempistiche del 4.0

Lo sportello per gli investimenti ordinari è aperto dal 2 gennaio 2017; per gli investimenti relativi alla manifattura digitale con contributo maggiorato del 30% è possibile presentare domanda dall’1 marzo 2017.

Attenzione! A partire dal 1° marzo, le imprese dovranno utilizzare esclusivamente il nuovo modulo di domanda; le domande presentate con il vecchio modulo dopo il 1° marzo saranno considerate irricevibili.

Il termine per la concessione delle agevolazioni è stato prorogato al 31 dicembre 2018.

L’erogazione non è automatica ma subordinata alla valutazione del merito di credito dell’impresa da parte della banca/società di leasing.

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Lo scorso 28 febbraio Carlos Moedas, Commissario Europeo per la Ricerca, la Scienza e l’Innovazione, ha presentato un pacchetto di misure di semplificazione del Programma Horizon 2020. Il Commissario ha dichiarato: “Radicale semplificazione è una delle caratteristiche che definiscono Horizon 2020 rispetto ai programmi precedenti. Abbiamo ascoltato ricercatori, imprese ed altri stakeholders ed abbiamo riflettuto sui loro feedback in questa seconda ondata di semplificazione del programma”. Le nuove misure semplificheranno ulteriormente le regole e le procedure in Horizon 2020, rendendo la partecipazione al programma più facile.

Una revisione del Model Grant Agreement introduce una nuova definizione dell’additional remuneration dei ricercatori e semplifica il caricamento di altri costi. Questo consentirà l’accettazione della prassi contabile propria dei partecipanti per i costi per prodotti o servizi forniti internamente in un’organizzazione. Inoltre ci sarà una maggiore apertura al mondo, con l’introduzione di opzioni semplificate per la creazione di partnership internazionali con Paesi terzi non eleggibili per i finanziamenti europei.

Razionalizzazione del Programma di Lavoro 2018-2020: il final work programme di Horizon 2020 si concentrerà sulle priorità chiave. Ci saranno meno topic e meno call. L’obiettivo è quello di massimizzare l’impatto e di garantire che gli stakeholders possano facilmente trovare topics di interesse.

Il programma sarà reso più rilevante e di più facile accesso per startup ed innovatori: azioni preparatorie nel programma di lavoro 2018-2020 comprenderanno l’adeguamento dello SME Instrument in modo che possa supportare le innovazioni in qualsiasi area (senza temi predefiniti) e l’introduzione di una fase di colloquio per valutare le proposte di progetto più promettenti. La Commissione intende inoltre aggiornare gli strumenti di navigazione on-line.

L’uso più ampio di finanziamento forfettario del progetto (lump-sum) avrà il potenziale di ridurre notevolmente gli oneri amministrativi per i partecipanti, mantenendo saldamente il focus del progetto sulla ricerca e l’innovazione, migliorando l’impatto e diminuendo il tasso di errore finanziario. I finanziamenti con lump-sum mirano a spostare l’attenzione dal controllo degli input (cioè i costi sostenuti) al monitoraggio delle performance e degli output.

Lavorando dal 2014 al 2020 con un budget di circa 77 miliardi di euro, Horizon 2020 è uno dei più grandi programmi al mondo per la ricerca e l’innovazione. Nei suoi primi due anni, ha attratto oltre 76.000 proposte eleggibili; oltre 9.000 grant agreement sono stati firmati al 01/09/2016 seguenti alle deadline delle call 2014-2015; sono stati allocati quasi 16 miliardi di euro per accrescere l’eccellenza scientifica, creare una leadership industriale e affrontare le sfide sociali.

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SPACE-UP e IBS Consulting

IBS Consulting ha condotto il lavoro di stesura di una proposta progettuale per il bando SPACE-UP che vede coinvolti 10 partner provenienti da tutta Europa, per offrire servizi di supporto alla crescita delle start- up del settore aerospaziale attraverso COMPET 7, la call del programma di finanziamento comunitario Horizon 2020 “Technology Transfer and Business Generators”.

