Lo scorso 10 maggio 2019 sul BURL regionale è stato pubblicato il bando Regionale Nuovo Intraprendo Linea 1.

La misura intende favorire la nascita e accompagnare le imprese nelle diverse fasi di avvio e sviluppo, in continuità con le iniziative a sostegno delle imprese di nuova costituzione e già avviate a valere sul POR FESR 201-2020 quali la linea “Intraprendo

L’ente gestore di tale Bando è Finlombarda che permetterà e valuterà l’accesso al bando a tute le aziende che rispettano i seguenti requisiti:

Soggetti Beneficiari

Misura A

  • MPMI, iscritte al Registro delle Imprese ed attive da massimo 2 anni con sede legale/ operativa attiva in Lombardia.
  • Liberi professionisti e studi associati attivi da massimo 2 anni con sede legale/ operativa attiva in Lombardia.

Misura B

  • MPMI, iscritte al Registro delle Imprese ed attive da più di 2 anni e fino a 4 anni con sede legale/ operativa attiva in Lombardia.
  • Liberi professionisti e studi associati da più di 2 anni e fino a 4 anni con sede legale/ operativa attiva in Lombardia.

Dal bando sono escluse le aziende e i liberi professionistii con codice Ateco primario sez.I –alloggio –classe 5S

regione lombardia bando intraprendo

Interventi ammissibili

Misura A

Progetti di sviluppo per la realizzazione dei primi investimenti necessari all’avvio dell’impresa/attività professionale e alle fase di prima operatività.

Misura B

Progetti di sviluppo per la realizzazione degli investimenti necessari a consolidare ed espandere le attivtà di impresa/professionale

Spese ammissibili

Misura A

  • Acquisto di nuovi impianti, attrezzature, materiali, macchinari, hardware e software nuovi (no leasing);
  • Spese per adeguamento impianti e ristrutturazione, escluse spese tecniche e di progettazione.
  • Spese di locazione e noleggio attrezzature Personale fino al 20% degli altri costi.
  • Acquisto licenze software e servizi software compreso sito web (no vendita on line)
  • Consulenza fino al 2% della spese totaliSpese generali fino al 7% degli altri costi

Misura B

  • Acquisto di sede produttive, logistiche, commerciali in Regione.
  • Acquisto di brevetti, licenze d’uso e servizi sopftware di tipo cloud e saas e simili.
  • Spese per certificazione di qualità, deposito marchi e brevetti.
  • Consulenze non relativa all’ordinaria amministrazione fino al 2% della spese totale.
  • Spese generali fino al 20% degli altri costi.
  • Acquisto di impianti, attrezzature, materiali, hardware e software nuovi (no leasingSpese adeguamento impianti e ristrutturazione

Agevolazioni

Le agevolazioni che potranno interessare la Misura A sono di un Contributo a fondo perduto max 50.000 € (fino a 40% del totale investimento) con investimento minimo di 30.000 € , mentre invece per la Misura B è Contributo a fondo perduto max 75.000 €  (fino a 50% del totale investimento) con investimento minimo di 40.000 €

Procedura valutativa a sportello con modalità da comunicare con successivo decreto attuativo, ovviamente noi di IBS Consulting possiamo fornire maggiori informazioni e dettagli in merito a Nuovo Intraprendo Linea 1.

Entra in contatto con i nostri uffici per fissare un incontro e scoprire le agevolazioni che possono aiutare e valorizzare la tua azienda.

Obiettivo

Il Bando Isi 2018, promosso dall’INAIL ha come obiettivo:

  • La realizzazione di interventi volti a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul luogo di lavoro.
  • Abbattere le emissioni inquinanti grazie a nuovi macchinari, ridurre il livello di rumorosità e di rischio infortunistico o quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali delle microimprese e piccole imprese nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli

Finanziamenti

Sono previsti quasi 370 milioni di euro in finanziamenti, suddivisi in 5 Assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari.

I finanziamenti sono a fondo perduto e sono assegnati fino a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine di ricezione delle domande.

