“…sono stati definiti, i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazioni, i punteggi, le condizioni e le soglie minime di ammissibilità delle stesse domande, nonché criteri per la determinazione e la rendicontazione delle attività e dei costi ammissibili, gli oneri informativi a carico dei soggetti proponenti e gli ulteriori elementi utili a definire la corretta attuazione dell’intervento agevolativo”.

Di cosa si tratta:

Il Decreto disciplina l’intervento agevolativo sulla Digital Transformation istituito all’articolo 29, commi da 5 a 8, del Decreto crescita, finalizzato a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese attraverso la realizzazione di progetti diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0 nonché di altre tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

Chi ne può beneficiare?

le PMI che, alla data di presentazione della domanda, risultino:

  • iscritte come attive nel Registro delle imprese;
  • operano in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio;
  • hanno conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100.000,00;
  • dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese;
  • non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Le PMI in possesso dei predetti requisiti possono presentare, anche congiuntamente tra loro, purché in numero comunque non superiore a dieci imprese, progetti realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, compresi il consorzio e l’accordo di partenariato in cui figuri, come soggetto promotore capofila, un DIH-digital innovation hub o un EDI-ecosistema digitale per l’innovazione, di cui al Piano nazionale Impresa 4.0.

Che cosa finanzia?

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti mediante l’implementazione di:

  1. tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o;
  2. tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
    1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
    2) al software;
    3) alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
    4) ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
  3. A tal fine i progetti devono prevedere la realizzazione di:
    1. attività di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione, ovvero;
    2. investimenti.

 

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Obiettivo:

Sostenere le imprese lombarde che hanno intrapreso un processo di ristrutturazione e hanno la necessità di risorse per finanziare la fase di rilancio.

A chi è rivolto:

Imprese Lombarde con meno di 3.000 dipendenti (con l’esclusione delle micro imprese) che hanno in essere un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato ai sensi dell’art. 182 bis Legge Fallimentare
un concordato in continuità omologato ai sensi dell’art. 186 bis Legge Fallimentare.

Sono coinvolti i settori estrattivo, manifatturiero, costruzioni, commercio all’ingrosso, al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli, servizi di alloggio – ristorazione e di informazione – comunicazione, parchi di divertimento e parchi tematici, stabilimenti termali e le attività agromeccaniche.

In cifre:

15 milioni di euro messi a disposizione da Finlombarda per i finanziamenti e 10 milioni di euro di risorse regionali per le garanzie concesse a titolo gratuito.

I finanziamenti concessi, di importo compreso tra 500 mila e 2 milioni di euro e durata fino a 48 mesi, sono assistiti da garanzia regionale gratuita.

 Cosa è possibile finanziare?

Investimenti materiali e immateriali per lo sviluppo aziendale, realizzati presso le sedi operative presenti sul territorio della Lombardia e di importo non inferiore a 500 mila euro.

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A partire dalle 9:00 di oggi, 30.09.2020, è possibile presentate le nuove domande di accesso al bando Marchi+3, a seguito della riapertura disposta dal decreto direttoriale Mise del 29.07.2020, con una dotazione aggiuntiva di risorse pari a 4 milioni di euro.

Le domande già presentate alla data del 10.06.2020 che non hanno trovato copertura finanziaria saranno avviate all’esame istruttorio del soggetto gestore. Le nuove domande, presentate compilando il form on line attivo al seguente link https://www.marchipiu3.it/form/Form-Online-Bando.html, saranno sottoposte a una procedura valutativa a sportello.

Obiettivo

La misura ha l’obiettivo di sostenere le Pmi nella valorizzazione dei titoli di proprietà industriale, in particolare agevolando l’estensione dei marchi all’estero attraverso le seguenti due linee di intervento:

  • Misura A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione Europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici;
  • Misura B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici.

Entità dell’agevolazione

L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale, nel rispetto del Regolamento de minimis, non superiore all’80% dei costi ammissibili, innalzato al 90% nel caso in cui la designazione interessi gli Stati Uniti d’America e/o la Cina.

Gli importi massimi agevolabili variano in funzione della Misura A o B e della tipologia di servizio specialistico acquistato.

