A un anno dal lancio della European Battery Alliance (EBA), il piano d’azione della Commissione è in fase di implementazione. Il piano d’azione strategico per le batterie è stato elaborato sulla base di discussioni con le principali parti interessate del settore industriale, gli Stati membri e la Banca europea per gli investimenti. Esso si rivolge a tutte le attività che possono supportare gli Stati membri, le regioni e l’industria europea nella realizzazione di progetti di produzione di pile competitive, innovative e sostenibili nell’UE.

I primi impianti pilota di produzione sono in costruzione e ulteriori progetti verranno avviati al fine di far raggiungere all’UE una posizione avanzata nel settore strategico dell’innovazione e della produzione di batterie.

Qual è l’importanza strategica del settore delle batterie per l’industria europea?

Le batterie saranno essenziali per l’industria automobilistica del XXI secolo come lo sono stati i motori a combustione nel XX secolo. Se l’UE vuole mantenere la sua leadership nel settore automobilistico, ma anche nel settore dell’energia pulita e sostenibile, deve aumentare il suo grado di autonomia e indipendenza nello sviluppo e nella produzione di batterie.

Le attività implementate in questo contesto daranno inoltre impulso all’occupazione e alla crescita e stimoleranno ricerca ed innovazione anche in altri settori, contribuendo a preparare l’industria europea per gli impegni assunti dall’UE in materia di cambiamenti climatici nel contesto dell’accordo di Parigi.

Quali saranno le prossime azioni chiave dell’UE?

In questo quadro la Commissione europea sta portando avanti azioni chiave in diversi ambiti e dimensioni:

• Un nuovo quadro normativo – si sta conducendo uno studio preparatorio per un nuovo regolamento sulla progettazione ecocompatibile, che definirà i criteri di prestazione e sostenibilità che le pile dovranno soddisfare per essere immesse sul mercato dell’UE;

• Materie prime – è stato avviato un dialogo dalla Commissione con gli Stati membri al fine di sviluppare un quadro di insieme per la ricerca, l’estrazione e il riciclaggio delle materie prime per le batterie;

• Partenariati interregionali – sono stati avviati dei partenariati interregionali con il supporto del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), tra cui uno guidato dalla Regione Lombardia sullo smaltimento e sul riutilizzo di batterie che mira creare una rete di impianti pilota per il riciclaggio.

Quali finanziamenti nel settore?

Horizon 2020

Il 24 gennaio 2019 si aprirà un bando, con un bilancio totale di 114 milioni di EUR, nel contesto del programma Horizon 2020 a sostegno degli obiettivi dell’Alleanza europea per le batterie.

Per il 2020 saranno inoltre pubblicati ulteriori topic per progetti relativi alle batterie con un bilancio totale di 70 milioni di euro.
Per il prossimo programma quadro di Ricerca ed Innovazione Horizon Europe si prevede inoltre la costituzione di un esteso partenariato sulle batterie.

Erasmus+

Nell’ambito del programma Erasmus+, il prossimo bando per proposte progettuali nel quadro delle Alleanze per le abilità settoriali sarà pubblicato alla fine di ottobre 2018. Questo nuovo invito riguarderà sei settori, comprese le “batterie per l’elettromobilità”. I progetti finanziati dovranno individuare i deficit e le future esigenze in termini di competenze per questo settore e lavoreranno sulla definizione di profili professionali e programmi di studio “fondamentali”, redigendo un piano d’azione da attuare a livello nazionale o regionale.

Quali progetti sono stati avviati?

Di seguito l’elenco non esaustivo dei progetti di produzione e degli investimenti annunciati nel contesto dell’implementazione del piano di azione della European Battery Alliance.

Materiali per batterie

Umicore ha annunciato un importante investimento in Polonia per la produzione di materiali catodici. L’impianto si baserà sulle tecnologie più avanzate e le consegne inizieranno alla fine del 2020;

BASF, attiva nel mercato dei materiali per batterie punta su una crescita del mercato delle batterie agli ioni di litio e prevede di aggiungere capacità produttive in Europa;

Solvay sta promuovendo attività di ricerca e sviluppo necessarie per batterie ad alta efficienza (sviluppo di elettroliti, separatori di elettrodi e separatori all’avanguardia) ed intendono costruire un impianto di produzione in Europa.