Asse 1

I soggetti beneficiari dei finanziamenti per i progetti di investimento e per i progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale sono le imprese, anche individuali, ubicate nel territorio nazionale e iscritte al registro delle imprese o all’albo delle imprese artigiane.

Non riguarda, invece, le micro e piccole imprese, anche individuali, che operano:

  • nel settore Tessile-Confezione-Articoli in pelle e calzature e Pesca
  • nella produzione agricola primaria di prodotti agricoli

Asse 2

I soggetti che sono destinatari dei finanziamenti per i progetti di riduzione del rischio da movimentazione manuale sono:

  • le imprese, anche individuali, iscritte al Registro delle Imprese o all’albo delle imprese artigiane, ubicate sul territorio nazionale e in possesso dei requisiti indicati dall’Avviso pubblico ISI 2018
  • gli Enti del terzo settore, con i requisiti indicati dall’Avviso pubblico ISI 2018

Sono escluse le micro e piccole imprese, anche individuali, operanti:

  • nella Pesca, Tessile-Confezione-Articoli in pelle e calzature
  • nel settore della produzione agricola primaria e dei prodotti agricoli.

Asse 3

I soggetti destinatari dei finanziamenti di bonifica da materiali contenenti amianto sono:

  • le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte al registro delle imprese o all’albo delle imprese artigiane, in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2018.

Sono escluse:

  • le micro e piccole imprese, comprese quelle individuali, operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli. 

Asse 4

Per progetti per micro e piccole imprese in alcuni settori di attività i soggetti destinatari devono essere: micro e piccole imprese, anche individuali iscritte alla Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura, con i requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2018, nei settori di Pesca, Tessile-Confezione-Articoli in pelle e calzature.

Asse 5

Per le micro e piccole imprese i soggetti beneficiari dei finanziamenti sono micro e piccole imprese nella produzione agricola primaria di prodotti agricoli, iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese o all’Albo delle società cooperative di lavoro agricolo, con i requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2018 e in possesso della qualifica di imprenditore agricolo (in base all’art. 2135 del c.c.) e titolari di partita IVA in quanto impresa individuale, società agricola, società cooperativa.

Le imprese destinatarie dell’Asse 5.2 devono avere al loro interno giovani agricoltori.

Per l’ammissibilità è necessario raggiungere un punteggio minimo di 120, determinato da:

  • Dimensione aziendale rapportata al fatturato
  • Posizione assicurativa territoriale
  • Eliminazione o riduzione dei principali rischi.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili sono:

  • spese necessarie alla realizzazione del progetto
  • spese accessorie o strumentali funzionali a realizzare il progetto
  • spese tecniche assimilabili

Il progetto è da realizzarsi entro 12 mesi dalla data di ricezione, da parte dell’INAIL, della comunicazione.

Agevolazioni

È concesso un finanziamento nella misura del 65% in conto capitale alle imprese destinatarie degli Assi 1, 2, 3.

Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale non è fissato il limite minimo di finanziamento.

Il finanziamento massimo erogabile è tra 5000 euro e 130 mila euro.

Non è fissato il limite per le imprese con un massimo di 50 dipendenti con progetti per l’adozione di modelli organizzativi e responsabilità sociale.

Per i progetti destinatari dell’Asse 4 è concesso un finanziamento in conto capitale del 65% sull’importo delle spese ammissibili.
Il massimo del finanziamento erogabile è 50.000 euro, il minimo è 2.000 euro.

Per i progetti beneficiari dell’Asse 5 è concesso un finanziamento in conto capitale del 40% per le imprese agricole e il 50% per i giovani agricoltori.

L’importo delle spese ammissibili deve essere compreso tra 1.000 e 60.000 euro.

Domanda

La domanda è compilabile dall’11 aprile 2019 fino alle 18:00 del 30 maggio 2019. I contributi oggetto del bando sono concessi attraverso una valutazione tramite sportello.

