Anche nel 2017 la Lombardia si conferma leader del settore aerospaziale, soprattutto per ciò che riguarda l’export: è lombardo il 27% dell’export del settore aerospaziale italiano. In Lombardia, le imprese aerospaziali generano un fatturato di quasi 1 miliardo e mezzo di euro (1,444 miliardi), in crescita del 9,4% rispetto al dato dell’anno precedente.
Il saldo della bilancia commerciale è positivo per 950 milioni di euro, in crescita del 18,6% sull’anno precedente: nel 2017 il dato dell’import si è infatti assestato a 478 milioni.

Competitività, innovazione e internazionalizzazione 

All’assemblea delle imprese lombarde dell’aerospazio, Angelo Vallerani, presidente di Lombardia Aerospace Cluster è tornato a sottolineare la grande propensione del settore verso ricerca e innovazione: «La principale caratteristica del settore aerospaziale è una spiccata propensione all’attività di ricerca. Perciò investire sull’aerospace a livello regionale si rivela essere un investimento ad alto rendimento per tutto il territorio». (Varese News)

Il cluster, che da tempo riunisce le imprese del settore difendendone gli interessi e coordinandole in una strategia comune, sottolinea l’importanza di valorizzare competitività e know-how del distretto lombardo dell’industria aerospaziale. Una valorizzazione che non può che passare dal sostegno dei processi di internazionalizzazione che, visti i dati, è già avviato con solide basi.

Principali mercati di destinazione

Il principale mercato di destinazione dell’export aerospaziale lombardo è l’Unione Europea (che pesa per 606 milioni di euro), il resto è suddiviso tra Asia Orientale (252 milioni), altri paesi europei (133 milioni), Asia Centrale (133 milioni) e America Settentrionale (110 milioni). 

Il primo Paese di destinazione delle esportazioni lombarde è la Polonia; molto positivi anche i rapporti con la Svizzera: nei primi 9 mesi del 2017 il saldo commerciale è cresciuto del 151% rispetto allo stesso periodo del 2016. 

Space-up

All’interno di questo positivo contesto in costante evoluzione si inserisce anche Space-Up, il programma che vede tra i partner anche IBS Consulting nato per selezionare i migliori progetti e le migliori idee imprenditoriali del settore aerospaziale e guidarle nelle diverse fasi di sviluppo del business. Grazie a un ampio network di esperti in grado di aiutare le aziende con servizi di consulenza strategica, coaching e mentoring personalizzato, il piano ha l’obiettivo di facilitare l’accesso alle risorse di Horizon 2020.

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È online il nuovo bando ministeriale dedicato al settore dell’aerospazio per il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo ai sensi della legge n. 808/85. I progetti potranno essere presentati sino al 30 settembre 2017.

Quali progetti finanzia?

La misura finanzia progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, in ambito civile o duale, caratterizzati da sostanziali innovazioni di prodotto nelle seguenti aree:

  • Velivoli ad ala rotante;
  • Velivoli ad ala fissa: velivoli da trasporto regionale, velivoli per l’addestramento, velivoli per l’aviazione generale;
  • Aerostrutture;
  • Componenti e sistemi di propulsione;
  • Sistemi di comunicazione e di bordo.

Chi sono i soggetti ammissibili?

Possono presentare domanda le imprese, in forma singola o associata, che nei due esercizi precedenti alla presentazione della domanda, abbiano avuto un fatturato medio di almeno il 50% per le grandi imprese e il 25% per le PMI derivante da attività di costruzione, trasformazione, manutenzione di aeromobili, motori, sistemi ed equipaggiamenti aerospaziali, meccanici ed elettronici.

Cosa finanzia?

Finanzia i costi relativi a:

-Personale dipendente e non (anche personale amministrativo e dirigenziale);

-Costi utenze (energia, acqua, riscaldamento) per il periodo di durata del progetto;

-Costi per manutenzione immobili, impianti e macchinari;

-Canoni di affitto;

-Quote ammortamento attrezzature utilizzate per il progetto;

-Acquisto strumentazioni e attrezzature nuove;

-Servizi di consulenza;

-Materie prime.

Che tipo di agevolazione prevede? E in che misura?

Sono finanziabili progetti da un minimo di 1 milione di euro ad un massimo di 2 milioni (in caso di aggregazione) mediante finanziamenti a tasso zero, di 10 anni, che coprono dal 75% al 85% dei costi di progetto. I finanziamenti dovranno essere restituiti nella misura dell’ 80-90%.

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