Celle di batterie

• Iniziati i lavori di costruzione di una linea di produzione dimostrativa nell’ambito di un progetto guidato dalla svedese Northvolt (con un prestito di 52,5 milioni di euro della BEI);

• Il gruppo BMW Group, Northvolt e Umicore ha costituito un consorzio tecnologico congiunto al fine di lavorare per il continuo sviluppo di una catena del valore completa e sostenibile per le celle delle batterie per i veicoli elettrici;

SAFT formerà un consorzio con Solvay, Umicore, Manz e altri attori per sviluppare e produrre celle per batterie a partire dalla tecnologia avanzata Li-ion e Li-ion a stato solido;

Siemens investirà sull’intera catena del valore per affrontare le sfide della produzione di batterie e sta implementando le prime linee di produzione pilota completamente automatizzate e digitalizzate in Europa.

Per ulteriori informazioni consultare la pagina web della European Battery Alliance disponibile qui.

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In occasione del suo decimo anniversario e della sua trasformazione in sportello unico europeo per l’innovazione, lo European Insititute of Innovation & Technology (EIT) ha recentemente premiato una selezione di giovani imprenditori ed innovatori da tutta Europa.

La cerimonia di premiazione degli EIT Awards 2018 tenutasi a Budapest ha visto quindi protagonisti innovatori talentuosi nel settore dell’energia, della salute, del cibo e delle materie prime.

Le tipologie di premi

EIT Change

Il premio EIT CHANGE si rivolge ai migliori laureati dei programmi di formazione dello EIT. Al vincitore viene conferito un grant di 20.000 EUR. Il vincitore di quest’anno è Simone Accornero, CEO e co-fondatore di FlexiDAO (con sede a Barcellona, Spagna), un software che automatizza l’elaborazione e lo scambio di dati energetici, combinando per la prima volta tracciabilità e trasparenza.

EIT Innovators

Il premio EIT Innovators si rivolge invece a team che hanno sviluppato prodotti o servizi ad alto impatto. Il team riceve un grant di 50.000 euro. Il vincitore di quest’anno è il team guidato da Ioannis Tarnanas, Presidente e CSO di Altoida (con sede a San Diego e Lucerna). L’Alzheimer’s Disease Prediction Service (ADPS) da loro sviluppato è una delle prime soluzioni convalidate in grado di prevedere il rischio di Alzheimer per le persone con più di 50 anni.

EIT Venture

Il premio EIT Venture si rivolge a start-up e scale-up di successo e conferisce un grant di 50.000 EUR. Il vincitore di quest’anno è Bieke Van Gorp, Chief Business Development Officer e co-fondatore di Qompium NV. Qompium (con sede a Hasselt, Belgio) ha sviluppato FibriCheck, un’applicazione mobile che consente agli utenti di rilevare la fibrillazione atriale e di adottare misure preventive.

EIT Woman

Il premio EIT Woman si rivolge alle innovatrici più talentuose e conferisce un grant di 20.000 euro. La vincitrice di quest’anno è Isabel Hoffmann, CEO di Tellspec LTD (supportata da EIT Food) che ha sviluppato un sensore rapido, portatile ed economico per testare la qualità e il decadimento del pesce bianco crudo e l’uso fraudolento dell’acqua in eccesso nel pesce congelato.

EIT Public

Il premio EIT Public viene conferito sulla base di voti espressi in tutta Europa. La vincitrice di quest’anno è Laura Soucek, fondatrice e CEO di Peptomyc S.L. (con sede a Barcellona, Spagna), una soluzione basata su un peptide che può servire come nuova opzione di trattamento del cancro.

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La Commissione europea propone il nuovo programma InvestEU

In vista del prossimo bilancio a lungo termine dell’UE, la Commissione ha proposto di istituire il programma InvestEU (attivo dal 2021 al 2027), che accorperà i finanziamenti dell’UE attualmente disponibili in un’unica struttura in grado di fornire prestiti e garanzie ai suoi beneficiari.

Attirando investimenti pubblici e privati, InvestEU potrebbe generare oltre 650 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi in tutta l’UE in un periodo di 7 anni.

