Scade il 14 luglio 2017 (e la seconda scadenza è prevista per il 30 novembre) il bando per la presentazione di progetti nell’ambito dei Trasporti Europei, che mette a disposizione 1 miliardo di fondi per:

Rimuovere le strozzature e realizzare i collegamenti mancanti, migliorare l’interoperabilità ferroviaria, e migliorare le sezioni transfrontaliere.

Garantire sistemi di trasporto sostenibili ed efficienti a lungo termine, al fine di preparare i territori interessati per i flussi di trasporto futuri attesi, oltre a consentire tutte le modalità di trasporto da de carbonizzati grazie alla transizione verso innovative  tecnologie di trasporto ad alta efficienza energetica e basse emissioni di carbonio e ottimizzando la sicurezza.

Ottimizzare l’integrazione e l’interconnessione dei modi di trasporto e migliorare l’interoperabilità dei servizi di trasporto, garantendo nel contempo l’accessibilità delle infrastrutture di trasporto.

Non è richiesto un partenariato internazionale.
Possono essere beneficiari del finanziamento sia pubblici che privati di qualsiasi dimensione.

Le attività finanziate

Le attività realizzate nell’ambito del progetto dovranno richiedere investimenti superiori ai 10 Milioni di Euro.

La quota di fondo perduto erogata dalla Commissione Europea varia dal 10% al 50% a seconda delle attività proposte.

È inoltre richiesto il reperimento di capitali privati aggiuntivi (Istituti Bancari, Cassa Depositi e Prestiti, BEI), attività che può essere sostenuta da IBS.

Costi ammissibili

1.Il costo delle apparecchiature e infrastrutture può essere considerato interamente ammissibile quando è trattato come spesa in conto capitale dal beneficiario.

2.Le spese relative agli studi ambientali sulla tutela dell’ambiente e sulla conformità al pertinente diritto dell’Unione

Le spese relative all’acquisto di terreni non sono un costo ammissibile.

I costi ammissibili includono l’imposta sul valore aggiunto (“IVA”) in conformità dell’articolo 126, paragrafo 3, lettera c), del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012.

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Alla luce delle modifiche introdotte con la Legge di bilancio 2017 e dopo un anno di funzionamento dell’agevolazione fiscale, l’Agenzia delle Entrate, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, emana una circolare di chiarimento per fornire alle imprese le istruzioni utili per continuare a fruire del bonus sino al 2020.

I Beneficiari dell’agevolazione:

Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che intendano investire in ricerca e sviluppo nel quinquennio 2015-2020.

Agevolazione:

Il credito d’imposta è riconosciuto, fino ad un importo annuale massimo di 20 milioni di euro per ciascun beneficiario, a condizione che la spesa complessiva per attività di ricerca e sviluppo sia pari ad almeno 30.000 euro in ciascun periodo d’imposta in cui si intende fruire dell’agevolazione, ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nel triennio precedente.

Il beneficio è attribuito nella misura del 50% per tutte le tipologie di spesa ammissibili.

Spese ammissibili per l’agevolazione:

Le spese sostenute nel quinquennio 2015-2020 per:

  • personale altamente qualificato e tecnico impiegato nell’attività di ricerca e sviluppo;
  • quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti ed attrezzature di laboratorio;
  • spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese comprese le start-up innovative;
  • competenze tecniche e privative industriali relative ad un’invenzione industriale, biotecnologica o topografica di prodotto a semiconduttori o ad una nuova varietà vegetale anche acquisite da fonti esterne.

Interventi ammissibili:

  • lavori sperimentali o teorici svolti ai fini dell’acquisizione di nuove conoscenze;
  • ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento di quelli esistenti ovvero creare componenti di sistemi complessi ai fini della ricerca industriale;
  • acquisizione delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati;
  • produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.