Risultati del bando 2018 per il settore ferroviario

In seguito alla pubblicazione del bando 2018, l’impresa comune europea per la ricerca e l’innovazione nel settore ferroviario Shift2Rail ha ricevuto 39 proposte per un valore totale di 185,4 milioni di euro e una richiesta di finanziamenti per 108,2 milioni di euro (circa il 40% in più del bilancio disponibile per il bando 2018).

Le prospettive e il programma

Dei 238 soggetti proponenti nel 2018, il 27% sono PMI.

Includendo il bilancio del bando di quest’anno, l’impresa comune Shift2Rail ha investito complessivamente 490 milioni di euro in attività di ricerca e innovazione, che corrispondono a più della metà del suo bilancio per il programma di lavoro 2014-2020.

Attraverso questi investimenti il programma di Shift2Rail ha consolidato la sua posizione nell’incentivazione di ricerca ed innovazione nel settore ferroviario, anche nel verso di una importante trasformazione del sistema che contribuisca alla mobilità sostenibile e digitale in Europa.

Henrik Hololei, Direttore Generale della Commissione europea per mobilità e trasporti, ha confermato il sostegno della Commissione europea all’iniziativa Shift2Rail e al suo programma, affermando: “Lo sviluppo di nuove tecnologie è un aspetto fondamentale per aumentare in modo sostanziale la competitività del settore ferroviario europeo. Sono pienamente convinto che sostenere idee innovative e coraggiose e incoraggiare i ricercatori a lavorare insieme rafforzerà in modo significativo l’ambizioso obiettivo di Shift2Rail di soddisfare le future esigenze di mobilità e di creare soluzioni all’avanguardia che possano essere adottate sul mercato”

Carlo Borghini, Direttore esecutivo dell’impresa comune Shift2Rail, ha sottolineato che le proposte progettuali presentate per il bando 2018 evidenziano i progressi compiuti da Shift2Rail nell’accelerare la competitività dei sistemi ferroviari europei: “A questo punto, stiamo entrando in una fase interessante con alcuni progetti che si avvicinano a dimostrazioni di prototipi di sistema in ambiente operativo. Allo stesso tempo, idee nuove e radicali forniranno la base per la ricerca futura”

Le tempistiche di valutazione

Il segretariato dell’iniziativa Shift2Rail, coadiuvato da un nuovo pool di esperti indipendenti altamente qualificati, ha già avviato il processo di valutazione delle proposte progettuali presentate, che dovrebbe concludersi entro la fine di giugno 2018.
I candidati saranno informati sui risultati delle valutazioni a luglio 2018.
I progetti selezionati e finanziati per il 2018 dovrebbero quindi iniziare entro la fine dell’anno.

Per ulteriori informazioni sull’ultimo bando consultare il programma di lavoro 2018 disponibile qui.
Per ulteriori informazioni sull’iniziativa Shift2Rail consultare il sito web disponibile qui.

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ECTA ed EEEF: prosegue la collaborazione

Lo strumento di assistenza tecnica (ECTA) della Commissione europea per il Fondo europeo per l’efficienza energetica (EEEF), ha sostenuto con successo progetti di efficienza energetica per un volume di investimenti complessivo di 194,4 milioni di euro.

L’assistenza tecnica fornita dalla Commissione ha aiutato i governi locali e regionali nell’implementazione di progetti di efficienza energetica che potranno essere di esempio per lo sviluppo di ulteriori progetti, per la costruzione di modelli finanziari adeguati ed il miglioramento delle competenze delle autorità locali negli investimenti sostenibili nel settore dell’energia.

Quali risultati sono stati ottenuti attraverso lo strumento di assistenza tecnica ed il Fondo europeo per l’efficienza energetica?
Lo strumento di assistenza tecnica della Commissione europea ha supportato il rafforzamento delle competenze delle autorità pubbliche nell’elaborazione di idee progettuali in materia di programmi di investimento sostenibili.

Tra dicembre 2011 e marzo 2016, lo strumento ha sostenuto le attività di sviluppo di progetti per 16 beneficiari pubblici in otto Stati membri dell’Unione europea.