Il programma ricalcherà il modello rappresentato dal piano di investimenti per l’Europa, il FEIS. Con InvestEU, la Commissione intende stimolare l’occupazione, gli investimenti e l’innovazione in Europa, incentivando la trasparenza e la crescita del settore privato.

In accordo con quanto dichiarato dal Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, grazie al piano di investimenti per l’Europa sono già stati mobilitati 290 miliardi di euro di investimenti e finanziate ben 635.000 piccole imprese. InvestEU mira inoltre a realizzare obiettivi quali la sostenibilità, l’eccellenza scientifica e l’inclusione sociale, dando agli Stati membri la possibilità di beneficiare dei fondi UE attraverso il fondo di garanzia.

Il Fondo InvestEU consisterà in un solo programma dotato di identità propria e requisiti coerenti, che verranno estesi a tutti i fruitori del sistema di finanziamento, inclusi gli intermediari finanziari. Infine, il carattere fortemente centralizzato del programma aiuterà a evitare le sovrapposizioni e agevolerà la cooperazione nello svolgimento delle attività di finanziamento e consulenza.

Tre strumenti faranno parte del programma InvestEU

1. Il Fondo InvestEU promuoverà gli investimenti sia pubblici che privati nell’UE per ovviare al calo di investimenti che ostacola la crescita in Europa. Il fondo permetterà di mobilitare investimenti pubblici e privati tramite una garanzia del bilancio dell’UE di 38 miliardi di euro, che sosterrà i progetti di investimento di partner finanziari quali la Banca europea per gli investimenti (BEI) e altri, accrescendone la capacità di rischio.

Il fondo consentirà anche di promuovere settori diversi in modo flessibile, ossia adattandosi alle diverse priorità politiche e condizioni di mercato.

InvestEU darà sostegno a quattro settori:

  • infrastrutture sostenibili;
  • ricerca, innovazione e digitalizzazione;
  • piccole e medie imprese;
  • investimenti sociali e competenze.

La BEI, in qualità di banca pubblica dell’UE, continuerà ad essere il partner finanziario principale della Commissione.

A essa potranno aggiungersi altre istituzioni finanziarie internazionali attive in Europa, quali la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), la Banca mondiale, la Banca del Consiglio d’Europa e le banche di promozione nazionali. In tal modo si potranno utilizzare al meglio le competenze locali, nazionali ed europee dei nostri partner finanziari.

Infine, il Fondo InvestEU aiuterà gli Stati membri nell’utilizzo dei fondi UE loro destinati, ad usufruire della garanzia dell’UE, rafforzando gli investimenti nazionali e regionali. Essi potranno aumentare la copertura della garanzia dell’UE convogliando fino al 5% dei fondi loro assegnati nel quadro della politica di coesione.

2. Il Polo di consulenza InvestEU integrerà i 13 diversi servizi di consulenza disponibili in un solo sportello di supporto e fornirà assistenza tecnica per favorire la preparazione, l’organizzazione e l’implementazione di progetti, prestando particolare attenzione allo sviluppo delle capacità.

Lo scopo è quello di stimolare la crescita del numero di beneficiari per nuovi segmenti di mercato, soprattutto nel caso in cui le dimensioni ridotte del singolo progetto facciano aumentare i costi di attuazione dello stesso.

Nelle sue attività di supporto tecnico, il polo di consulenza InvestEU prenderà in considerazione le specificità dei mercati negli Stati che usufruiscono del Fondo di coesione e aiuterà a creare un maggior numero di progetti. InvestEU si pone inoltre l’obiettivo di raggiungere un equilibrio geografico, recando vantaggio a tutti gli Stati membri senza distinzioni in termini di grandezza o sviluppo dei rispettivi mercati.

3. Il Portale dei progetti di investimento europei riunirà i più importanti investitori e promotori ed incentiverà lo sviluppo di progetti di investimento in tutta l’Unione Europea.

Il portale divulgherà una grande quantità di dati facilmente accessibili ed immediatamente utilizzabili, assicurando una forte visibilità ai progetti, e fornendo agli investitori nuove occasioni di investimento. A tale proposito, sarà istituito un comitato per consentire alla Commissione di rivolgersi ai propri partner finanziari e agli Stati membri nella fase iniziale di strutturazione dei progetti di investimento, di condividere dati e informazioni andando di pari passo con l’evoluzione dei mercati.

