Il 12 febbraio 2018 alle 17.00 si sono chiuse regolarmente le operazioni di compilazione ed invio telematico delle domande per l’accesso al Voucher digitalizzazione.
In totale sono oltre 91.500 le imprese che hanno fatto domanda ed a cui saranno assegnate le risorse previste dal bando.

Per scaricare la scheda informativa sui voucher per la digitalizzazione delle PMI CLICCA QUI 

Richiedi un incontro con i nostri specialisti

Patent Box, una revisione attesa

È stato pubblicato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 28 Novembre 2017 che introduce la revisione del regime opzionale di tassazione agevolata previsto dal Patent Box.

Cosa prevede il provvedimento?

Il provvedimento, che sostituisce il decreto interministeriale del 30 luglio 2015, è stato emanato in attuazione degli impegni assunti dall’Italia in sede Ocse e prevede l’esclusione dei marchi d’impresa dall’ambito oggettivo di applicazione del beneficio con riferimento alle opzioni esercitate successivamente al 31 dicembre 2016.

Per chi resta in vigore?

Il Patent Box resta in vigore per i redditi derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.

Chi può beneficiarne?

Possono quindi esercitare l’opzione i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dal tipo di contabilità adottata e dal titolo giuridico in virtù del quale avviene l’utilizzo dei beni.

L’opzione va esercitata nella dichiarazione dei redditi, ha durata pari a cinque periodi di imposta, è irrevocabile ed è rinnovabile.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti.

Investire nel Mezzogiorno? Con “Resto al Sud” contributi fino a 200 mila euro per gli under 35

 Aperto il Bando “Resto al Sud” promosso dal Ministero per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno a favore dei giovani residenti del Centro-Sud. A disposizione un plafond da 1.250 milioni di euro destinato ad incentivare le attività più variegate. Ai neo-imprenditori la possibilità di ottenere un incentivo che può coprire il 100% dell’investimento proposto.

Resto Al Sud chi può farne richiesta?

La misura sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani, tra i 18 e i 35 anni, residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Resto al Sud Che cosa finanzia?

Progetti riguardanti attività di produzione di beni e servizi dal valore massimo di 200.000 euro. Sono escluse dal finanziamento le attività libero professionali ed il commercio.

Resto al Sud Quali sono le spese ammissibili?

Le spese possono riguardare:

  • interventi per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
  • impianti, attrezzature, macchinari nuovi;
  • programmi informatici e servizi TLC (tecnologie per l’informazione e la telecomunicazione);
  • altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative nel limite del 20% massimo del programma di spesa).

Non sono ammesse le spese di progettazione, le consulenze e quelle relative al costo del personale dipendente.

Qual è l’entità dell’agevolazione con Resto al Sud?

Le agevolazioni coprono il 100% delle spese e prevedono:

  • un contributo a fondo perduto, pari al 35% del programma di spesa;
  • un finanziamento bancario dalla durata di 8 anni, pari al 65% del programma di spesa, garantito dal Fondo di garanzia per le PMI.

Resto al Sud: come vengono valutate le domande?

Sono valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Da quando potranno essere presentate le domande?

A partire dalle ore 12.00 del 15 gennaio 2018, esclusivamente online, attraverso la piattaforma di Invitalia.

Riapre il bando dedicato a industria sostenibile e ad agenda digitale

Col nuovo anno sarà ancora possibile presentare domanda di agevolazione sulle due linee del Fondo per la crescita sostenibile del Ministero dello Sviluppo Economico, finalizzate alla promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione elettroniche (ICT) coerenti con l’Agenda digitale italiana, e nell’ambito della cosiddetta “industria sostenibile”.

La misura dedicata all’ “Industria sostenibile”, in particolare, sostiene progetti innovativi caratterizzati da elevato contenuto tecnologico, rapido impatto sulla competitività e immediate applicazioni industriali, che conducano a un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse nell’ottica di una crescita sostenibile.

Chi potrà farne richiesta?

– Imprese che esercitano attività industriale di produzione di beni o servizi e imprese di trasporto;
– Imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
– Imprese artigiane di produzione di beni;
– Start-Up innovative;
– Centri di ricerca con personalità giuridica.

Quali saranno gli investimenti ammissibili?

Attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale per la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi e per il miglioramento degli stessi, nelle aree tematiche:

– Processi e impianti industriali;
– Trasporti su superficie e su via d’acqua;
– Aerospazio;
– TLC;
– Tecnologie energetiche;
– Costruzioni eco-sostenibili;
– Tecnologie ambientali.

E le spese ammissibili?