La Commissione europea ha aperto i bandi relativi al settore mobilità e trasporti all’interno del programma di finanziamento di Ricerca ed Innovazione Horizon 2020.

Le linee tematiche di finanziamento nel settore sono dieci e dispongono di una dotazione finanziaria di 162 milioni di euro.
I candidati dovranno presentare proposte progettuali attinenti a tre macro-aree: mobilità per la crescita, trasporto stradale automatizzato e veicoli verdi.

Quali sono i requisiti di partecipazione?

I requisiti per la presentazione di una proposta progettuale sono specificati nei documenti allegati a ciascun topic all’interno dei bandi. Informazioni più dettagliate sulle regole di finanziamento, quali l’elenco dei paesi che possono presentare domanda di finanziamento, i criteri standard di ammissibilità, le regole di presentazione, le diverse topologie di progetti e le relative percentuali di finanziamento e cofinanziamento sono disponibili consultando gli allegati generali del Work Programme 2018-2020 del programma Horizon 2020.

Come saranno valutate le proposte progettuali?

La procedura di valutazione delle proposte progettuali presentate si svolgerà in un’unica fase e la decisione finale progetti che riceveranno un finanziamento sarà notificata al più tardi entro la fine di settembre 2019.

Le proposte presentate saranno valutate da un comitato di esperti esterni provenienti dalla banca dati di esperti indipendenti della Commissione europea. Le convenzioni di sovvenzione saranno firmate con i candidati selezionati al massimo entro otto mesi dopo la scadenza della deadline del bando.

Come presentare domanda?

I candidati dovranno presentare le proposte progettuali per via elettronica, seguendo il link del topic disponibile sul nuovo portale dell’Ue Funding & Tender opportunities.

Le linee guida per la presentazione di proposte progettuali e contenenti ulteriori informazioni sulla procedura di valutazione sono disponibili su questa pagina.

Per tutte le domande relative al programma Horizon 2020 e alla presentazione di proposte progettuali, è possibile contattare lo sportello online Research Enquiry Service. La deadline per presentare proposte progettuali è il 25 Aprile 2019.

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Il 5 Dicembre la Commissione europea ha pubblicato un bando per intensificare l’azione dell’UE nel promuovere una mobilità sicura, pulita e interconnessa.

Le risorse del bando, rese disponibili attraverso il meccanismo Connecting Europe Facility (CEF), contribuiranno alla priorità della Commissione di stimolare gli investimenti e creare posti di lavoro. Il bando offre possibilità di finanziamento per progetti nel settore dei trasporti che riguardino sezioni e collegamenti transfrontalieri, lo sviluppo di porti marittimi nell’ambito della rete globale transeuropea dei trasporti, nonché le azioni rivolte alla riduzione dell’inquinamento acustico e della rumorosità del trasporto merci su rotaia.

Il commissario UE per i trasporti Violeta Bulc ha dichiarato che l’obiettivo ultimo del bando pubblicato è di sostenere progetti nel settore dei trasporti ad alto valore aggiunto a livello europeo, contribuendo alla realizzazione dell’agenda dell’UE per l’occupazione e la crescita e rafforzando la coesione sociale, economica e territoriale dell’Unione.

Che cos’è Connectin Europe Facility?

Connecting Europe Facility è uno strumento di finanziamento chiave dell’UE per promuovere la crescita, l’occupazione e la competitività attraverso investimenti infrastrutturali mirati a livello europeo.

Connecting Europe Facility sostiene lo sviluppo di reti transeuropee ad alte prestazioni, sostenibili ed efficacemente interconnesse nei settori dei trasporti, dell’energia e dei servizi digitali. Gli investimenti del CEF mirano a colmare delle dorsali europee dell’energia, dei trasporti e del digitale.

Il CEF va a vantaggio dei cittadini di tutti gli Stati membri, in quanto rende gli spostamenti più facili e più sostenibili, migliora la sicurezza energetica dell’Europa consentendo al tempo stesso un uso più ampio delle energie rinnovabili e facilita l’interazione transfrontaliera tra pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini.