Nel 2017, l’assistenza tecnica ha agevolato con successo 10 progetti, per un volume totale di investimenti pari a 194,4 milioni di euro.
Quattro progetti di assistenza tecnica (53,9 milioni di euro) hanno già chiuso il finanziamento attraverso il fondo. Tra questi, ad esempio, la regione Rhône-Alpes in Francia con un progetto di ristrutturazione di edifici, la città di Venlo nei Paesi Bassi con un progetto di illuminazione stradale, e la città di Santander in Spagna con un progetto di illuminazione pubblica. Altri tre progetti di assistenza tecnica (94.2 milioni di euro) sono invece in fase di completamento.

Si prevede che questi programmi di investimento consentiranno un taglio alle emissioni di circa 26.701 tonnellate di CO2e ed un risparmio di energia pari a 146.942 MWh all’anno, aiutando le autorità pubbliche e i relativi territori a trasformarsi in luoghi resilienti, più puliti e sostenibili.

Quale assistenza tecnica in futuro per l’accesso al Fondo europeo per l’efficienza energetica?
Sulla base dell’esperienza positiva dello strumento di assistenza tecnica della Commissione europea, conclusasi a fine 2017, il Fondo europeo per l’efficienza energetica ha avviato un nuovo strumento attraverso il quale le autorità pubbliche potranno continuare a ricevere assistenza tecnica.
Per ulteriori informazioni sullo strumento di assistenza tecnica del EEEF, visitare il sito disponibile qui.

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Il programma LIFE dell’Unione europea ha pubblicato il bando 2018 per la presentazione di proposte progettuali. Attraverso due sottoprogrammi, Ambiente e Azione per il clima, LIFE finanzia progetti nell’ambito della conservazione della natura, della protezione ambientale e dell’azione per il clima.

Che tipo di azioni sono previste?

Il programma LIFE prevede due tipologie di azione principali, ovvero i progetti tradizionali e i progetti integrati.

I progetti tradizionali possono essere coordinati da qualsiasi soggetto giuridico registrato nell’UE, comprese istituzioni pubbliche, imprese ed organizzazioni non governative. Si rivolgono principalmente alla dimostrazione di buone pratiche, alla conduzione di progetti pilota, alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica o alla diffusione di nuove pratiche ambientali.

I progetti integrati si rivolgono invece all’implementazione su ampia scala (regionale, multi-regionale, nazionale o trans-nazionale) di piani o strategie definite dalla legislazione Ue o in applicazione di altre iniziative decise dall’Ue e dagli stati membri.

Come si fa a presentare proposte progettuali per LIFE 2018?

La procedura di presentazione delle proposte progettuali per il programma LIFE è stata parzialmente semplificata per il bando 2018, con particolare riguardo ai progetti tradizionali su ambiente ed uso efficiente delle risorse, natura e biodiversità. La nuova procedura per questa tipologia di progetti è articolata in due fasi.

Nella prima i proponenti dovranno presentare una nota concettuale che fornisca una breve descrizione dell’idea di progetto entro metà Giugno. La proposta progettuale completa dovrà poi essere presentata in autunno 2018.

La nuova procedura non si applica ai progetti tradizionali del sottoprogramma Azione per il clima e ai progetti integrati per i quali è prevista una procedura ad una sola fase con la presentazione della proposta progettuale completa entro settembre 2018.

Cosa deve contenere la nota concettuale da presentare nella prima fase?

La nota concettuale da presentare nella prima fase deve avere una lunghezza di circa 10 pagine e riguarderà una breve presentazione dei contenuti del proposta progettuale, includendo in particolare:

  • informazioni di base sul beneficiario coordinatore;
  • problema ambientale interessato (per le componenti ambiente e informazione e governance) o descrizione delle specie, degli habitat e della biodiversità oggetto del progetto (per le componenti natura e biodiversità);
  • obiettivi del progetto; partner del progetto (informazioni sul coordinamento e sui beneficiari associati e sui cofinanziatori del progetto);
  • azioni e mezzi;
  • risultati e impatti attesi del progetto;
  • sostenibilità dei risultati;
  • rischi e limiti del progetto;
  • il valore aggiunto del progetto a livello UE (inteso come contributo alle priorità e agli obiettivi del programma LIFE);
  • il carattere pilota o dimostrativo del progetto (e/o le migliori pratiche per il settore “Natura e biodiversità”);
  • un bilancio indicativo per il progetto.