– Personale dipendente o in rapporto di collaborazione;
– Strumenti e attrezzature produttive di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
– Servizi di consulenza, inclusi l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del Know-how;
– Spese generali (max 50% delle spese del personale);
– Materiali.

Il totale delle spese deve avere un ammontare minino di € 5.000.000 e un ammontare massimo di € 40.000.000.

Quali saranno le caratteristiche dell’agevolazione?

Lo strumento si comporrà di un contributo a fondo perduto fino al 20% delle spese ammissibili e di un finanziamento a tasso agevolato, senza garanzie, tra il 50% e il 60% per le grandi imprese e tra il 50% ed il 70% per le PMI.

Da quando sarà possibile presentare le domande?

Le domande potranno essere presentate a partire dall’8 gennaio 2018. Lo sportello resterà aperto tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 19.00.

Già da oggi sarà possibile, tramite la piattaforma informatica del Soggetto gestore, cominciare a predisporre le domande.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti

206 milioni di euro di agevolazioni

Il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) ha rifinanziato con 206 milioni di euro le agevolazioni in favore di progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di accordi con le Regioni interessate, denominati “Accordi per l’innovazione”.

Chi sono i beneficiari?

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria nonché attività di ricerca.

Che tipo di agevolazione prevede?

  • un contributo diretto alla spesa per una percentuale minima pari al 20% dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili);
  • un finanziamento agevolato, nel caso in cui sia previsto dall’Accordo, nel limite del 20% dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili).

Che progetti finanzia?

Le agevolazione sono dedicate a progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi già esistenti.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti

Cut-off Dates in scadenza il 14 settembre 2017 per il programma co-finanziato dal Segretariato Eureka e da 33 Paesi aderenti dell’UE per la presentazione di progetti dedicati ai partenariati internazionali composti da PMI high-tech che investono almeno il 10% del fatturato o impegnano almeno il 10% del proprio personale in attività di ricerca.

Quali progetti finanzia?

Il Programma si propone di supportare le attività di ricerca, sviluppo e dimostrazione delle PMI nello sviluppo di nuovi e più competitivi prodotti, servizi e processi e nell’accesso ai mercati internazionali, in qualsiasi settore eccetto quello relativo alle applicazioni militari.

Chi sono i soggetti ammissibili?

I progetti devono essere presentati in collaborazione da almeno due soggetti diversi di due nazioni distinte e devono essere coordinati da una PMI innovativa.

Quali sono i criteri di eleggibilità?

Tra i criteri di eleggibilità si segna che:

  • La/le PMI innovativa/e devono sostenere almeno il 50% del costo del progetto;
  • nessun partner e nessun gruppo di partner provenienti dallo stesso Paese possono sostenere più del 75% dei costi del progetto;
  • la durata del progetto non può superare i 36 mesi, mentre non è previsto un tetto massimo per i costi (media 1,5 M€);
  • la commercializzazione dei risultati della ricerca deve essere prevista entro due anni dalla fine del progetto.

Cosa finanzia l’agevolazione?

Finanzia i costi relativi a:

  • Personale;
  • Strumentazione e attrezzature;
  • Costi di fabbricati e terreni;
  • Servizi di consulenza;
  • Spese generali.

Che tipo di agevolazione prevede? E in che misura?

Il finanziamento pubblico complessivo sarà erogato sotto forma di contributo alla spesa e sarà calcolato nella misura del:

  • 50% dei costi ammissibili per le attività di ricerca industriale;
  • 25% dei costi ammissibili per le attività di sviluppo sperimentale.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti.

È online il nuovo bando ministeriale dedicato al settore dell’aerospazio per il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo ai sensi della legge n. 808/85. I progetti potranno essere presentati sino al 30 settembre 2017.

Quali progetti finanzia?

La misura finanzia progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, in ambito civile o duale, caratterizzati da sostanziali innovazioni di prodotto nelle seguenti aree:

  • Velivoli ad ala rotante;
  • Velivoli ad ala fissa: velivoli da trasporto regionale, velivoli per l’addestramento, velivoli per l’aviazione generale;
  • Aerostrutture;
  • Componenti e sistemi di propulsione;
  • Sistemi di comunicazione e di bordo.

Chi sono i soggetti ammissibili?

Possono presentare domanda le imprese, in forma singola o associata, che nei due esercizi precedenti alla presentazione della domanda, abbiano avuto un fatturato medio di almeno il 50% per le grandi imprese e il 25% per le PMI derivante da attività di costruzione, trasformazione, manutenzione di aeromobili, motori, sistemi ed equipaggiamenti aerospaziali, meccanici ed elettronici.

Cosa finanzia?