La Commissione dovrà accertare che i progetti proposti rispettino le norme dell’UE. Solo quelli che risultano conformi potranno passare alla fase successiva di verifica ed essere soggetti alla valutazione attenta di una squadra di progetto incaricata di assicurare il soddisfacimento dei criteri qualitativi e di due diligence.

Quali sono i requisiti di ammissibilità per i progetti?

Il regolamento finanziario stabilisce i requisiti di ammissibilità dei progetti: essi, innanzitutto, avranno bisogno dell’approvazione dell’UE; dovranno essere economicamente sostenibili e dovranno saper attrarre nuovi investitori, idealmente anche privati; dovranno inoltre fornire un supporto all’attuazione delle politiche dell’UE.

La Commissione auspica che un accordo sul bilancio complessivo a lungo termine dell’UE e sulle relative proposte settoriali sia raggiunto in tempi brevi al fine di garantire che i fondi dell’UE comincino subito a dare benefici. Un eventuale ritardo potrebbe provocare un ulteriore calo di investimenti pubblici e privati nell’UE ostacolando gli obiettivi di crescita, occupazione ed innovazione negli Stati membri.

Per maggiori informazioni sul programma InvestEU è possibile consultare il sito UE disponibile qui.

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La community digitale dello European Innovation Council è in continua crescita e può ora riunirsi online attraverso una piattaforma esclusiva. Le imprese finanziate nel contesto dello European Innovation Council, ovvero attraverso SME Instrument, Fast track to innovation, Open e Horizon Prizes, potranno ora creare nuove connessioni, condividere idee e incontrare potenziali partner e investitori in un nuovo spazio digitale dedicato.

A cosa serve la piattaforma online dello EIC?

La nuova piattaforma online mira a diventare uno sportello unico per gli alumni dello European Innovation Council, ma anche per gli investitori e altre imprese, dove tutti questi attori potranno interagire tra loro sulla base del profilo, degli interessi e degli obiettivi commerciali. La piattaforma online dello EIC fungerà anche da portale di accesso per tutti i servizi di accelerazione delle imprese, compresa la registrazione agli eventi, l’accesso ai contatti e ad un servizio di feedback.

Le aziende finanziate nel contesto dello EIC saranno in grado di scambiare informazioni con potenziali partner e altre imprese attraverso storie, ricerche tematiche e discussioni. La piattaforma consentirà loro di elencare gli attuali obiettivi di business sul loro profilo e di partecipare allo strumento ScaleUp EU – un servizio automatico di match-making basato sul profilo delle aziende e degli investitori.

Un’altra interessante caratteristica che sarà offerta dai moderatori della piattaforma online dello EIC è una lista di eventi organizzati o promossi dai membri in gruppo, dando così accesso ad opportunità di networking rilevanti per tutti i beneficiari dello EIC.

Una volta lanciata, la piattaforma sarà aperta alle imprese pilota EIC, ma anche ad altri attori quali la comunità di supporto, compresi i project officer, i membri della giuria di valutazione della fase 2 dello EIC, i coach aziendali e gli investitori che operano nei paesi che partecipano al programma quadro di Ricerca ed Innovazione Horizon 2020.

Gli inviti ad aderire alla piattaforma saranno inviati a tutti i beneficiari e ai servizi di supporto.

Se non hai accesso, ma ti senti in linea con il profilo, contatta il team di supporto attraverso la comunità EIC.

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Che cos’è L4MS?

Il programma Logistics for Manufacturing SMEs (L4MS) ha lanciato il suo primo invito a presentare proposte per la realizzazione di esperimenti applicativi (AEs) di automatizzazione logistica nelle PMI e mid-cap manifatturiere.

L4MS è un progetto lanciato nel contesto del partenariato pubblico-privato per le Fabbriche del Futuro (EFFRA). Il progetto si propone di avviare un programma di accelerazione per le PMI e le mid-cap manifatturiere europee per supportarle nell’automatizzare i processi logistici interni agli impianti produttivi.