Il progetto

La proposta progettuale, che prende il nome di SPACE-UP (Assisting European SPACE Start-up in scaling UP), combina diverse aree di competenza complementari: il Cluster Aerospaziale di Brema (membro di Enterprise Europe Network), l’ESA-BIC del Lazio (centro di riferimento per l’Agenzia Spaziale Europea), la rete Europea dei Business Angels (EBAN), TIP Ventures (piattaforma di crowdfunders), l’Associazione Internazionale dei Parchi Tecnologici e Scientifici (IAPS), il celebre centro di Ricerca Nazionale Tedesco Fraunhofer, il leader europeo per le soluzioni relative alle risorse umane GI Group e altri.

Il ruolo di IBS

L’ufficio IBS, presente a  Bruxelles dal 2002, assicura un punto tecnico e operativo di contatto tra le imprese e le istituzioni dell’UE. Questa presenza facilita una rete di relazioni che mira a ottimizzare la promozione dei bandi europei. IBS fornirà 60 studi di fattibilità sull’accesso ai fondi europei alle Start-up selezionate dal consorzio.

Questo studio comprenderà le possibilità di finanziamento offerte da Horizon 2020 e altri programmi comunitari come COSME, dando una particolare attenzione alle opportunità strumento per le PMI. Lo studio di fattibilità conterrà anche un’analisi ad hoc per l’accesso al credito attraverso prestiti concessi dalla BEI o altre garanzie proposte dal FEI per garantire un’adeguata copertura finanziaria ai progetti di sviluppo industriale.

IBS Consulting è inoltre partecipata da Credit Data Research, società italiana del Gruppo Moody’s, con la quale collabora. Insieme operiamo modelli di analisi di merito di credito, determinando simulazioni predittive (Outlook del rating). È in questo contesto che intendiamo affiancare le dieci start up ulteriormente selezionate, raccolto prima il piano strategico, poi il piano industriale predisposto dai Partner, cosi da analizzare attentamente i flussi di cassa prospettici, determinando rischiosità attuale e futura, attraverso un modello di Rating certificato.

Tra i sostenitori dell’iniziativa SPACE-UP: Agenzia Spaziale Italiana, Agenzia Spaziale Tedesca, Agenzia Spaziale Polacca, OHB, Airbus DS, Airbus Safran Launchers, AES, DSI, University Bremen, Nereus, Regione Lazio, EEN, COSMOS 2020.

Curiosità

Componente femminile: 5 project manager sui 10 partner di progetto
Coordinatrice dal Cluster Aerospaziale di Brema è la Dr. Barbara Cembella.

Le project manager sono:

  • EBAN Candace Johnson
  • IASP Alicia Shelley
  • GI GROUP Alessia Minucciani
  • IBS Consulting Simona Palermo

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Scade il 14 luglio 2017 (e la seconda scadenza è prevista per il 30 novembre) il bando per la presentazione di progetti nell’ambito dei Trasporti Europei, che mette a disposizione 1 miliardo di fondi per:

Rimuovere le strozzature e realizzare i collegamenti mancanti, migliorare l’interoperabilità ferroviaria, e migliorare le sezioni transfrontaliere.

Garantire sistemi di trasporto sostenibili ed efficienti a lungo termine, al fine di preparare i territori interessati per i flussi di trasporto futuri attesi, oltre a consentire tutte le modalità di trasporto da de carbonizzati grazie alla transizione verso innovative  tecnologie di trasporto ad alta efficienza energetica e basse emissioni di carbonio e ottimizzando la sicurezza.

Ottimizzare l’integrazione e l’interconnessione dei modi di trasporto e migliorare l’interoperabilità dei servizi di trasporto, garantendo nel contempo l’accessibilità delle infrastrutture di trasporto.

Non è richiesto un partenariato internazionale.
Possono essere beneficiari del finanziamento sia pubblici che privati di qualsiasi dimensione.

Le attività finanziate

Le attività realizzate nell’ambito del progetto dovranno richiedere investimenti superiori ai 10 Milioni di Euro.

La quota di fondo perduto erogata dalla Commissione Europea varia dal 10% al 50% a seconda delle attività proposte.