Quali sono le risorse disponibili per LIFE 2018?

Il bando 2018 dispone di un budget totale di 397 milioni di euro, di cui 317 dedicati al sottoprogramma Ambiente e 80 per il sottoprogramma Azione per il Clima.

Per ulteriori informazioni sul programma, sul bando, sui documenti per presentare domanda e sulle deadline per le diverse tipologie di azione, visitare il sito della call.

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La Banca Europea per gli Investimenti (BEI), ha annunciato il lancio di un programma di finanziamenti a supporto degli investimenti nel settore dell’agricoltura e della bioeconomia, ovvero nella catena del valore legata alla produzione e alla lavorazione di alimenti, materiali ed energia sulla base di risorse biologiche rinnovabili.

Bioeconomia e agricoltura: due priorità per l’Ue

“Le catene del valore dell’agricoltura e della bioeconomia sono fattori determinanti per l’economia europea” ha dichiarato il Presidente della BEI, Werner Hoyer, aggiungendo: “Il programma rafforzerà la competitività e creerà un elevato numero di posti di lavoro nelle aree rurali e nei piccoli centri abitati.

In questo modo potrà contribuire a porre un freno ai movimenti migratori tra campagna e città e, insieme ad altri progetti e misure, rappresenterà una soluzione allo spopolamento delle campagne sostenendo lo sviluppo economico rurale”.

Phil Hogan, Commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale, ha aggiunto: “Agevolare l’accesso ai finanziamenti per sbloccare investimenti nel settore agricolo è fondamentale per mantenere la leadership dell’Europa nel campo dei prodotti alimentari di qualità. Con il sostegno del Piano Juncker, il programma di investimenti della BEI rilancerà l’occupazione e la crescita dell’economia rurale europea”.

Il programma di finanziamenti rientra infatti in una più ampia serie di misure della BEI a beneficio di tali settori e sarà garantito attraverso il bilancio dell’Ue nel quadro del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), elemento cardine del Piano di investimenti per l’Europa della Commissione europea il cosiddetto Piano Juncker.

Un nuovo regolamento, entrato in vigore all’inizio del 2018, ha recentemente ampliato l’ambito di applicazione del FEIS, includendovi l’agricoltura sostenibile e la bioeconomia come settori specifici di intervento.

Budget e il periodo di attuazione del programma della BEI

Secondo quanto dichiarato da Andrew McDowell, Vicepresidente della BEI responsabile per la bioeconomia, si prevede che i 400 milioni di euro del programma potranno sostenere investimenti nel settore per oltre 850 milioni di euro in tutta Europa.

I progetti previsti nell’ambito del programma saranno attuati nel periodo 2018-2022.

Gli obiettivi del programma

Il programma intende contribuire alla promozione delle catene del valore della bioeconomia e al conseguimento delle finalità dell’Ue e degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) in materia di ambiente e di economia verde a basse emissioni di carbonio.

Nonostante l’entità e l’importanza nell’economia europea, il settore dell’agricoltura e della bioeconomia è in gran parte costituito da aziende e cooperative difficili da raggiungere con lo strumento del prestito diretto e che usufruiscono di investimenti relativamente modesti.

Attraverso banche commerciali in tutta europea, la BEI si è già attivata con prestiti multibeneficiario, sostenendo l’attuazione di progetti da parte di agricoltori e di piccole e medie imprese attive nella bioeconomia.

Attraverso il programma, la BEI incrementerà il proprio impatto sul settore grazie al rafforzamento della competitività delle aziende europee che, disponendo di maggiori capacità e risorse per effettuare investimenti a lungo termine nell’innovazione, potranno sviluppare e commercializzare prodotti e servizi a maggior valore aggiunto.

