La Commissione presenta l’ultima tranche di Horizon 2020

La Commissione Europea ha annunciato il 2 luglio il piano di bilancio per l’ultimo anno di attività di Horizon 2020.

Nel corso del prossimo anno la Commissione, stanziando 11 miliardi di euro in fondi europei, cercherà di ottenere un maggiore impatto dei suoi finanziamenti alla ricerca concentrandosi su un minor numero di temi.

Saranno considerati fondamentali temi come:

  • il cambiamento climatico,
  • l’energia pulita,
  • la riduzione della diffusione delle plastiche monouso,
  • la sicurezza informatica
  • l’economia digitale.

Sarà inoltre orientata a plasmare il futuro panorama della ricerca e dell’innovazione preparando la strada per Horizon Europe, il prossimo programma quadro per il periodo 2021-2027.

Una novità importante nell’ambito di Horizon Europe sarà il Consiglio europeo dell’innovazione (EIC) – uno sportello unico per il finanziamento dell’innovazione per trasformare la scienza in nuove imprese e accelerare lo sviluppo delle imprese.

Quest’ultimo programma di lavoro rafforza anche la cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione: nel 2020 saranno investiti oltre 550 milioni di euro in iniziative faro di cooperazione in settori di reciproco vantaggio, con paesi come Cina, India e Canada.

Secondo il Commissario europeo per la ricerca, la scienza e l’innovazione, Carlos Moedas, “per ogni 100€ che investiamo attraverso Horizon 2020, prevediamo di aggiungere 850€ al nostro PIL entro il 2030, creando milioni di posti di lavoro per gli europei.

Per questo motivo abbiamo proposto 100 miliardi di euro per il prossimo programma Horizon Europe, per rafforzare la competitività, le capacità di innovazione e l’eccellenza scientifica dell’UE”.

Horizon, le priorita’ di investimento per il 2020

Nel dettaglio, 206 milioni di euro saranno investiti per trasformare settori tradizionalmente ad alto impatto energetico in industrie più competitive e a basse emissioni, mentre 132 milioni verranno utilizzati per supportare lo sviluppo della prossima generazione di batterie. In arrivo anche 10 nuovi topic sul tema della plastica, per un totale di 135 milioni di euro.

Per l’intelligenza artificiale, invece, il Collegio dei commissari ha stanziato 396 milioni di euro, mentre per la cybersicurezza sono disponibili 116 milioni di euro.

Horizon 2020 continuerà poi a supportare le imprese che vogliono investire in progetti innovativi grazie all’European Innovation Council (EIC), attualmente in fase pilota. L’EIC diventerà pienamente operativo nell’ambito del prossimo programma quadro UE per la ricerca e l’innovazione, Horizon Europe

Se vuoi avere maggiori dettagli e informazioni in merito al progetto Horizon 2020 continua a leggere il nostro sito e richiedi un incontro con un nostro esperto in Finanza Agevolata, Fondi Europei e Agevolazioni al Credito per Piccole e Medie imprese.

IBS Consulting è a vostra completa disposizione.

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Tra il 25 e il 27 giugno, IBS Consulting ha partecipato agli Info days organizzati dalla Commissione europea, sui nuovi bandi di finanziamento per progetti innovativi che hanno come tema l’energia, per l’ultimo anno di attività del programma Horizon 2020.

I bandi aperti per il 2020 avranno come oggetto temi quali:

  • le batterie di nuova generazione,
  • la transizione “verde” delle isole,
  • la cyber-security per la digitalizzazione delle reti elettriche,
  • gli aeroporti “smart”, il
  • coinvolgimento dei consumatori nel meccanismo di domanda-offerta per l’energia, per citarne alcuni.

Queste azioni si andranno a inserire nel quadro della strategia europea 2050 per l’energia, che prevede la riduzione delle emissioni del 80-95% rispetto ai livelli del 1990.

Come raggiungere questo obiettivo senza minare alla competitività europea a livello globale?

