Il nuovo testo del disegno di Bilancio non è ancora chiaro e ben definito ma dovrebbe approdare alla fine della settimana in Senato.

Iniziano a trapelare alcuni dettagli e ipotesi in merito alla sostituzione di superammortamento e iperammortamento con un nuovo credito d’imposta per l’innovazione 4.0. Una novità fortemente voluta dal Ministero dello Sviluppo Economico con l’intento di ampliare la platea delle imprese beneficiarie, nell’ambito di un complessivo rinnovo triennale degli incentivi per Industria 4.0 – Impresa 4.0.

Il nuovo strumento presenta una serie di vantaggi e svantaggi rispetto alle maggiorazioni degli ammortamenti; ad esempio la possibilità di fruirne anche in assenza di un utile di impresa, utilizzando il credito a riduzione dei debiti (per esempio i versamenti IVA). La durata, che potrebbe essere fissata in tre o cinque anni e quindi, in molto casi, essere più rapida rispetto al sistema dei maxi ammortamenti.

Tutte queste considerazioni, comporterebbero un cambiamento delle aliquote, ad oggi l’iperammortamento al 270% dovrebbe corrispondere un credito d’imposta del 40,8%.

Al superammortamento al 130% un credito d’imposta del 7,2%. Così non sembra essere e gli importi potrebbero essere parecchio diversi.

Al momento si parla di un credito d’imposta del 20% in luogo dell’ìiperammortamento e del 6-7% in luogo del superammortamento. Se nel secondo caso le differenze non sono pesanti, nel primo caso si tratterebbe di un clamoroso dimezzamento del vantaggio per le imprese. In pratica, come se venisse fatto un rinnovo dell’iperammortamento con aliquota al 180% invece che al 270%.

Gli industriali non restano a guardare

Chiaro è che il mondo degli industriali è contrario a questa nuova proposta, in quanto si vedrebbero ridurre

Intanto la maggior parte delle associazioni confindustriali è contraria già solo a un cambio dello strumento, dal momento che le aziende – dopo qualche difficoltà – hanno iniziato a familiarizzare con gli incentivi attuali, al punto che, in qualche caso, iperammortamento è diventato sinonimo di Industria 4.0.

Novità e positività per l’industria 4.0

Dopo un inizio critico arrivano anche delle buone notizie. Il discusso nuovo credito d’imposta per l’innovazione 4.0 prevederebbe una forte maggiorazione per gli investimenti “verdi”, cioè per tutti quegli investimenti in tecnologie 4.0 in grado di offrire un sensibile vantaggio in termini di impatto sull’ambiente.

Dalle voci di corridoio sembrerebbe che in questo caso il credito d’imposta sarebbe del 40%, di fatto pareggiando il valore dell’attuale iperammortamento.

Altra buona notizia è la conferma della Nuova Sabatini con un’iniezione di 265 milioni di euro. Resterebbe la maggiorazione dell’incentivo per i beni 4.0 e non si esclude l’introduzione, anche qui, di premio sugli investimenti in tecnologie nel segno della green e circular economy.

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Riapre il bando dedicato a industria sostenibile e ad agenda digitale

Col nuovo anno sarà ancora possibile presentare domanda di agevolazione sulle due linee del Fondo per la crescita sostenibile del Ministero dello Sviluppo Economico, finalizzate alla promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione elettroniche (ICT) coerenti con l’Agenda digitale italiana, e nell’ambito della cosiddetta “industria sostenibile”.

La misura dedicata all’ “Industria sostenibile”, in particolare, sostiene progetti innovativi caratterizzati da elevato contenuto tecnologico, rapido impatto sulla competitività e immediate applicazioni industriali, che conducano a un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse nell’ottica di una crescita sostenibile.

Chi potrà farne richiesta?

– Imprese che esercitano attività industriale di produzione di beni o servizi e imprese di trasporto;
– Imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
– Imprese artigiane di produzione di beni;
– Start-Up innovative;
– Centri di ricerca con personalità giuridica.

Quali saranno gli investimenti ammissibili?

Attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale per la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi e per il miglioramento degli stessi, nelle aree tematiche:

– Processi e impianti industriali;
– Trasporti su superficie e su via d’acqua;
– Aerospazio;
– TLC;
– Tecnologie energetiche;
– Costruzioni eco-sostenibili;
– Tecnologie ambientali.

E le spese ammissibili?

– Personale dipendente o in rapporto di collaborazione;
– Strumenti e attrezzature produttive di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
– Servizi di consulenza, inclusi l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del Know-how;
– Spese generali (max 50% delle spese del personale);
– Materiali.

Il totale delle spese deve avere un ammontare minino di € 5.000.000 e un ammontare massimo di € 40.000.000.

Quali saranno le caratteristiche dell’agevolazione?

Lo strumento si comporrà di un contributo a fondo perduto fino al 20% delle spese ammissibili e di un finanziamento a tasso agevolato, senza garanzie, tra il 50% e il 60% per le grandi imprese e tra il 50% ed il 70% per le PMI.

Da quando sarà possibile presentare le domande?

Le domande potranno essere presentate a partire dall’8 gennaio 2018. Lo sportello resterà aperto tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 19.00.

Già da oggi sarà possibile, tramite la piattaforma informatica del Soggetto gestore, cominciare a predisporre le domande.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti

IBS Consulting, società specializzata nella finanza agevolata e pianificazione e controllo, offre agli imprenditori un’importante occasione di approfondimento delle tematiche Industria 4.0:

  • finanziamenti disponibili;
  • iperammortamento;
  • caratteristiche della perizia tecnica.

L’incontro è rivolto a tutti coloro che intendono effettuare nuovi investimenti in macchinari tecnologicamente avanzati e digitalizzare la linea produttiva.

Il nostro scopo è quello di fornire, attraverso casi pratici, strumenti e soluzioni tecniche, finanziarie e agevolative per supportare tali investimenti.

Con noi anche il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri che porterà maggiori approfondimenti legati alle perizie tecniche necessarie all’Industria 4.0 ed alle caratteristiche dei macchinari agevolabili.

Indutria 4.0