Il programma offre uno sportello unico per ottenere tutti i servizi tecnici e non tecnici di cui le imprese hanno bisogno. L’obiettivo del programma è quello di individuare soluzioni economiche ed efficaci di automatizzazione della logistica interna, che siano alla portata delle PMI e delle mid-cap. L4MS mira quindi a sbloccare il potenziale di innovazione dell’industria manifatturiera europea affrontando le sfide logistiche intra-fabbrica e fornendo un ecosistema integrato e paneuropeo per affrontare queste sfide.

Quali strumenti mette a disposizione L4MS?

L4MS mette a disposizione una virtualizzazione completa dell’automazione logistica attraverso l’uso della piattaforma Open Platform for Innovations in Logistics (OPIL) in combinazione con un simulatore di fabbrica 3D al fine di consentire l’implementazione economica di soluzioni logistiche eccezionalmente piccole e flessibili che non richiedono cambiamenti infrastrutturali, nessun fermo macchina e nessuna esperienza interna, rendendo quindi gli investimenti nell’automazione logistica interessanti e accessibili per le PMI manifatturiere.

Quale supporto attraverso il bando pubblicato?

L’invito aperto pubblicato mira a convalidare la rapida ed economica implementazione di robot mobili nelle PMI e mid-cap del settore manifatturiero.
Gli esperimenti applicativi dimostreranno il valore della soluzione nel ridurre i tempi e i costi di installazione, implementazione e configurazione e saranno condotti utilizzando strumenti per i quali L4MS offrirà licenze gratuite e una guida completa.

Le proposte dovrebbero riguardare l’implementazione di piccole soluzioni di automazione logistica che affrontino gli ostacoli incontrati dalle PMI manifatturiere quali, ad esempio:
• Soluzioni logistiche completamente automatizzate end-to-end;
• Soluzioni logistiche automatizzate ibride (collaborazione uomo-robot);
• Soluzioni logistiche automatizzate altamente configurabili;
• Soluzioni logistiche multi-vendor.

Per ciascun esperimento applicativo è disponibile un budget fino a 250.000 euro.

La deadline per presentare proposte di partecipazione agli esperimenti applicativi è il 30 novembre 2018.
Per ulteriori informazioni e presentare domanda di partecipazione, visitare la pagina disponibile qui.

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Horizon Europe sarà il programma di ricerca e innovazione più ambizioso di sempre

Presentato a luglio da Carlos Moedas, il Commissario per la Ricerca, la Scienza e l’Innovazione nella cornice dell’Esof, il piano Horizon Europe è il programma che seguirà Horizon 2020. Con una dotazione finanziaria pari a 100 miliardi nel periodo 2021-2027. Si rivolge sia al settore pubblico che a quello privato e mette a disposizione di vari soggetti risorse per finanziare ricerca e innovazione.

L’obiettivo del programma è consolidare i risultati raggiunti da Horizon 2020 con nuove risorse, sostenere la scienza e la tecnologia in Europa attraverso investimenti in ricerca d’avanguardia e personale altamente specializzato, affrontare le sfide globali che incidono sulla qualità della vita, incoraggiare la competitività industriale dell’Europa, sostenendo l’innovazione e il mercato. 

Il programma si rivolge a soggetti diversi, come università, enti di ricerca, imprese di tutte le dimensioni, amministrazioni pubbliche e soggetti non profit con un nuovo approccio basato sulle mission. Le mission sono una delle novità del nuovo piano: rappresenteranno un framework fondamentale che faciliterà la valutazione del valore degli investimenti in ricerca e innovazione, massimizzando l’impatto degli investimenti e rendendo più chiari obiettivi e impatto attesi. I target saranno chiaramente misurabili per monitorare da vicino le misure in ricerca e innovazione.

La struttura del programma sarà organizzata su diversi pilastri. Il Pilastro 1 sarà basato sull’open science, il Pilastro 2 sarà Global Challenges and Industrial, un pilastro focalizzato sulla competitività e i cluster per svilupparla, il Pilastro 3 sarà invece focalizzato sull’Open innovation. Oltre a questa novità, il programma istituirà un Consiglio europeo dell’innovazione (CEI) come referente unico in grado di aiutare le tecnologie a potenziale più alto sul mercato, aiutando le startup e le imprese più innovative a sviluppare le loro idee.