Questa e altre sfide potranno essere affrontate grazie all’ambizione dei progetti di innovazione energetica finanziati da Horizon 2020.

Membri dell’Agenzia esecutiva per le PMI (EASME) e dell’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti (INEA) hanno inoltre illustrato nel dettaglio il processo di valutazione delle proposte di progetti presentate per le call di Horizon 2020, e delineato una serie di utili suggerimenti per la presentazione di proposte di successo.

Cos’è Horizon 2020, contributi a fondo perduto

Horizon 2020 è il programma europeo per l’innovazione e la ricerca.

Nell’arco di questa programmazione è stata messa a disposizione una cifra di circa 80 miliardi di euro (fondi europei), ai quali si aggiungono gli investimenti privati.

L’obiettivo dello strumento finanziario Horizon 2020 è quello di garantire la competitività dei prodotti, dei servizi e dei brevetti europeinel mercato globale.

Il programma, quindi, ha come obiettivo il raggiungimento di una crescita innovativa, sostenibile e inclusiva mettendo assieme ricerca e innovazione nei campi dell’eccellenza scientifica, leadership industriale e nell’affrontare le sfide sociali.

Questi tre sono i tre pilastri di H2020 a cui si aggiungono due obiettivi specifici che sono “Diffondere l’eccellenza e ampliare la partecipazione” e “Scienza con e per la Società”.

A chi è rivolto H2020 e quali azioni prevede

Horizon 2020 è rivolto a tutte le persone naturali o giuridiche che possiedono i requisiti finanziari per portare a termine gli obiettivi della ricerca che vengono proposte.

Tutti gli Stati Membri sono eleggibili per partecipare ad H2020, oltre a questi vi è una lista di nazioni associate che possono partecipare (quasi tutte quelle europee ad esclusione di Svizzera, Bielorussia, Russia) e anche nazioni terze al di fuori dell’Europa.

Horizon 2020 include le seguenti azioni nelle call chiusura ad agosto e settembre:

  • azioni di ricerca e innovazione: riguardano attività che mirano a creare nuova conoscenza o ad esplorare la fattibilità di tecnologie, prodotti, processi, servizi o soluzioni nuovi o migliorati. È previsto per queste azioni un finanziamento del 100%.
  • azioni innovative: riguardano attività rivolte direttamente al produrre progetti o accordi o design per prodotti, servizi o processi nuovi o migliorati. Può includere prototipi, collaudi, dimostrazioni, progetti pilota, convalida di prodotti su larga scala e le prime applicazioni commerciali. Il tasso di co-finanziamento è del 70% (rimane del 100% per le no-profit).
  • azioni di coordinamento e sostegno: misure di accompagnamento quali la standardizzazione, disseminazione di risultati, comunicazione, networking, coordinamento o servizi di supporto, confronto sulle policy e scambio di buone pratiche. Sono finanziate al 100%.
  • appalti pre-commerciali (PCP) ed ERA-net COFUND: riguarda principalmente il settore pubblico che viene incoraggiato ad appaltare servizi di ricerca e sviluppo e viene finanziato per circa il 30%.

Le deadlines di agosto e settembre prevedono principalmente azioni di ricerca e innovazione e azioni innovative.

Come presentare domanda, scegli IBS Consulting

Horizon 2020 è un programma vasto in cui è facile perdersi, per presentare domanda è fondamentale avere chiaro il topic e l’area tematica in cui si andrà ad operare.

Una volta chiaro l’area di intervento si deve valutare la fattibilità e controllare le deadline delle call. Quindi, il primo passaggio è quello di verificare se il progetto è effettivamente finanziabile da un’area tematica di Horizon 2020.

Dopodiché, è fondamentale ricercare i partner giusti per il progetto. In H2020 è un fattore discriminante per un progetto finanziabile. Esiste per questa ragione una pagina di ricerca partner, con filtri per area geografica, parole chiave e tipo di finanziamento che aiuta a mettere in contatto i partner. È molto utile come strumento e richiede una semplice registrazione.