Finanzia i costi relativi a:

-Personale dipendente e non (anche personale amministrativo e dirigenziale);

-Costi utenze (energia, acqua, riscaldamento) per il periodo di durata del progetto;

-Costi per manutenzione immobili, impianti e macchinari;

-Canoni di affitto;

-Quote ammortamento attrezzature utilizzate per il progetto;

-Acquisto strumentazioni e attrezzature nuove;

-Servizi di consulenza;

-Materie prime.

Che tipo di agevolazione prevede? E in che misura?

Sono finanziabili progetti da un minimo di 1 milione di euro ad un massimo di 2 milioni (in caso di aggregazione) mediante finanziamenti a tasso zero, di 10 anni, che coprono dal 75% al 85% dei costi di progetto. I finanziamenti dovranno essere restituiti nella misura dell’ 80-90%.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti.

A partire dal 1° marzo 2017 le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per usufruire del contributo maggiorato del 30%, calcolato su un tasso di interesse annuo del 3,575%, a fronte di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

L’obiettivo è incentivare la manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale, anche tramite l’innovazione di processo e di prodotto.

Per gli investimenti ordinari (acquisto di nuovi macchinari, impianti ed attrezzature) lo sportello della Nuova Sabatini è riaperto già dal 2 gennaio, con un contributo in conto impianti, pari all’ammontare degli interessi calcolati sull’importo di un finanziamento di cinque anni al tasso del 2,75%.

Beneficiari 4.0

Piccole e medie imprese con sede operativa in Italia.

Caratteristiche dell’agevolazione 4.0

L‘agevolazione consiste in un contributo in conto impianti, pari all’ammontare degli interessi calcolati sull’importo di un finanziamento di cinque anni al tasso del 2,75%.

Per investimenti relativi alla manifattura digitale è previsto un contributo maggiorato del 30%, calcolato su un tasso del 3,575% annuo.

Il finanziamento, che deve essere erogato da una banca o società di leasing convenzionata, copre il 100% delle spese ammissibili per un importo compreso tra i 20.000 euro e i 2 milioni, anche frazionati in più acquisti.

Il finanziamento può essere assistito dalla garanzia del Fondo di garanzia, fino ad un massimo dell’80%.

Spese ammissibili al 4.0

Acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature e hardware nuovi e destinati all’uso produttivo. Per le operazioni in leasing, l’impresa locataria deve esercitare l’opzione di acquisto alla stipula del contratto.

Con contributo maggiorato del 30%:

investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, RfID e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla data di invio della domanda e conclusi entro dodici mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Modalità e tempistiche del 4.0

Lo sportello per gli investimenti ordinari è aperto dal 2 gennaio 2017; per gli investimenti relativi alla manifattura digitale con contributo maggiorato del 30% è possibile presentare domanda dall’1 marzo 2017.

Attenzione! A partire dal 1° marzo, le imprese dovranno utilizzare esclusivamente il nuovo modulo di domanda; le domande presentate con il vecchio modulo dopo il 1° marzo saranno considerate irricevibili.

Il termine per la concessione delle agevolazioni è stato prorogato al 31 dicembre 2018.

L’erogazione non è automatica ma subordinata alla valutazione del merito di credito dell’impresa da parte della banca/società di leasing.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti

Lo scorso 28 febbraio Carlos Moedas, Commissario Europeo per la Ricerca, la Scienza e l’Innovazione, ha presentato un pacchetto di misure di semplificazione del Programma Horizon 2020. Il Commissario ha dichiarato: “Radicale semplificazione è una delle caratteristiche che definiscono Horizon 2020 rispetto ai programmi precedenti. Abbiamo ascoltato ricercatori, imprese ed altri stakeholders ed abbiamo riflettuto sui loro feedback in questa seconda ondata di semplificazione del programma”. Le nuove misure semplificheranno ulteriormente le regole e le procedure in Horizon 2020, rendendo la partecipazione al programma più facile.

Una revisione del Model Grant Agreement introduce una nuova definizione dell’additional remuneration dei ricercatori e semplifica il caricamento di altri costi. Questo consentirà l’accettazione della prassi contabile propria dei partecipanti per i costi per prodotti o servizi forniti internamente in un’organizzazione. Inoltre ci sarà una maggiore apertura al mondo, con l’introduzione di opzioni semplificate per la creazione di partnership internazionali con Paesi terzi non eleggibili per i finanziamenti europei.

Razionalizzazione del Programma di Lavoro 2018-2020: il final work programme di Horizon 2020 si concentrerà sulle priorità chiave. Ci saranno meno topic e meno call. L’obiettivo è quello di massimizzare l’impatto e di garantire che gli stakeholders possano facilmente trovare topics di interesse.