Quali investimenti nel settore dei trasporti?

Connecting Europe Facility per i trasporti mira a sostenere gli investimenti per la costruzione di nuove infrastrutture o per il ripristino e l’ammodernamento di quelle esistenti.

CEF per i trasporti si concentra quindi su progetti transfrontalieri volti ad eliminare le strozzature o a colmare i collegamenti mancanti in varie sezioni della rete centrale e della rete globale, nonché su priorità orizzontali come i sistemi di gestione del traffico, l’innovazione nell’uso delle infrastrutture, la riduzione dell’impatto ambientale, l’efficienza energetica e la sicurezza.

CEF contribuisce attivamente alla politica europea in materia di reti trans-europee dei trasporti (Trans-European Transport Network TEN-T), ovvero:
• completamento, entro il 2030, della rete centrale, strutturata attorno a nove corridoi multimodali;
• completamento, entro il 2050, della rete globale per l’accessibilità a tutte le regioni europee.
Dal 2014, 689 progetti nel settore dei trasporti sono già stati supportati dal CEF con circa 23 miliardi di euro di finanziamenti UE.

Cosa finanzia il bando CEF per i trasporti?

Il bilancio indicativo dell’invito è di 100 milioni di euro, così ripartiti:
• 35 milioni di euro per i progetti in materia di riduzione della rumorosità del trasporto merci su rotaia;
• 65 milioni di euro per i progetti relativi alla implementazione della rete europea dei trasporti.

Le domande di finanziamento nell’ambito dell’invito devono essere presentate tra l’8 gennaio 2019 e il 24 aprile 2019.

Il 17 gennaio 2019 si terrà un Info Day online per fornire ulteriori informazioni sul bando ai potenziali soggetti proponenti.

Per ulteriori informazioni consultare la pagina del bando e l’infografica disponibile qui.

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Con decreto direttoriale del 20 novembre 2018, il Ministero dello sviluppo economico ha stabilito i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione per il Bando “Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita”.
Se il decreto del 27 settembre, di cui avevamo scritto qui, aveva stabilito termini e modalità per la presentazione delle proposte progettuali per la realizzazione di progetti sperimentali tra 5 e 40 milioni di euro, il decreto direttoriale del 20 novembre ha stabilito le regole per la procedura valutativa a sportello per i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, con un importo non inferiore agli 800 mila e non superiore ai 5 milioni ai euro.
Le domande potranno essere presentate dal 22 gennaio 2019 e dovranno prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali nell’ambito dei settori applicativi “Fabbrica intelligente” e “Agrifood”. 

Beneficiari della misura

Il Bando “Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita” si rivolge alle imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca. Per i soli progetti congiunti possono essere tra i soggetti beneficiari anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c.
Le agevolazioni possono essere concesse nella forma del contributo alla spesa e al finanziamento agevolato.

Agevolazioni concesse

Le agevolazioni sono concesse nella forma del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale pari al 20 % di costi e spese ammissibili, e nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili. 

Sono anche concesse nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili nella misura che segue: 

Per i costi e le spese relative alle attività di ricerca industriale:

  • 60 per cento per le imprese di piccola dimensione;
  • 50 per cento per le imprese di media dimensione;
  • 40 per cento per le imprese di grande dimensione;
  • 47 per cento per gli Organismi di ricerca;

Per i costi e le spese relative alle attività di sviluppo sperimentale:

  • 35 per cento per le imprese di piccola dimensione;
  • 25 per cento per le imprese di media dimensione;
  • 15 per cento per le imprese di grande dimensione;
  • 22 per cento per gli Organismi di ricerca. 

Contattaci per approfondire le opportunità del bando per la tua azienda:

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Ricerca e innovazione: Regione Lombardia lancia una Call da 70 milioni

Regione Lombardia ha stanziato 70 milioni di euro per la “Call Hub Ricerca e Innovazione”. L’obiettivo dell’intervento è il sostegno di progetti strategici di ricerca, sviluppo e innovazione in grado di potenziare gli “ecosistemi lombardi della ricerca e dell’innovazione quali hub territoriali della conoscenza, della ricerca e dell’innovazione a proiezione internazionale”.