Una volta trovata la partnership, nella quale è consigliabile avere un’università, si può cominciare a lavorare sulle tempistiche e sul budget del progetto. La proposta viene creata elettronicamente e se ne deve occupare il partner che coordina il progetto tramite il Tender and Funding Portal.

Il finanziamento da parte della Commissione Europea avviene in due modalità. Può essere continuo, ovvero vengono spediti report continui e di conseguenza vengono erogati i finanziamenti in maniera continuativa,
 periodico, in cui vengono dati i finanziamenti al raggiungimento di milestone o derivable.

Il budget massimo di H2020 per ogni singolo progetto varia molto da topic a topic. Il programma finanzia costi direttamente imputabili al progetto quali: spese del personale, costi di viaggio e consulenze di professionisti, i materiali di consumo utilizzati per i test, le quote di ammortamento di strumenti e attrezzature impiegate nel progetto. Le spese generali sono finanziabili con un limite massimo del 25%

Consigli per le PMI che vogliono affrontare nuovi investimenti.

Come già detto prima H2020 è un programma complesso ed estremamente vasto, conviene quindi affidarsi ad esperti specifici. In particolare, è da notare come il success rate nei primi tre anni di questa programmazione sia stato del 12.6%.

È quindi fondamentale che la progettazione sia preparata nei minimi dettagli e per questo noi di IBS Consulting ci proponiamo di aiutarvi in questa sfida.

È importante notare come gli eventuali finanziamenti di H2020 sono cumulabili con il credito d’imposta in R&S.

Strumenti di Finanza Agevolata per piccole e medie imprese possono fare la differenza in termine di successo aziendale. Contattaci per richiedere dettagli o un incontro. Siamo a vostra disposizione.

Nuovo sostegno per investimenti aziendali. Su macchinari, impianti e anche brevetti

Aumenta di 25 milioni di euro la dotazione del bando AL VIA (Agevolazioni Lombarde per la Valorizzazione degli Investimenti Aziendali) promosso da Regione Lombardia e destinato alle piccole e medie imprese (PMI) lombarde, attive da almeno 24 mesi.

Fondi che si vanno ad aggiungere a quelli stanziati in precedenza: il bando infatti si è aperto nel luglio 2017 e il totale delle risorse messe a disposizione è arrivato a 133,5 milioni di euro, a valere su fondi POR FESR 2014-2020 (Asse 3 Competitività / Azione III.3.C.1.1).

La nuova tranche di risorse è suddivisa tra 20 milioni sul Fondo di Garanzia e 5,1 milioni sul contributo in conto capitale.

L’obiettivo è quello di favorire gli investimenti aziendali: e dunque l’acquisto di macchinari, impianti specifici e attrezzature, arredi; quello di software e hardware, ma anche quello di  marchi e brevetti. Fino alla realizzazione di opere murarie, impianti e, per casi specifici, di proprietà.

Il contributo di Regione

Il finanziamento da Regione va da un minimo di 50 mila euro a un massimo di 2,85 milioni di euro a progetto. Per ottenere il contributo le spese per progetto devono essere comprese tra un minimo di 53 mila euro e un massimo di 3 milioni di euro, se finalizzate allo sviluppo aziendale, il tetto sale invece a un massimo di 6 milioni di euro se i costi sono relativi al rilancio di aree produttive. In questo modo, la Regione – che ha dato via libera all’incremento di risorse lo scorso aprile – intende sostenere la competitività delle PMI e del sistema produttivo lombardo.

Le linee di intervento

ll bando Al Via prevede due diverse linee di intervento e dunque diverse tipologie di finanziamento a medio lungo termine.

La Linea Sviluppo Aziendale finanzia investimenti da realizzarsi nell’ambito di generici piani di sviluppo aziendale, mentre la Linea Rilancio Aree Produttive sostiene investimenti basati su programmi di ammodernamento e ampliamento produttivo legati appunto a piani di riqualificazione e/o riconversione territoriale di aree produttive.

Previsti una garanzia regionale gratuita del 70% ad assistere il Finanziamento, e un contributo a fondo perduto in conto capitale variabile, a seconda della dimensione aziendale e del regime di aiuto scelto.