Marchi+3 Entità del contributo in conto capitale Agevolazione max
per domanda di marchio depositata
Agevolazione max
per impresa
Misura A 80% delle spese ammissibili sostenute € 6.000 € 20.000
Misura B 80% delle spese ammissibili sostenute € 6.000 in caso di designazione di un solo Paese € 20.000
€ 7.000 in caso di designazione di due o più Paesi
Misura B
USA e/o Cina
90% delle spese ammissibili sostenute € 7.000 in caso di designazione di USA o Cina
€ 8.000 in caso di designazione di Usa e/o Cina e uno o più Paesi

 

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari sono le imprese che soddisfano i seguenti requisiti:

  • micro, piccole e medie imprese regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese, attive e in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • titolari del/i marchio/i oggetto della domanda di agevolazione;
  • avvenuta pubblicazione della domanda di registrazione del marchio oggetto di agevolazione, a decorrere dal 01.06.2016 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di agevolazione, sul Bollettino dell’EUIPO per la misura A e/o sul registro internazionale dell’OMPI (Romarin) per la Misura B e avvenuto pagamento delle relative tasse di deposito.

Ad eccezione del requisito dimensionale e del requisito di avvenuta pubblicazione della domanda di registrazione del marchio all’estero, si deve verificare il rispetto delle condizioni di cui sopra dalla data di presentazione della domanda fino al momento di erogazione.

Soggetti esclusi

Sono escluse dall’agevolazione le seguenti imprese:

  • in stato di liquidazione o scioglimento o sottoposte a procedure concorsuali;
  • aventi nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’art. 67 della vigente normativa antimafia (Lgs. 159/2011 e ss.mm.ii.);
  • escluse dagli aiuti de minimis, ai sensi dell’articolo 1 Regolamento CE 1407/2013.

Spese ammissibili

Il contributo è finalizzato all’acquisto dei seguenti servizi specialistici le cui spese siano state sostenute a decorrere dal 01.06.2016 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di agevolazione (con riferimento alla data di emissione delle fatture e dei pagamenti effettuati):

  • Progettazione del marchio
  • Assistenza per il deposito
  • Ricerche di anteriorità
  • Assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni/rilievi seguenti al deposito della domanda di registrazione
  • Tasse di deposito.

La misura rientra nel novero dei bandi Marchi+3, Disegni+4, Brevetti+, in relazione ai quali i rispettivi decreti direttoriali del Mise del 29.07.2020 pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 191 del 31.07.2020 hanno disposto la riapertura grazie alla destinazione di fondi per ulteriori 43 milioni di euro.

Di seguito un prospetto delle aperture relative alle misure di supporto alla registrazione di marchi, disegni e brevetti.

 

Bando Soggetto gestore Risorse ulteriormente stanziate Data di apertura
Marchi+3 Unioncamere 4 milioni di euro Dalle ore 9.00 del 30.09.2020
Disegni+4 Unioncamere 14 milioni di euro Dalle ore 9.00 del 14.10.2020
Brevetti+ Invitalia 25 milioni di euro Dalle ore 12.00 del 21.10.2020

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Obiettivi

Incentivare le imprese a realizzare interventi volti al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Soggetti Beneficiari

Asse 1 (sub Assi 1.1 e 1.2):

Per i progetti di investimento e per i progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale i soggetti destinatari dei finanziamenti sono esclusivamente le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte al registro delle imprese o all’albo delle imprese artigiane, in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2019.

Sono escluse:

  • le micro e piccole imprese anche individuali, operanti nei settori Pesca (codice Ateco 2007 A03.1) e Fabbricazione Mobili (codice Ateco 2007 C31);
  • le micro e piccole imprese, comprese quelle individuali, operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, destinatarie del bando dedicato ISI Agricoltura

Asse 2:

Per i progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi i soggetti destinatari dei finanziamenti sono:

  • le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte al Registro delle Imprese o all’albo delle imprese artigiane, in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2019;
  • gli Enti del terzo settore in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2019.

Non sono destinatarie dei finanziamenti per i progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi:

  • le micro e piccole imprese anche individuali, operanti nei settori Pesca (codice Ateco 2007 A03.1) e Fabbricazione Mobili (codice Ateco 2007 C31);
  • le micro e piccole imprese, comprese quelle individuali, operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli.

Asse 3:

Per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto i soggetti destinatari dei finanziamenti sono esclusivamente le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte al registro delle imprese o all’albo delle imprese artigiane, in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2019.

Non sono destinatarie dei finanziamenti per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto:

  • le micro e piccole imprese, comprese quelle individuali, operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli.