La Call prosegue l’attuazione della Legge Regionale 29/2016 “Lombardia è ricerca e Innovazione”, il cui obiettivo di lungo termine è il sostegno delle forme di open innovation e la massimizzazione delle opportunità di crescita delle imprese attraverso il confronto collaborativo con risorse esterne, startup, centri di ricerca, università, amministrazioni pubbliche. All’interno di questo contesto, la misura interviene a sostegno dello sviluppo di fattori abilitanti per rafforzare la capacità innovativa del territorio, le infrastrutture della ricerca e innovazione, e favorire la maturazione tecnologica e il trasferimento tecnologico e delle conoscenze.

La struttura della call richiama quella che ha visto il successo degli Accordi per la Ricerca. L’obiettivo è infatti lo stesso: promuovere sinergie lungo tutta la filiera, pubblica e privata, e indurre effetti positivi su tutto il mondo produttivo.

Come riporta Innovation Post, infatti, Fabrizio Sala, vice presidente e assessore, ha commentato:

“È un bando innovativo che aprirà a gennaio e si chiuderà a fine marzo, poi andrà in negoziazione e il termine massimo per l’avvio dei progetti è a 30 mesi. Premiamo le eccellenze, le idee che abbiamo nelle università, nei Centri di ricerca e nelle aziende in linea con la nostra impostazione che vede in primo piano il trasferimento tecnologico”

Soggetti ammissibili

Possono accedere alla Call Partnernariati formalizzati attraverso uno specifico Accordo di collaborazione e composti da minimo 3 e massimo 8 soggetti, autonomi tra loro, di cui almeno una PMI e un organismo di ricerca/università.

Interventi ammissibili

Per essere ammissibili alla Call i progetti dovranno afferire ad una delle 7 aree di Specializzazione della S3 (AdS) o nel driver trasversale di sviluppo: smart cities and communities. E cioè le seguenti: Aerospazio, Agroalimentare, Eco-industria. Industrie creative e culturali, Industria della Salute, Manifatturiero Avanzato, Mobilità sostenibile.

Spese Ammissibili

Sono ammissibili le spese previste dall’art. 25 del Reg. (UE) 651/2014. E cioè le seguenti: Spese di personale, Costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto; Costi relativi agli immobili nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto, con un massimale del 15% del costo complessivo del progetto; Costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto; Costi indiretti, massimo 15% delle spese di personale.

Fino a 5 milioni per ogni progetto

Ciascun partnerariato e, quindi, ciascun progetto potrà ricevere un’agevolazione fino a un massimo di 5 milioni di euro. Al contempo il vantaggio potrà avere un’intensità massima pari al 60% delle spese ammesse per le piccole imprese, al 50% per le Medie e al 40% per le Grandi Imprese e gli organismi di ricerca.

Qui la scheda sintetica della misura.

Contattaci per saperne di più e prepararti fin da ora alla presentazione del progetto

La Commissione europea propone il nuovo programma InvestEU

In vista del prossimo bilancio a lungo termine dell’UE, la Commissione ha proposto di istituire il programma InvestEU (attivo dal 2021 al 2027), che accorperà i finanziamenti dell’UE attualmente disponibili in un’unica struttura in grado di fornire prestiti e garanzie ai suoi beneficiari.

Attirando investimenti pubblici e privati, InvestEU potrebbe generare oltre 650 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi in tutta l’UE in un periodo di 7 anni.

Il programma ricalcherà il modello rappresentato dal piano di investimenti per l’Europa, il FEIS. Con InvestEU, la Commissione intende stimolare l’occupazione, gli investimenti e l’innovazione in Europa, incentivando la trasparenza e la crescita del settore privato.