L’approccio alla scienza e all’innovazione sarà aperto: le pubblicazioni e i dati saranno disponibili a tutti coloro che desidereranno accedervi. Infine, sarà incentivata la collaborazione con altri programmi dell’Unione Europea e con diversi soggetti interessati a ricerca e innovazione. 

Così come Horizon 2020, Horizon Europe sarà un’opportunità per le imprese che investono in ricerca e innovazione.

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Nell’ambito dello European Innovation Council, la Commissione europea sosterrà 14 progetti per accelerare l’immissione sul mercato delle innovazioni sviluppate. Ciascun progetto riceverà circa 2 milioni di euro attraverso lo strumento “Fast Track to Innovation” ricompreso nello European Innovation Council e finanziato nell’ambito del programma europeo di Ricerca ed Innovazione Horizon 2020.

I 14 progetti coinvolgono 59 partner, tra cui piccole e medie imprese, partner industriali, università e organizzazioni senza scopo di lucro, provenienti da 18 paesi diversi. Grazie a questi finanziamenti e a un sostegno supplementare per l’accelerazione delle attività delle imprese, i progetti potranno portare avanti le loro attività di ricerca ed innovazione su prodotti e servizi da lanciare sul mercato.

Che cos’è lo strumento “Fast Track to Innovation”?

Lo strumento “Fast Track to Innovation” è una parte centrale dello European Innovation Council, che mira a supportare lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti, servizi, processi o modelli aziendali radicalmente innovativi che abbiano il potenziale di aprire nuovi mercati.

Lo strumento “Fast Track to Innovation” offre fino a 3 milioni di euro a consorzi composti da 3-5 partner, tra cui piccole e medie imprese (PMI), grandi imprese, centri di ricerca, università, organizzazioni di cluster, associazioni industriali, incubatori di imprese, investitori e settore pubblico.  Lo strumento si rivolge a tecnologie, concetti e modelli commerciali innovativi relativamente maturi e vicini al mercato.

Oltre al supporto finanziario, i partecipanti hanno accesso a servizi gratuiti di business coaching e di accelerazione.

Quali progetti sono stati selezionati?

All’ultima deadline del 31 maggio 2018 la Commissione europea aveva ricevuto 2016 proposte. Tra i progetti selezionati per il finanziamento figurano una tecnologia di riciclaggio per introdurre nelle linee di produzione gomma proveniente da pneumatici “a fine vita” come sostituto della gomma vergine, un sistema per il trattamento della fibrillazione atriale persistente, uno strumento di intelligenza artificiale che migliora la qualità video e diminuisce il volume di dati e traffico legati allo streaming video e una pompa di calore stirling per uso industriale ad alte temperature.

Quali sono le prossime deadline?

Le prossime deadline per la presentazione di proposte progettuali da finanziare attraverso lo strumento “Fast Track to Innovation” sono il 23 ottobre 2018 e il 21 Febbraio 2019.

 

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Che cos’è il programma WORTH?

Attraverso il sostegno finanziario e l’accesso ad altre opportunità, il programma WORTH Partnership Project promuove collaborazioni transnazionali e intersettoriali per lo sviluppo di prodotti con un approccio innovativo basato sul design.

I partenariati possono riunire professionisti e creativi, piccole e medie imprese nel settore manifatturiero, start-up ed imprese specializzate in tecnologie avanzate. L’iniziativa è finanziata dal programma dell’UE per la competitività delle piccole e medie imprese (COSME).

A quali settori è rivolto il programma WORTH?

L’invito a presentare proposte progettuali del programma WORTH è aperto alle piccole e medie imprese (PMI) e alle start-ups in settori industriali quali:
• Arredamento;
• Tessile;
• Calzature;
• Accessori;
• Oreficeria;
• Cuoio e pelle.

Che tipo di supporto riceveranno le start-up e le PMI selezionate?