Asse 4:

Per i progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività i soggetti destinatari dei finanziamenti sono esclusivamente le micro e piccole imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura, in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2019 operanti nei settori Pesca (codice Ateco 2007 A03.1) e Fabbricazione Mobili (codice Ateco 2007 C31);

Asse 5:

Per i progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli i soggetti destinatari dei finanziamenti sono esclusivamente le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese o all’Albo delle società cooperative di lavoro agricolo, in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2019 nonché della qualifica di imprenditore agricolo di cui all’articolo 2135 del codice civile e titolari di partita IVA in campo agricolo, qualificate come:

  • Impresa individuale,
  • Società agricola,
  • Società cooperativa.

Le imprese destinatarie dell’Asse 5.2 (giovani agricoltori) devono inoltre avere al loro interno la presenza di giovani agricoltori come indicato dall’Avviso pubblico ISI 2019.

Condizione per l’ammissibilità:

  • Raggiungimento di un punteggio minimo di 120 punti, determinato dai seguenti parametri:
  • Dimensione aziendale rapportata al fatturato;
  • Posizione assicurativa territoriale
  • Eliminazione o riduzione dei principali rischi;

Eventuale condivisione con le parti sociali.

Spese ammissibili

Sono ammesse a contributo, oltre alle spese direttamente necessarie per la realizzazione del progetto, anche le seguenti voci:

  • Spese accessorie o strumentali funzionali alla realizzazione del progetto;
  • Spese tecniche assimilabili.

Il progetto deve essere realizzato entro 12 mesi (365 gg) decorrenti dalla data di ricezione della comunicazione di ammissibilità al contributo da parte dell’INAIL.

Agevolazioni

Relativamente agli Assi 1 (sub Assi 1.1. e 1.2), 2, 3 è concesso un finanziamento in conto capitale nella misura del 65% calcolato sull’importo delle spese ritenute ammissibili. Il finanziamento massimo erogabile è pari a 130.000,00 Euro e il finanziamento minimo ammissibile è pari a 5.000,00 Euro. Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (sub Asse 1.2) non è fissato il limite minimo di finanziamento.

Relativamente all’Asse 4 è concesso un finanziamento in conto capitale nella misura del 65% calcolato sull’importo delle spese ritenute ammissibili. Il finanziamento massimo erogabile è pari a 50.000,00 Euro ed il finanziamento minimo ammissibile è pari a 2.000,00 Euro.

Relativamente all’Asse 5 (Asse 5.1 ed Asse 5.2) è concesso un finanziamento in conto capitale nella misura del:

  • 40% per i soggetti destinatari dell’Asse 5.1 (generalità delle imprese agricole);
  • 50% per i soggetti destinatari dell’Asse 5.2 (giovani agricoltori);

calcolato sull’importo delle spese ritenute ammissibili, comunque non superiore a Euro 60.000,00 e non inferiore a Euro 1.000,00.

Dotazione

200 milioni di €

Presentazione della domanda

I contributi oggetto del presente bando sono concessi con procedura valutativa a sportello. Le date per la compilazione della domanda e del click day per l’invio del codice univoco saranno pubblicate a breve.

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Tra il 22 e il 24 settembre, il team di IBS a Bruxelles ha preso parte alla prima edizione interamente digitale degli European Research and Innovation Days, organizzati dalla Commissione Europea per portare avanti la pianificazione strategica del programma Horizon Europe, oltre che per elogiare gli esempi di eccellenza della ricerca e innovazione a livello europeo.

L’evento ha virtualmente riunito i leader mondiali dell’industria, della finanza, del mondo accademico e della comunità imprenditoriale per discutere e plasmare il futuro panorama della R&I, affrontando temi chiave di attualità quali la ricerca medica in risposta alla pandemia di Covid-19, la digitalizzazione, la transizione verde, la cooperazione internazionale e il futuro della R&I europea nella programmazione 2021-2027. La prima giornata è stata aperta da Mariya Gabriel, commissario europeo per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, insieme al Direttore Generale di DG RTD Jean-Eric Paquet, che hanno presentato la cerimonia di consegna dei Report finali sulle missioni dell’UE (lotta contro il cancro; adattamento al cambiamento climatico; vivere in città più verdi; garantire la salute del suolo; proteggere i nostri oceani).

Al cuore dell’evento è stata la discussione sul futuro di Horizon Europe, il prossimo programma quadro per la ricerca e innovazione dell’UE (2021-2027), che ha recentemente visto la riduzione del proprio budget da una proposta iniziale di €100 miliardi agli attuali €80 miliardi.

Non poteva mancare il focus sullo European Green Deal, il documento di policy pubblicato lo scorso dicembre dalla Commissione Von der Leyen, con l’obiettivo di raggiungere un’Europa climaticamente neutra entro il 2050 attraverso una transizione verde e giusta. La R&I, ha sottolineato Paquet, avrà un ruolo fondamentale nel perseguimento di questi ambiziosi obiettivi.