In accordo con quanto dichiarato dal Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, grazie al piano di investimenti per l’Europa sono già stati mobilitati 290 miliardi di euro di investimenti e finanziate ben 635.000 piccole imprese. InvestEU mira inoltre a realizzare obiettivi quali la sostenibilità, l’eccellenza scientifica e l’inclusione sociale, dando agli Stati membri la possibilità di beneficiare dei fondi UE attraverso il fondo di garanzia.

Il Fondo InvestEU consisterà in un solo programma dotato di identità propria e requisiti coerenti, che verranno estesi a tutti i fruitori del sistema di finanziamento, inclusi gli intermediari finanziari. Infine, il carattere fortemente centralizzato del programma aiuterà a evitare le sovrapposizioni e agevolerà la cooperazione nello svolgimento delle attività di finanziamento e consulenza.

Tre strumenti faranno parte del programma InvestEU

1. Il Fondo InvestEU promuoverà gli investimenti sia pubblici che privati nell’UE per ovviare al calo di investimenti che ostacola la crescita in Europa. Il fondo permetterà di mobilitare investimenti pubblici e privati tramite una garanzia del bilancio dell’UE di 38 miliardi di euro, che sosterrà i progetti di investimento di partner finanziari quali la Banca europea per gli investimenti (BEI) e altri, accrescendone la capacità di rischio.

Il fondo consentirà anche di promuovere settori diversi in modo flessibile, ossia adattandosi alle diverse priorità politiche e condizioni di mercato.

InvestEU darà sostegno a quattro settori:

  • infrastrutture sostenibili;
  • ricerca, innovazione e digitalizzazione;
  • piccole e medie imprese;
  • investimenti sociali e competenze.

La BEI, in qualità di banca pubblica dell’UE, continuerà ad essere il partner finanziario principale della Commissione.

A essa potranno aggiungersi altre istituzioni finanziarie internazionali attive in Europa, quali la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), la Banca mondiale, la Banca del Consiglio d’Europa e le banche di promozione nazionali. In tal modo si potranno utilizzare al meglio le competenze locali, nazionali ed europee dei nostri partner finanziari.

Infine, il Fondo InvestEU aiuterà gli Stati membri nell’utilizzo dei fondi UE loro destinati, ad usufruire della garanzia dell’UE, rafforzando gli investimenti nazionali e regionali. Essi potranno aumentare la copertura della garanzia dell’UE convogliando fino al 5% dei fondi loro assegnati nel quadro della politica di coesione.

2. Il Polo di consulenza InvestEU integrerà i 13 diversi servizi di consulenza disponibili in un solo sportello di supporto e fornirà assistenza tecnica per favorire la preparazione, l’organizzazione e l’implementazione di progetti, prestando particolare attenzione allo sviluppo delle capacità.

Lo scopo è quello di stimolare la crescita del numero di beneficiari per nuovi segmenti di mercato, soprattutto nel caso in cui le dimensioni ridotte del singolo progetto facciano aumentare i costi di attuazione dello stesso.

Nelle sue attività di supporto tecnico, il polo di consulenza InvestEU prenderà in considerazione le specificità dei mercati negli Stati che usufruiscono del Fondo di coesione e aiuterà a creare un maggior numero di progetti. InvestEU si pone inoltre l’obiettivo di raggiungere un equilibrio geografico, recando vantaggio a tutti gli Stati membri senza distinzioni in termini di grandezza o sviluppo dei rispettivi mercati.

3. Il Portale dei progetti di investimento europei riunirà i più importanti investitori e promotori ed incentiverà lo sviluppo di progetti di investimento in tutta l’Unione Europea.

Il portale divulgherà una grande quantità di dati facilmente accessibili ed immediatamente utilizzabili, assicurando una forte visibilità ai progetti, e fornendo agli investitori nuove occasioni di investimento. A tale proposito, sarà istituito un comitato per consentire alla Commissione di rivolgersi ai propri partner finanziari e agli Stati membri nella fase iniziale di strutturazione dei progetti di investimento, di condividere dati e informazioni andando di pari passo con l’evoluzione dei mercati.