I progetti selezionati riceveranno:
• 10.000 EUR di seed funding per il lancio del progetto (12.000 EUR per i progetti che richiedono tecnologie e/o materiali complessi o avanzati);
• sessioni di coaching individuali su: strategie di branding, sviluppo dei prodotti, posizionamento nel mercato e diritti di proprietà intellettuale;
• supporto nella partecipazione a due fiere ed esposizioni internazionali di settore;
• supporto per massimizzare opportunità di networking e collaborazioni intersettoriali.

Cosa sono i partnership projects?

I partnership projects del programma WORTH devono mirare a creare prodotti attraverso un approccio innovativo basato sul design.
Ciascun partenariato può riunire da due a tre soggetti con profili diversi:
• designer – liberi professionisti, studi di design e start-up;
• maker – artigiani e PMI produttrici;
• imprese tecnologiche – innovatori, laboratori tecnologici, fornitori di tecnologie e start-up.

Il programma WORTH prevede di creare e sostenere 150 partenariati in quattro anni.
Il primo invito a presentare proposte progettuali del porgramma WORTH si è concluso nel dicembre 2017 con 25 partenariati selezionati tra più di 100 candidature e progetti che coprono un’ampia gamma di settori industriali in 20 diversi paesi europei.

Come presentare domanda?

Informazioni più dettagliate su come presentare la propria candidatura, sui criteri di eleggibilità per i soggetti proponenti e per i partenariati da formare sono disponibili sul sito web del programma WORTH, dove è stato pubblicato il secondo invito a presentare proposte. La deadline per la presentazione delle candidature è il 24 ottobre 2018.

WORTH Community

La WORTH Community conta 650 membri internazionali provenienti da diverse tipologie di industrie creative. Tutti i membri sono registrati sulla piattaforma WORTH e sono aperti a nuove collaborazioni. Registrandosi alla WORTH Community è possibile cercare un partner con il quale presentare una proposta progettuale.

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Prende avvio SpaceUp: la piattaforma di lancio per le start-up innovative nel settore spazio

Il 14 e 15 Giugno si è tenuto in Germania, presso il cluster Aviaspace Bremen, il kick-off meeting che ha dato ufficialmente inizio alle attività di SpaceUp, progetto vincitore di finanziamento per la call COMPET-7-2017 pubblicata nel contesto del programma UE di Ricerca e Innovazione Horizon 2020. I dieci partner coinvolti si sono riuniti per discutere e concordare i prossimi passaggi operativi per l’implementazione delle attività previste.

Qual è l’obiettivo di SpaceUp?

L’obiettivo del progetto sarà quello di intercettare start-up innovative nel settore spazio, individuandone 60 tra quelle a più alto potenziale di innovazione e di successo.

Le 60 imprese selezionate saranno quindi supportate e accompagnate lungo il percorso che conduce dallo sviluppo di un’idea di business fino al suo lancio sul mercato, favorendone il posizionamento come leader del settore a livello internazionale.

Attraverso le attività di SpaceUp e il supporto alle start-up coinvolte, si vuole contribuire a:
• consolidare il settore spazio in Europa;
• aumentare l’utilizzo dei dati disponibili attraverso i sistemi di osservazione della terra a livello europeo (EGNOS, GALILEO, COPERNICUS);
• incentivare l’adozione di soluzioni del settore spazio in altri settori e viceversa.

Quali sono le attività?

Dopo una prima fase di scouting, le start-up preselezionate saranno invitate a fare domanda sul sito ufficiale del progetto per prendere parte alle attività e saranno esaminate da un comitato di esperti.

Il comitato offrirà una valutazione su diverse dimensioni del potenziale delle start-ups preselezionate, quali il modello di business proposto, l’accesso ad opportunità di finanziamento pubblico, l’interesse degli investitori privati, la capacità di trasferimento tecnologico da e verso altri settori e il potenziale di accesso al mercato.

Le start-up selezionate dal comitato avranno accesso ad un primo pacchetto di servizi altamente personalizzati forniti dai partner del progetto e basati su un’analisi approfondita dei relativi bisogni, che fornirà loro consulenza, conoscenze ed expertise con un alto valore aggiunto su aspetti quali risorse umane, definizione del business model, tutela della proprietà intellettuale, opportunità di accesso ai finanziamenti pubblici e privati, strategie di diversificazione e di inserimento in altri settori industriali.