È inoltre richiesto il reperimento di capitali privati aggiuntivi (Istituti Bancari, Cassa Depositi e Prestiti, BEI), attività che può essere sostenuta da IBS.

Costi ammissibili

1.Il costo delle apparecchiature e infrastrutture può essere considerato interamente ammissibile quando è trattato come spesa in conto capitale dal beneficiario.

2.Le spese relative agli studi ambientali sulla tutela dell’ambiente e sulla conformità al pertinente diritto dell’Unione

Le spese relative all’acquisto di terreni non sono un costo ammissibile.

I costi ammissibili includono l’imposta sul valore aggiunto (“IVA”) in conformità dell’articolo 126, paragrafo 3, lettera c), del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012.

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L’accesso alle garanzie offerte dal Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese (FGPMI) è più ricorrente nelle startup innovative localizzate nelle Regioni settentrionali, che mostrano una propensione più elevata della media nazionale: lo dice  la DG per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI Divisione VII – PMI, Startup innovative e Reti d’Impresa, del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il Fondo, che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie gratuite e dirette sui prestiti bancari a copertura dell’80% del credito erogato dalla banca alla startup (fino a un massimo di 2,5 milioni di euro), prevede che la garanzia sia concessa sulla base di criteri estremamente semplificati, con un’istruttoria che beneficia di un canale prioritario che evita al Medio Credito Centrale di dover operare due diligence ulteriori rispetto a quella già effettuata dalla banca.

Nella Sintesi dei Dati 2016, pubblicata dal Ministero dello Sviluppo Economico, emerge che le regioni Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia guidano la classifica delle regioni italiane che in maggior misura accedono a questo beneficio, seguono Valle d’Aosta, Veneto, Molise, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Le rimanenti Regioni, localizzate nell’Italia centrale e meridionale, mostrano un minore accesso allo strumento.

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Dal 5 giugno sarà possibile presentare le domande per il Bando Wonderfood and Wine, promosso da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, che finanzia con contributi a fondo perduto sino al 70 % dell’investimento, progetti di rilievo regionale, nazionale e internazionale di promozione turistica legati all’offerta enogastronomica lombarda nell’ambito del progetto regionale Sapore in Lombardia.

Soggetti ammissibili al contributo:

  • In forma singola:
  • consorzi e imprese consortili;
  • fondazioni;
  • associazioni di categoria, tra imprese e di professionisti.
  • In forma aggregata, con partenariati composti da almeno 3 soggetti:
  • consorzi e imprese consortili;
  • fondazioni;
  • associazioni di categoria, tra imprese e di professionisti;
  • quartieri fieristici e organizzatori fieristici;
  • soggetti pubblici e privati che si occupano di comunicazione e promozione turistica e del territorio.

Progetti finanziabili dal contributo

Sono finanziabili dal contributo i progetti di rilievo regionale, nazionale e internazionale di promozione turistica legata all’offerta enogastronomica lombarda coerenti con il progetto regionale unitario Sapore in Lombardia.

Ammissibili al contributo anche:

  • azioni collaterali di promozione e/o sviluppo turistico in occasione di grandi eventi;
  • azioni di promo-commercializzazione funzionali al progetto proposto.

Sono escluse manifestazioni fieristiche e sagre.

Contributo

Le risorse disponibili sono pari a 1.258.000,00 euro.

Il contributo a fondo perduto concesso, a fronte di un investimento minimo pari o superiore a 50.000,00 euro, non potrà essere superiore a:

  • 000,00 euro per i soggetti in forma singola
  • 000,00 euro per l’aggregazione

per un’intensità d’aiuto pari al 70% della spesa complessiva ammissibile.

Tempistiche

Le domande potranno essere presentate con procedura telematica a partire dalle ore 14 del 5 giugno 2017 e  fino alle ore 12 del 30 giugno 2017.

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Alla luce delle modifiche introdotte con la Legge di bilancio 2017 e dopo un anno di funzionamento dell’agevolazione fiscale, l’Agenzia delle Entrate, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, emana una circolare di chiarimento per fornire alle imprese le istruzioni utili per continuare a fruire del bonus sino al 2020.