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Sostenere la partecipazione delle PMI innovative alle fiere internazionali

Sono aperte le candidature per partecipare alle ultime tre fiere internazionali del 2018 attraverso l’Overseas Trade Fairs Programme: China International Industry Fair, Electronica and Productronica e Metalex.

In cosa consiste il programma Overseas Trade Fairs Programme?

Il programma Overseas Trade Fairs Programme fa parte dei servizi di accelerazione del business dello European Innovation Council ed organizza la partecipazione di delegazioni di PMI a rinomate fiere internazionali per sostenere la commercializzazione dei loro prodotti e servizi innovativi.

Il programma ha coinvolto finora 116 PMI che hanno tenuto più di 1500 incontri B2B con controparti selezionate in 9 fiere internazionali in tutto il mondo.

Quali sono stati i risultati raggiunti finora dal programma?

Tra le occasioni più recentemente create attraverso il programma, figura la fiera internazionale FIDAE 2018, che si è svolta dal 3 all’8 aprile a Santiago del Cile. 15 PMI selezionate tra quelle che hanno partecipato allo strumento PMI hanno avuto l’occasione di presentare i loro progetti e 4 sono state selezionati tra le 5 imprese più innovative di FIDAE 2018.

La 20esima edizione di FIDAE ha accolto più di 580 aziende e 120.000 partecipanti provenienti da oltre 46 paesi. Il padiglione dell’Ue, che ha integrato la presenza di 15 Stati membri, ha mostrato come le piccole e medie imprese europee stiano promuovendo l’innovazione nei settori aerospaziale, della difesa e della sicurezza a livello mondiale.

Le 15 PMI innovative europee hanno avuto un’ottima opportunità di incontrare altri attori del settore di riferimento in Europa e in Sudamerica. Durante i 4 giorni della sessione B2B di FIDAE 2018 molti visitatori hanno partecipato ad incontri, lanci di prodotti e dimostrazioni dal vivo, e hanno potuto discutere con le aziende del Padiglione Europeo.

Chi può partecipare?

Da gennaio 2018, le PMI che partecipano a FET-Open e a Fast Track to Innovation (FTI), i due programmi che fanno parte dello European Innovation Council insieme allo strumento per le PMI, possono presentare domanda di partecipazione all’Overseas Trade Fairs Programme, alle stesse condizioni previste per le imprese selezionato nello strumento per le PMI.

Che cosa offre la partecipazione all’Overseas Trade Fairs Programme?

Per le ultime tre fiere del 2018, il programma prevede un padiglione europeo di 100 m² per ospitare l’esposizione di 15 PMI.

Le imprese selezionate avranno quindi accesso ai seguenti vantaggi e servizi:

  • Uno stand gratuito di 5m² nel Padiglione Europeo;
  • Fino a 1.000 euro di rimborso spese per viaggio, alloggio, servizi e altro;
  • Promozione dell’azienda nel mercato di riferimento e nei paesi limitrofi;
  • Almeno 15 incontri con controparti commerciali interessate.

Per ulteriori informazioni è possibile iscriversi al Webinar che si terrà martedì 17 aprile, dalle 10:00 alle 11:30 cliccando qui o consultare il calendario del programma disponibile qui.

Le domande per partecipare alle ultime tre fiere previste dal programma sono accettate fino al 25 maggio.

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La digitalizzazione dell’industria

Maggiore cooperazione tra fabbriche del futuro e big data

Si è recentemente tenuto il forum degli stakeholder Digitsing European Industry. L’evento, che si svolge su base annuale, è stato co-organizzato per questa edizione dalla Commissione Europea e dal Ministero Francese dell’Economia e delle Finanze e ha costituito un momento di incontro per tutti i portatori di interesse nei processi e nelle strategie di digitalizzazione dell’industria.

Gli argomenti affrontati

Le discussioni durante l’evento hanno toccato diversi aspetti relativi ai centri di innovazione digitale, ai partenariati pubblico-privato, agli strumenti di finanziamento per la digitalizzazione, alle competenze digitali e alla diffusione delle piattaforme industriali digitali.