Le PMI possono proporre progetti realizzati nell’ambito delle Aree di specializzazione individuate dalla “Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione (S3)” ovvero aerospazio; agroalimentare; eco-industria; industrie creative e culturali; industria della salute; manifatturiero avanzato; mobilità sostenibile.

Scopri maggiori dettagli sui nostri servizi di Finanza Agevolata.

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Il nuovo bando “Economia Circolare”, erogato dal Ministero dello sviluppo economico, ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti atti a modernizzare il tessuto industriale italiano apportando benefici sia all’economia, sia all’ambiente.

Progetti di r&s inquadrabili in un modello di economia circolare, in cui materiali impiegati in produzione vengono riutilizzati in cicli successivi tramite processi più efficienti in termini di utilizzo di risorse e tempo e più ecosostenibili in termini di impatto ambientale.

Soggetti Beneficiari

Chi potrà accedere al bando?

Tutte le imprese regolarmente iscritte al Registro delle imprese e con sede operativa sul territorio nazionale, operanti in tutti i settori (incluse le aziende agricole, della pesca e acquacoltura), non in procedura di liquidazione o concorsuale, con almeno due bilanci approvati.

Ammissibili progetti singoli e congiunti tra imprese e organi di ricerca, fino a 3 componenti:

  • Progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare, utilizzo efficiente delle risorse, trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riutilizzo di materiali (ottica rifiuti zero) e innovazioni eco compatibili.
  • Sviluppo di tecnologie per trattamento e utilizzo razionale dell’acqua
  • Sperimentazione nuovi packaging intelligenti con utilizzo di materiali recuperati

Tutti i progetti ammissibili devono essere finalizzati alla riconversione del sistema produttivo aziendale attraverso un’innovazione di prodotto, processo o servizio e miglioramento significativo di prodotti, processi o servizi esistenti.

Budget di progetto min 500.000 € max 2 mil €

Durata progetti da 12 a 36 mesi

A che tipo di agevolazione si ha diritto?

Le modalità di concessione dell’agevolazione prevede due forme distinte

  • Finanziamento a tasso agevolato a copertura fino a 50% dell’investimento
  • Contributo a fondo perduto fino al 20% delle spese e dei costi ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute per:

  1. Personale
  2. Macchinari e attrezzature
  3. Consulenze
  4. Spese generali

Le risorse stanziate nel Decreto Crescita per il bando sono di 140.000.000 €, se ritieni che la tua azienda possa partecipare a questa importante opportunità di Finanza Agevolata allora contattateci per fissare un appuntamento con un nostro consulente.

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Fino al 30 agosto sono aperte le candidature per la seconda edizione di Space Academy, che si terrà a Brema il 18 e 19 novembre 2019!

Se hai una start-up attiva nel settore spazio, che utilizza tecnologie spaziali o con possibili applicazioni nel settore spazio, puoi presentare domanda di partecipazione al programma.

Perché partecipare?

SpaceUp è una piattaforma di lancio sul mercato per le start-up innovative

Le start-up selezionate possono accedere a servizi di supporto e consulenza altamente specializzati.

Nella prima fase gli esperti di SpaceUp mettono a disposizione delle start-up selezionate esperienza e competenze in diverse aree di bisogni chiave per la crescita e il consolidamento delle iniziative imprenditoriali e delle idee progettuali, affrontando tematiche quali:

  • accesso al credito e a finanziamenti pubblici e privati;
  • definizione e miglioramento del modello di business;
  • crescita e sviluppo delle risorse umane;
  • protezione della proprietà intellettuale.

Le start-up selezionate vengono accompagnate verso la partecipazione a una delle sei Space Academies, organizzate nel contesto del progetto fino al 2021.

Cosa sono le Space Academies?

Si tratta di eventi organizzati dai partner del progetto SpaceUp in diverse location ad alta intensità di attività nel settore spazio in tutta Europa.