Il programma sarà reso più rilevante e di più facile accesso per startup ed innovatori: azioni preparatorie nel programma di lavoro 2018-2020 comprenderanno l’adeguamento dello SME Instrument in modo che possa supportare le innovazioni in qualsiasi area (senza temi predefiniti) e l’introduzione di una fase di colloquio per valutare le proposte di progetto più promettenti. La Commissione intende inoltre aggiornare gli strumenti di navigazione on-line.

L’uso più ampio di finanziamento forfettario del progetto (lump-sum) avrà il potenziale di ridurre notevolmente gli oneri amministrativi per i partecipanti, mantenendo saldamente il focus del progetto sulla ricerca e l’innovazione, migliorando l’impatto e diminuendo il tasso di errore finanziario. I finanziamenti con lump-sum mirano a spostare l’attenzione dal controllo degli input (cioè i costi sostenuti) al monitoraggio delle performance e degli output.

Lavorando dal 2014 al 2020 con un budget di circa 77 miliardi di euro, Horizon 2020 è uno dei più grandi programmi al mondo per la ricerca e l’innovazione. Nei suoi primi due anni, ha attratto oltre 76.000 proposte eleggibili; oltre 9.000 grant agreement sono stati firmati al 01/09/2016 seguenti alle deadline delle call 2014-2015; sono stati allocati quasi 16 miliardi di euro per accrescere l’eccellenza scientifica, creare una leadership industriale e affrontare le sfide sociali.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti

SPACE-UP e IBS Consulting

IBS Consulting ha condotto il lavoro di stesura di una proposta progettuale per il bando SPACE-UP che vede coinvolti 10 partner provenienti da tutta Europa, per offrire servizi di supporto alla crescita delle start- up del settore aerospaziale attraverso COMPET 7, la call del programma di finanziamento comunitario Horizon 2020 “Technology Transfer and Business Generators”.

Il progetto

La proposta progettuale, che prende il nome di SPACE-UP (Assisting European SPACE Start-up in scaling UP), combina diverse aree di competenza complementari: il Cluster Aerospaziale di Brema (membro di Enterprise Europe Network), l’ESA-BIC del Lazio (centro di riferimento per l’Agenzia Spaziale Europea), la rete Europea dei Business Angels (EBAN), TIP Ventures (piattaforma di crowdfunders), l’Associazione Internazionale dei Parchi Tecnologici e Scientifici (IAPS), il celebre centro di Ricerca Nazionale Tedesco Fraunhofer, il leader europeo per le soluzioni relative alle risorse umane GI Group e altri.

Il ruolo di IBS

L’ufficio IBS, presente a  Bruxelles dal 2002, assicura un punto tecnico e operativo di contatto tra le imprese e le istituzioni dell’UE. Questa presenza facilita una rete di relazioni che mira a ottimizzare la promozione dei bandi europei. IBS fornirà 60 studi di fattibilità sull’accesso ai fondi europei alle Start-up selezionate dal consorzio.

Questo studio comprenderà le possibilità di finanziamento offerte da Horizon 2020 e altri programmi comunitari come COSME, dando una particolare attenzione alle opportunità strumento per le PMI. Lo studio di fattibilità conterrà anche un’analisi ad hoc per l’accesso al credito attraverso prestiti concessi dalla BEI o altre garanzie proposte dal FEI per garantire un’adeguata copertura finanziaria ai progetti di sviluppo industriale.

IBS Consulting è inoltre partecipata da Credit Data Research, società italiana del Gruppo Moody’s, con la quale collabora. Insieme operiamo modelli di analisi di merito di credito, determinando simulazioni predittive (Outlook del rating). È in questo contesto che intendiamo affiancare le dieci start up ulteriormente selezionate, raccolto prima il piano strategico, poi il piano industriale predisposto dai Partner, cosi da analizzare attentamente i flussi di cassa prospettici, determinando rischiosità attuale e futura, attraverso un modello di Rating certificato.

Tra i sostenitori dell’iniziativa SPACE-UP: Agenzia Spaziale Italiana, Agenzia Spaziale Tedesca, Agenzia Spaziale Polacca, OHB, Airbus DS, Airbus Safran Launchers, AES, DSI, University Bremen, Nereus, Regione Lazio, EEN, COSMOS 2020.

Curiosità

Componente femminile: 5 project manager sui 10 partner di progetto
Coordinatrice dal Cluster Aerospaziale di Brema è la Dr. Barbara Cembella.

Le project manager sono:

  • EBAN Candace Johnson
  • IASP Alicia Shelley
  • GI GROUP Alessia Minucciani
  • IBS Consulting Simona Palermo

Richiedi un incontro con i nostri specialisti