Il forum ha rappresentato peraltro un momento di scambio di buone pratiche e confronto tra progetti ed attività portate avanti nell’ambito dell’iniziativa della Commissione europea Digitising European Industry.

Le strategie europee di digitalizzazione dell’industria

Durante il forum, l’Associazione europea per la ricerca sulle fabbriche del futuro (EFFRA) e l’Associazione Big Data Value (BDVA) hanno convenuto di intensificare i rapporti di collaborazione tra i due ambiti firmando un memorandum di cooperazione.

Fin dal suo avvio, la partnership pubblico-privato Fabbriche del futuro si è adoperata per far progredire la digitalizzazione nel settore manifatturiero e nei processi produttivi come componente fondamentale delle sue attività globali di trasformazione delle tecnologie di produzione.

In parallelo con l’avanzare del processo di digitalizzazione della produzione, l’utilizzo dei dati ha acquisito sempre maggiore importanza e sono aumentati i punti di interesse comune e di interscambio tra le due aree tematiche a cui EFFRA e BDVA fanno riferimento.

Il memorandum di cooperazione tra EFFRA E BDVA

Il memorandum afferma che le due associazioni collaboreranno strettamente:

  • Contribuendo all’implementazione dell’agenda digitale dell’Ue mediante la redazione e la realizzazione di documenti strategici, roadmap, progetti pilota e attività correlate;
  • Identificando percorsi di sviluppo dall’attuale stato di avanzamento del sistema industriale verso la visione delineata delle fabbriche del futuro;
  • Condividendo e diffondendo buone pratiche e approcci tra i progetti implementati;
  • Sostenendo congiuntamente manifestazioni sulla cooperazione industriale nell’economia digitale e sulle infrastrutture digitali della prossima generazione;
  • Massimizzando lo sfruttamento dei risultati dei progetti implementati e portati a termine.

Per ulteriori informazioni, vi invitiamo a consultare il sito dell’iniziativa europea Digitising European Industry e il testo del memorandum.

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Una banca dati a livello europeo che raccolga tutte le informazioni disponibili sui finanziamenti per le imprese tecnologiche europee e uno strumento che aiuti gli investitori a comprendere meglio la fattibilità tecnica ed economica di progetti tecnologici altamente innovativi.

Queste sono le due principali raccomandazioni del rapporto congiunto InnovFin Advisory, preparato dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) e dalla Commissione europea.

L’Unione europea individua nelle tecnologie avanzate delle Key Enabling Technologies (KETs) tecnologie che contribuiscono a velocizzare l’innovazione e ad affrontare sfide di portata e importanza globali.

Quali sono le problematiche dei finanziamenti alle tecnologie avanzate?

Gli investitori hanno spesso difficoltà a impegnarsi in progetti di ricerca e innovazione ad alto contenuto tecnico-scientifico e interdisciplinari. Si richiedono finanziamenti anticipati e a lungo termine, pur non avendo chiare implicazioni commerciali fin dall’inizio.

A causa della crescente complessità delle tecnologie avanzate, esiste un notevole divario di conoscenza tra gli innovatori e gli investitori.

Dall’altro lato, gli innovatori nelle tecnologie avanzate fanno fatica a ottenere il necessario sostegno finanziario, nonostante le iniziative pubbliche per le imprese innovative, principalmente per mancanza di informazioni e procedure di candidatura complesse.

Qual è la posizione della BEI sui finanziamenti alle tecnologie avanzate?

Ambroise Fayolle, Vice Presidente della BEI, ha affermato la necessità di avvicinare scienza, ricerca ed innovazione ai finanziamenti dichiarando la BEI pronta a contribuire a colmare questa distanza.

Il rapporto finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 mira quindi a individuare strumenti e soluzioni che supportino le start-up europee e le piccole imprese nel settore della tecnologia di avanguardia nell’accesso ai finanziamenti per crescere e competere sul mercato mondiale, in modo che i cittadini possano beneficiare di una più rapida introduzione e diffusione di tecnologie avanzate.

Per ulteriori informazioni consultare il rapporto completo disponibile sul sito della European Investment  Bank.