Durante le Space Academies, le start-up selezionate possono partecipare a sessioni di coaching e mentoring avanzate e incontrare potenziali investitori e business partner, attraverso un format di due giorni così articolato:

Day 1: Nel primo giorno delle Space Academies gli start-upper possono migliorare le proprie competenze e ottenere informazioni da esperti su vari argomenti, con sessioni di coaching e mentoring frontali di gruppo, incontri one-to-one e tavole rotonde.

Day 2: Nel secondo giorno delle Space Academies dei key-note speakers apriranno dibattiti e discussioni tra esperti del settore e saranno tenute sessioni di pitching grazie alle quali le start-up selezionate si rivolgeranno ad un pubblico di rappresentanti del settore finanziario, dei capitali di rischio e di imprenditori di successo provenienti da tutto il mondo.

Dopo il successo della prima edizione, tenutasi a Helsinki gli scorsi 3 e 4 giugno, Space Academy fa il bis con l’edizione di Brema il 18 e 19 novembre, dove avrà luogo come side event dello Space Tech Expo.

Maggior dettagli sull’agenda della Space Academy di Brema saranno presto disponibili, inclusi i contenuti dei moduli di coaching e i relatori e gli esperti che parteciperanno al secondo giorno. Consulta il sito di SpaceUp per aggiornamenti e non esitare a contattare IBS Consulting.

Come partecipare?

Per presentare domanda di partecipazione occorre creare un account sul sito di SpaceUp. Attraverso la dashboard sarà quindi possibile accedere al modulo di registrazione.

Le start-up non selezionate potranno comunque ripresentare domanda per gli eventi successivi e verranno indirizzate verso altre iniziative e programmi di supporto per le start-up nel settore spazio a livello regionale ed europeo.

Per non perdere alcun aggiornamento o novità sul progetto iscriviti alla newsletter, crea il tuo account sul sito e non dimenticarti di seguire SpaceUp su Twitter!

20 giugno 2019

c/o sede di IBS Consulting
Via Flero, 46 c/o Centro Direzionale Tre Torri – Brescia

14.45 – Registrazione partecipanti

15.00 – Apertura dei lavori

Daniela BattafaranoIBS Consulting

Marta AbintiFondazione Cluster Tecnologie per le Smart Cities & Communities Lombardia

Valentina TestaAssociazione Cluster Lombardo della Mobilità

15.30 – Verso “Horizon Europe”: cosa cambia per le imprese con il nuovo Programna Quadro

Con un budget di circa 100 miliardi di euro Horizon Europe sarà il più ambizioso programma di ricerca e innovazione di sempre. La Commissione, il Parlamento e Consiglio Europei hanno approvato il testo legislativo che porterà alla definizione dei programmi di lavoro e dei primi bandi di finanziamento di Horizon Europe: da maggio 2019 è ufficialmente avviata la pianificazione strategica.

Andrea BoffiEsperto finanziamenti e politiche europee IBS Consulting

17.00 – Domande dei partecipanti

17.30 – Conclusione dei lavori

SCARICA LA LOCANDINA

Per iscrizioni: info@ibs-consulting.it

La Commissione europea ha aperto i bandi relativi al settore mobilità e trasporti all’interno del programma di finanziamento di Ricerca ed Innovazione Horizon 2020.

Le linee tematiche di finanziamento nel settore sono dieci e dispongono di una dotazione finanziaria di 162 milioni di euro.
I candidati dovranno presentare proposte progettuali attinenti a tre macro-aree: mobilità per la crescita, trasporto stradale automatizzato e veicoli verdi.

Quali sono i requisiti di partecipazione?

I requisiti per la presentazione di una proposta progettuale sono specificati nei documenti allegati a ciascun topic all’interno dei bandi. Informazioni più dettagliate sulle regole di finanziamento, quali l’elenco dei paesi che possono presentare domanda di finanziamento, i criteri standard di ammissibilità, le regole di presentazione, le diverse topologie di progetti e le relative percentuali di finanziamento e cofinanziamento sono disponibili consultando gli allegati generali del Work Programme 2018-2020 del programma Horizon 2020.