Una serie di panel si è poi concentrata sul Consiglio europeo per l’innovazione (EIC), il cui obiettivo è quello di identificare, sviluppare e “scalare” le innovazioni rivoluzionarie e dirompenti. Lanciato come pilota da 3 miliardi di euro nel 2018, sarà pienamente istituito nel 2021 come una delle principali novità di Horizon Europe. Il progetto pilota EIC (precedentemente conosciuto come “Strumento per le PMI”) ha già sostenuto molte delle startup più innovative d’Europa, PMI e ricercatori, con finanziamenti semplificati e agili, dalla ricerca avanzata alla scala commerciale. Ha aperto la strada a servizi di consulenza e supporto alle imprese, investimenti azionari attraverso il nuovo fondo EIC e nuove modalità di gestione dei finanziamenti con i primi gestori del programma EIC. Inoltre, sta svolgendo un ruolo critico nel sostenere le start-up e le PMI nella ripresa economica europea dopo la crisi del Covid-19.

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In linea con le misure straordinarie disposte dal Governo per fronteggiare gli effetti dell’emergenza epidemiologica COVID-19, è stata riconosciuta alle imprese beneficiarie della “Nuova Sabatini” la possibilità di avvalersi di una proroga di 6 mesi del termine per la realizzazione degli investimenti e per la trasmissione al Ministero della documentazione.

La proroga è riconosciuta senza la necessità di trasmettere alcuna richiesta da parte dell’impresa beneficiaria, a condizione che il periodo di 12 mesi stabilito per la realizzazione degli investimenti (decorrente dalla data di stipula del contratto di finanziamento) includa almeno un giorno del periodo di sospensione dei termini ex lege (compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 15 maggio 2020), previsto dall’articolo 103 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, come modificato dall’articolo 37 del successivo decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23.

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Il Ministro Patuanelli firma il decreto attuativo dell’articolo 38, comma 3, del DL Rilancio, con il quale sono stati stanziati 200 milioni di euro per il sostegno e il rafforzamento, sull’intero territorio nazionale, delle start-up e PMI Innovative.

“Con la firma del decreto attuativo affidiamo, in tempi record, al Fondo Nazionale Innovazione le risorse necessarie per sostenere le nostre start up e PMI innovative in un momento di grave difficoltà economica e finanziaria e conseguente all’emergenza sanitaria-Dichiara il Ministro dello sviluppo Economico- Abbiamo colto questa esigenza e insieme alle Associazioni e agli operatori del settore abbiamo cercato di farvi fronte, consapevoli di non poter disperdere il patrimonio innovativo delle nostre imprese, fondamentale per la crescita del nostro Paese e la creazione di posti di lavoro”.

“É un altro passo che deve spingerci a fare ancora di più: dalle competizioni tra startup nelle scuole, al sostegno alla realizzazione di incubatori sul territorio; al rafforzare il dialogo tra startup e le nostre imprese tradizionali. Perché, deve essere sempre più chiaro che sostenendo le startup sosteniamo tutto il tessuto produttivo italiano, la sua competitività, la nostra cultura d’impresa. Dichiara il Sottosegretario Gian Paolo Manzella. La firma del decreto attuativo è un segnale concreto alle nostre PMI e start-up innovative, un vero centro di ricerca a cielo aperto che dobbiamo valorizzare ib questo passaggio. È un settore centrale per il futuro industriale dell’Italia, e lo dimostra la velocità della nostra azione, l’ascolto di operatori e Associazioni, il confronto, nella redazione, con le professionalità più specializzate nella Pubblica Amministrazione”.

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A partire dai mesi di settembre e ottobre verranno riaperti per le PMI i termini di presentazione delle domande per richiedere i contributi agevolativi previsti dai bandi Marchi+3, Disegni+4 e Brevetti+, per i quali sono stati stanziati ulteriori 43 milioni di euro.

Si tratta di misure agevolative tese a favorire la brevettabilità delle innovazioni tecnologiche e la valorizzazione di marchi e disegni

In particolare, i termini di presentazione delle domande sono i seguenti:

–      dal 30 settembre per il bando Marchi+3, che dispone di ulteriori 4 milioni di euro;
–      dal 14 ottobre per il bando Disegni+4, che dispone di ulteriori 14 milioni di euro;
–      dal 21 ottobre per il bando Brevetti+, che dispone di ulteriori 25 milioni di euro.

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