A conclusione di questo processo, le start-up selezionate prenderanno parte alle Space Academies, sei eventi che avranno luogo in diverse sedi all’interno di ecosistemi ad alta intensità di attività, progetti ed imprese del settore spazio.

Le Space Academies offriranno agli start-upper selezionati una ulteriore occasione di formazione, approfondimento, supporto, matchmaking, networking e incontro di investitori e business partner.

Chi sono i partner coinvolti?

Le imprese selezionate per l’accesso alle attività di SpaceUp potranno contare su un’ampia offerta di servizi, conoscenze ed esperienza messi a disposizione dai dieci partner che compongono il consorzio.
Sotto il coordinamento del cluster Aviaspace di Brema, sono otto i partner che si affiancheranno ad IBS Consulting nelle attività del progetto: la European Trade Association for Business Angels, Seed Funds and Early Stage Market Players (EBAN), il Fraunhofer Institute for Production Systems and Design Technology (Fraunhofer IPK), l’International Association of Science Parks and Areas of Innovation (IASP), Gi Group, lo European Panel of Space SME Associations (SME4SPACE), la piattaforma di crowdfunding 200Crowd, il Consorzio di Ricerca Hypatia e Lazio Innova.

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L’accesso ai finanziamenti attraverso i mercati capitali

La Commissione europea ha proposto nuove norme per l’accesso delle piccole e medie imprese ai finanziamenti tramite i mercati pubblici. L’iniziativa si inserisce nel quadro dell’Unione dei mercati dei capitali dell’UE (UMC) e mira a favorire la crescita delle imprese europee, aiutandole ad accedere più facilmente e a costi più contenuti ai finanziamenti attraverso i mercati capitali in tutte le fasi del loro sviluppo.

Il contesto delle nuove misure

Le società quotate in un mercato di crescita per le PMI devono rispettare una serie di norme dell’UE (ad esempio il regolamento sugli abusi di mercato) che si applicano a tutti gli emittenti di titoli, a prescindere dalle loro dimensioni. Di conseguenza i mercati pubblici per le PMI faticano ad attrarre nuovi emittenti.

Con la proposta odierna la Commissione mira a creare un quadro normativo più proporzionato, snellendo le procedure burocratiche per le piccole e medie imprese che vogliono essere quotate ed emettere titoli sui mercati di crescita e tutelando nel contempo gli investitori e l’integrità del mercato.

La proposta è frutto di un intenso lavoro preparatorio, preceduto da una consultazione pubblica sul quadro normativo dell’UE per i servizi finanziari.

Le principali proposte di modifica della normativa sulla quotazione delle PMI

La proposta presentata dalla Commissione mira a:
• Riadattare gli obblighi attuali che impongono di tenere registri di tutti coloro che hanno accesso a informazioni in grado di influire sul prezzo dei titoli, in modo da ridurre gli oneri amministrativi che gravano sulle PMI, permettendo comunque alle autorità competenti di indagare in caso di abuso di informazioni privilegiate;
• Consentire agli emittenti quotati da almeno tre anni sui mercati di crescita per le PMI di redigere un prospetto semplificato se desiderano passare a un mercato regolamentato;
• Semplificare la registrazione delle sedi di negoziazione specializzate nell’emissione di obbligazioni come mercati di crescita per le PMI;
• Definire un complesso di norme in materia di contratti di liquidità comune ai mercati di crescita per le PMI in tutti gli Stati membri, che si applicherebbe parallelamente alle norme nazionali.

Gli obiettivi della proposta della Commissione europea

Il testo della Commissione europea è la prima di una serie di misure, il cosiddetto “pacchetto per la quotazione delle PMI”, intese a favorire il rilancio delle offerte pubbliche iniziali (IPO) presentate dalle PMI e a consentire alle società quotate sui mercati pubblici di attirare una più ampia gamma di investitori.
Una maggiore liquidità del mercato faciliterà la negoziazione delle azioni delle PMI grazie a un numero più consistente di acquirenti e venditori, agevolando così l’accesso delle imprese al finanziamento.
Al tempo stesso, per chi investe nelle PMI sarà più semplice convertire gli investimenti in liquidità.

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