Come saranno valutate le proposte progettuali?

La procedura di valutazione delle proposte progettuali presentate si svolgerà in un’unica fase e la decisione finale progetti che riceveranno un finanziamento sarà notificata al più tardi entro la fine di settembre 2019.

Le proposte presentate saranno valutate da un comitato di esperti esterni provenienti dalla banca dati di esperti indipendenti della Commissione europea. Le convenzioni di sovvenzione saranno firmate con i candidati selezionati al massimo entro otto mesi dopo la scadenza della deadline del bando.

Come presentare domanda?

I candidati dovranno presentare le proposte progettuali per via elettronica, seguendo il link del topic disponibile sul nuovo portale dell’Ue Funding & Tender opportunities.

Le linee guida per la presentazione di proposte progettuali e contenenti ulteriori informazioni sulla procedura di valutazione sono disponibili su questa pagina.

Per tutte le domande relative al programma Horizon 2020 e alla presentazione di proposte progettuali, è possibile contattare lo sportello online Research Enquiry Service. La deadline per presentare proposte progettuali è il 25 Aprile 2019.

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I fondi strutturali non sono l’unica opportunità che i soggetti pubblici e privati (aziende, startup, università, enti e associazioni) che vogliono investire hanno per beneficiare delle agevolazioni e del sostegno delle istituzioni europee. Sebbene presentino alcune esigenze specifiche, anche i fondi diretti sono un’ottima opportunità a disposizione degli esperti di europrogettazione per aiutare le imprese a muoversi all’interno dell’orizzonte comunitario e a ottenere il sostegno finanziario ai propri progetti di innovazione e sviluppo.

Cos’è un fondo europeo diretto?

Strutturati in programmi tematici e strumenti per l’assistenza interna, i fondi diretti sono gestiti direttamente dalla Commissione Europea e vengono erogati in sovvenzioni (grants) a progetti selezionati generalmente su temi cari alla Commissione attraverso “Call for proposals”, o attraverso appalti aggiudicati per mezzo di bandi di gara, “Call for tenders”. 

A questa pagina, il sito della Commissione Europea raccoglie tutte le informazioni relative ai fondi diretti (si tratta, ad esempio, del programma Horizon2020, del programma Cosme o del programma Erasmus+). Un aspetto importante, che caratterizza i fondi diretti, è che per partecipare alla domanda è necessario creare un parternariato trasnazionale, che coinvolga almeno due stati membri della Comunità Europea. Sebbene questo possa, apparentemente, rendere più complicato l’accesso alle risorse esistono diversi portali attraverso cui cercare potenziali partner attivi su temi e ambiti coerenti a quello in cui si è sviluppato il proprio progetto.

I fondi diretti in Italia nel 2017

Ottime notizie per l’Italia nel 2017. Secondo i dati raccolti dalla Commissione Europea ed elaborati da Assocamerestero, lo scorso anno il nostro Paese si è infatti assicurato il secondo posto per numero di enti e imprese che hanno beneficiato di finanziamenti europei a gestione diretta. Anche se, in un commento raccolto da Il Sole 24 Ore, il segretario generale Gaetano Fausto Esposito ha sottolineato alcune aree di miglioramento relative, ad esempio, all’ammontare dei finanziamenti raccolti (rispetto a cui scivoliamo in quinta posizione). 

 Ancora Esposito commenta: 

L’architettura dei programmi è spesso complessa, i potenziali beneficiari hanno scarsa propensione a informarsi e l’esigenza di creare partnership si rivela in alcuni casi uno scoglio.

Giocare d’anticipo, informarsi per tempo su tutte le richieste e le esigenze del bando, affidarsi a partner con provata esperienza e un’ampia rete di contatti è fondamentale per avere successo nella presentazione della domanda.