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200 milioni di euro di finanziamenti

La Commissione Europea ha messo a disposizione 200 milioni di euro di finanziamenti per progetti nei settori dell’elettricità, delle smart grids, delle reti transfrontaliere dell’anidride carbonica e delle infrastrutture del gas, nell’ambito della prima call for proposals del programma Connecting Europe Facility (CEF) energia.

Qual è il contesto del programma CEF energia?

Il CEF fornisce finanziamenti UE per progetti inerenti allo sviluppo delle infrastrutture energetiche transnazionali. I progetti dovrebbero contribuire al rafforzamento del mercato interno dell’energia dell’UE e al conseguimento degli obiettivi della politica energetica dell’UE (competitività, sicurezza dell’approvvigionamento energetico, sviluppo sostenibile, protezione dell’ambiente attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili, sviluppo di reti energetiche intelligenti e di reti per l’anidride carbonica).

Che tipo di progetti possono essere finanziati dalla call CEF energia 2018?

Le proposte devono essere designate come progetti di interesse comune (PCI), ovvero progetti essenziali per il completamento del mercato interno dell’energia dell’UE con un impatto significativo su almeno due paesi dell’UE. Essi devono inoltre stimolare la concorrenza sui mercati dell’energia, contribuire alla sicurezza energetica diversificando le fonti e al conseguimento degli obiettivi dell’UE in materia di clima ed energia mediante l’integrazione delle rinnovabili.

Quali sono i criteri di valutazione?

I progetti proposti per il CEF possono essere studi o lavori di costruzione e saranno valutati in base a: grado di maturità, dimensione transfrontaliera, esternalità positive connesse all’innovazione tecnologica, sicurezza dell’approvvigionamento, solidarietà tra paesi.

Quali sono le tempistiche della call CEF energia 2018?

Il termine per presentare proposte è il 26 aprile 2018.
I progetti presentati in risposta al presente invito saranno valutati nei prossimi mesi e i risultati saranno comunicati nell’agosto 2018. Un’altra call for proposals sarà lanciata a giugno 2018.

Per ulteriori informazioni sul work-programme del programma CEF energia 2018 e sulla call, è possibile consultare la pagina disponibile sul sito della Commissione Europea.

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23 Febbraio, Bruxelles

 La Commissione europea ha pubblicato il bando per l’attribuzione di uno dei sei premi ricompresi tra gli European Innovation Council Horizon Prizes, un’iniziativa del programma Horizon 2020 rivolta alle innovazioni in grado di rispondere alle sfide della società contemporanea.

A quanto ammonta il premio e quali sono i criteri?

Il premio ammonta a 10 milioni di euro e sarà attribuito ai soggetti che riusciranno a sviluppare un prototipo innovativo di batteria per veicoli elettrici che sia allineato ad alcuni criteri, tra i quali degli elevati standard di sicurezza, sostenibilità e riciclabilità ed il mantenimento di prestazioni analoghe a quelle di un veicolo alimentato a carburanti fossili.

Chi può partecipare?

L’iniziativa degli European Innovation Council Horizon Prizes non pone limiti formali con riguardo ai soggetti che possono presentare domanda di partecipazione. Tutte le persone fisiche o giuridiche residenti nei paesi Ue o in uno dei paesi associati al programma Horizon 2020 possono quindi partecipare.

Quali sono le tempistiche e come si presenta domanda?

Il premio verrà conferito nel 2021 entro un processo articolato in più fasi. I potenziali partecipanti dovranno inviare una manifestazione di interesse all’indirizzo EC-BATTERIESEIC-PRIZE@ec.europa.eu entro Febbraio 2019 e quindi presentare ufficialmente una domanda di partecipazione entro Dicembre 2020 attraverso il portale partecipanti del programma Horizon 2020.

Ulteriori informazioni

Informazioni sintetiche sono disponibili in questa infografica. Per ulteriori dettagli sui criteri di valutazione, sulle regole di partecipazione, nonché sugli altri premi lanciati nell’ambito dell’iniziativa visitare la pagina del premio o il sito degli EIC Horizon Prizes.

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