I Beneficiari dell’agevolazione:

Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che intendano investire in ricerca e sviluppo nel quinquennio 2015-2020.

Agevolazione:

Il credito d’imposta è riconosciuto, fino ad un importo annuale massimo di 20 milioni di euro per ciascun beneficiario, a condizione che la spesa complessiva per attività di ricerca e sviluppo sia pari ad almeno 30.000 euro in ciascun periodo d’imposta in cui si intende fruire dell’agevolazione, ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nel triennio precedente.

Il beneficio è attribuito nella misura del 50% per tutte le tipologie di spesa ammissibili.

Spese ammissibili per l’agevolazione:

Le spese sostenute nel quinquennio 2015-2020 per:

  • personale altamente qualificato e tecnico impiegato nell’attività di ricerca e sviluppo;
  • quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di laboratorio;
  • spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese comprese le start-up innovative;
  • competenze tecniche e privative industriali relative ad un’invenzione industriale, biotecnologica o topografica di prodotto a semiconduttori o ad una nuova varietà vegetale anche acquisite da fonti esterne.

Interventi ammissibili:

  • lavori sperimentali o teorici svolti ai fini dell’acquisizione di nuove conoscenze;
  • ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento di quelli esistenti ovvero creare componenti di sistemi complessi ai fini della ricerca industriale;
  • acquisizione delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati;
  • produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.

Continuano i segnali positivi dal mercato italiano che fanno ben sperare per la salute delle nostre imprese: migliorano, infatti, gli indici di gestione relativi al credito, specchio della liquidità primaria aziendale su cui far leva per far fronte alle difficoltà economiche.

Rispetto ad un anno fa, i pagamenti oltre i 30 giorni di ritardo sono calati del 13%: un’impresa su tre rispetta i tempi pattuiti con i fornitori. “A marzo 2017 il 35,6% delle imprese paga alla scadenza, il 52,4% entro il mese di ritardo, mentre è il 12% la quota dei ritardi gravi. Una percentuale, quest’ultima, che ha raggiunto il suo minimo storico dal 2012 ad oggi, anche se rispetto al 2010 è comunque più alta del 118,2%”: questo è quanto si legge nello Studio Pagamenti Italia realizzato da CRIBIS, la società del Gruppo CRIF specializzata nella business information.

A livello nazionale le imprese più virtuose sono quelle del nord est d’Italia con il 44,1% che paga regolarmente, la maglia nera spetta al sud ed alle isole, dove il 19,7% salda ancora con grande difficoltà i debiti con i fornitori.

Bene i comparti dei servizi finanziari, dell’industria e della produzione, male quello del commercio al dettaglio che rischia di condizionare l’andamento di tutte le filiere produttive a monte.

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Riapre il bando Smart&Start Italia destinato alle start up innovative italiane grazie ad un rifinanziamento di 95 milioni di euro da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.

Beneficiari

  • Startup innovative costituite da non più di 48 mesi, che sviluppano prodotti o servizi ad alto contenuto tecnologico, progetti nel campo dell’economia digitale,
    frutto della ricerca pubblica o privata, con valore della produzione fino a 5 milioni di euro.
  • Team di persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero o di nazionalità straniera.

Cosa finanzia

Progetti di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro.

Come finanzia

Finanziamento chirografario a tasso 0 fino al 70% delle spese ammissibili (80% se la stratup è costituita da giovani e/o donne
con un esperto in attività di ricerca all’estero)

Una quota a fondo perduto per le startup localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto.

Spese ammissibili

  • Per gli investimenti: impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche; componenti HW e SW; brevetti, licenze, knowhow; consulenze specialistiche tecnologiche;
  • Per la gestione: personale dipendente e collaboratori; licenze e diritti per titoli di proprietà industriale; servizi di accelerazione; canoni di leasing; interessi su finanziamenti esterni.

Modalità

Procedura valutativa a sportello in base all’ordine di presentazione delle domande.

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