Contattaci e i nostri esperti sapranno aiutarti a sfruttare al meglio le opportunità:

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A un anno dal lancio della European Battery Alliance (EBA), il piano d’azione della Commissione è in fase di implementazione. Il piano d’azione strategico per le batterie è stato elaborato sulla base di discussioni con le principali parti interessate del settore industriale, gli Stati membri e la Banca europea per gli investimenti. Esso si rivolge a tutte le attività che possono supportare gli Stati membri, le regioni e l’industria europea nella realizzazione di progetti di produzione di pile competitive, innovative e sostenibili nell’UE.

I primi impianti pilota di produzione sono in costruzione e ulteriori progetti verranno avviati al fine di far raggiungere all’UE una posizione avanzata nel settore strategico dell’innovazione e della produzione di batterie.

Qual è l’importanza strategica del settore delle batterie per l’industria europea?

Le batterie saranno essenziali per l’industria automobilistica del XXI secolo come lo sono stati i motori a combustione nel XX secolo. Se l’UE vuole mantenere la sua leadership nel settore automobilistico, ma anche nel settore dell’energia pulita e sostenibile, deve aumentare il suo grado di autonomia e indipendenza nello sviluppo e nella produzione di batterie.

Le attività implementate in questo contesto daranno inoltre impulso all’occupazione e alla crescita e stimoleranno ricerca ed innovazione anche in altri settori, contribuendo a preparare l’industria europea per gli impegni assunti dall’UE in materia di cambiamenti climatici nel contesto dell’accordo di Parigi.

Quali saranno le prossime azioni chiave dell’UE?

In questo quadro la Commissione europea sta portando avanti azioni chiave in diversi ambiti e dimensioni:

• Un nuovo quadro normativo – si sta conducendo uno studio preparatorio per un nuovo regolamento sulla progettazione ecocompatibile, che definirà i criteri di prestazione e sostenibilità che le pile dovranno soddisfare per essere immesse sul mercato dell’UE;

• Materie prime – è stato avviato un dialogo dalla Commissione con gli Stati membri al fine di sviluppare un quadro di insieme per la ricerca, l’estrazione e il riciclaggio delle materie prime per le batterie;

• Partenariati interregionali – sono stati avviati dei partenariati interregionali con il supporto del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), tra cui uno guidato dalla Regione Lombardia sullo smaltimento e sul riutilizzo di batterie che mira creare una rete di impianti pilota per il riciclaggio.

Quali finanziamenti nel settore?

Horizon 2020

Il 24 gennaio 2019 si aprirà un bando, con un bilancio totale di 114 milioni di EUR, nel contesto del programma Horizon 2020 a sostegno degli obiettivi dell’Alleanza europea per le batterie.

Per il 2020 saranno inoltre pubblicati ulteriori topic per progetti relativi alle batterie con un bilancio totale di 70 milioni di euro.
Per il prossimo programma quadro di Ricerca ed Innovazione Horizon Europe si prevede inoltre la costituzione di un esteso partenariato sulle batterie.

Erasmus+

Nell’ambito del programma Erasmus+, il prossimo bando per proposte progettuali nel quadro delle Alleanze per le abilità settoriali sarà pubblicato alla fine di ottobre 2018. Questo nuovo invito riguarderà sei settori, comprese le “batterie per l’elettromobilità”. I progetti finanziati dovranno individuare i deficit e le future esigenze in termini di competenze per questo settore e lavoreranno sulla definizione di profili professionali e programmi di studio “fondamentali”, redigendo un piano d’azione da attuare a livello nazionale o regionale.

Quali progetti sono stati avviati?

Di seguito l’elenco non esaustivo dei progetti di produzione e degli investimenti annunciati nel contesto dell’implementazione del piano di azione della European Battery Alliance.

Materiali per batterie

Umicore ha annunciato un importante investimento in Polonia per la produzione di materiali catodici. L’impianto si baserà sulle tecnologie più avanzate e le consegne inizieranno alla fine del 2020;

BASF, attiva nel mercato dei materiali per batterie punta su una crescita del mercato delle batterie agli ioni di litio e prevede di aggiungere capacità produttive in Europa;

Solvay sta promuovendo attività di ricerca e sviluppo necessarie per batterie ad alta efficienza (sviluppo di elettroliti, separatori di elettrodi e separatori all’avanguardia) ed intendono costruire un impianto di produzione in Europa.

Celle di batterie

• Iniziati i lavori di costruzione di una linea di produzione dimostrativa nell’ambito di un progetto guidato dalla svedese Northvolt (con un prestito di 52,5 milioni di euro della BEI);

• Il gruppo BMW Group, Northvolt e Umicore ha costituito un consorzio tecnologico congiunto al fine di lavorare per il continuo sviluppo di una catena del valore completa e sostenibile per le celle delle batterie per i veicoli elettrici;

SAFT formerà un consorzio con Solvay, Umicore, Manz e altri attori per sviluppare e produrre celle per batterie a partire dalla tecnologia avanzata Li-ion e Li-ion a stato solido;

Siemens investirà sull’intera catena del valore per affrontare le sfide della produzione di batterie e sta implementando le prime linee di produzione pilota completamente automatizzate e digitalizzate in Europa.

Per ulteriori informazioni consultare la pagina web della European Battery Alliance disponibile qui.

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Che cos’è il programma WORTH?

Attraverso il sostegno finanziario e l’accesso ad altre opportunità, il programma WORTH Partnership Project promuove collaborazioni transnazionali e intersettoriali per lo sviluppo di prodotti con un approccio innovativo basato sul design.

I partenariati possono riunire professionisti e creativi, piccole e medie imprese nel settore manifatturiero, start-up ed imprese specializzate in tecnologie avanzate. L’iniziativa è finanziata dal programma dell’UE per la competitività delle piccole e medie imprese (COSME).

A quali settori è rivolto il programma WORTH?

L’invito a presentare proposte progettuali del programma WORTH è aperto alle piccole e medie imprese (PMI) e alle start-ups in settori industriali quali:
• Arredamento;
• Tessile;
• Calzature;
• Accessori;
• Oreficeria;
• Cuoio e pelle.

Che tipo di supporto riceveranno le start-up e le PMI selezionate?

I progetti selezionati riceveranno:
• 10.000 EUR di seed funding per il lancio del progetto (12.000 EUR per i progetti che richiedono tecnologie e/o materiali complessi o avanzati);
• sessioni di coaching individuali su: strategie di branding, sviluppo dei prodotti, posizionamento nel mercato e diritti di proprietà intellettuale;
• supporto nella partecipazione a due fiere ed esposizioni internazionali di settore;
• supporto per massimizzare opportunità di networking e collaborazioni intersettoriali.

Cosa sono i partnership projects?

I partnership projects del programma WORTH devono mirare a creare prodotti attraverso un approccio innovativo basato sul design.
Ciascun partenariato può riunire da due a tre soggetti con profili diversi:
• designer – liberi professionisti, studi di design e start-up;
• maker – artigiani e PMI produttrici;
• imprese tecnologiche – innovatori, laboratori tecnologici, fornitori di tecnologie e start-up.

Il programma WORTH prevede di creare e sostenere 150 partenariati in quattro anni.
Il primo invito a presentare proposte progettuali del porgramma WORTH si è concluso nel dicembre 2017 con 25 partenariati selezionati tra più di 100 candidature e progetti che coprono un’ampia gamma di settori industriali in 20 diversi paesi europei.

Come presentare domanda?

Informazioni più dettagliate su come presentare la propria candidatura, sui criteri di eleggibilità per i soggetti proponenti e per i partenariati da formare sono disponibili sul sito web del programma WORTH, dove è stato pubblicato il secondo invito a presentare proposte. La deadline per la presentazione delle candidature è il 24 ottobre 2018.

WORTH Community

La WORTH Community conta 650 membri internazionali provenienti da diverse tipologie di industrie creative. Tutti i membri sono registrati sulla piattaforma WORTH e sono aperti a nuove collaborazioni. Registrandosi alla WORTH Community è possibile cercare un partner con il quale presentare una proposta progettuale.

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