La Commissione dovrà accertare che i progetti proposti rispettino le norme dell’UE. Solo quelli che risultano conformi potranno passare alla fase successiva di verifica ed essere soggetti alla valutazione attenta di una squadra di progetto incaricata di assicurare il soddisfacimento dei criteri qualitativi e di due diligence.

Quali sono i requisiti di ammissibilità per i progetti?

Il regolamento finanziario stabilisce i requisiti di ammissibilità dei progetti: essi, innanzitutto, avranno bisogno dell’approvazione dell’UE; dovranno essere economicamente sostenibili e dovranno saper attrarre nuovi investitori, idealmente anche privati; dovranno inoltre fornire un supporto all’attuazione delle politiche dell’UE.

La Commissione auspica che un accordo sul bilancio complessivo a lungo termine dell’UE e sulle relative proposte settoriali sia raggiunto in tempi brevi al fine di garantire che i fondi dell’UE comincino subito a dare benefici. Un eventuale ritardo potrebbe provocare un ulteriore calo di investimenti pubblici e privati nell’UE ostacolando gli obiettivi di crescita, occupazione ed innovazione negli Stati membri.

Per maggiori informazioni sul programma InvestEU è possibile consultare il sito UE disponibile qui.

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Con Decreto del 27 settembre 2018, il Ministero dello Sviluppo Economico ha fissato al 27 novembre l’apertura x per il Bando “Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita” , un’agevolazione in favore dei progetti di ricerca e sviluppo promossi nell’ambito delle aree tecnologiche Fabbrica Intelligente, Agrifood e Scienza della vita, coerenti con la Strategia Nazionale di specializzazione intelligente, approvata dalla Commissione Europea nell’aprile del 2016. 

Qual è l’obiettivo del Bando?

L’obiettivo del Bando è sostenere la valorizzazione economica dell’innovazione e lo sviluppo di collaborazione tra imprese, centri e organismi di ricerca in tre diversi ambiti di specializzazione: Fabbrica intelligente, con soluzioni legate al management di sistemi produttivi più recenti, Scienze dalla Vita, per aziende in ambito eHealth e biotecnologico, e Agrifood, per soluzioni legate alle tecnologie alimentari, al packaging e alla riduzione degli scarti.

Come funziona e a chi è rivolto il Bando?

L’agevolazione sarà erogata secondo due diverse procedure valutative, una a sportello e una negoziale. Alla procedura valutativa a sportello saranno ammessi progetti con costi compresi tra 800mila e 5 milioni di euro, mentre a progetti con costi superiori, e fino a un massimo di 40 milioni, sarà riservata la procedura valutativa negoziale.

Complessivamente al bando sono assegnate 562 milioni, ripartite per territorio, settore applicativo e procedura. Possono presentare richiesta centri di ricerca e imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, artigiane, agroindustriali e servizi all’industria. Le agevolazioni, concesse nella forma del contributo alla spesa e del finanziamento agevolato, possono essere richiesta a partire dal 27 settembre 2018. 

Contattaci e ti guideremo nella presentazione della domanda:

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Che cos’è L4MS?

Il programma Logistics for Manufacturing SMEs (L4MS) ha lanciato il suo primo invito a presentare proposte per la realizzazione di esperimenti applicativi (AEs) di automatizzazione logistica nelle PMI e mid-cap manifatturiere.

L4MS è un progetto lanciato nel contesto del partenariato pubblico-privato per le Fabbriche del Futuro (EFFRA). Il progetto si propone di avviare un programma di accelerazione per le PMI e le mid-cap manifatturiere europee per supportarle nell’automatizzare i processi logistici interni agli impianti produttivi.

Il programma offre uno sportello unico per ottenere tutti i servizi tecnici e non tecnici di cui le imprese hanno bisogno. L’obiettivo del programma è quello di individuare soluzioni economiche ed efficaci di automatizzazione della logistica interna, che siano alla portata delle PMI e delle mid-cap. L4MS mira quindi a sbloccare il potenziale di innovazione dell’industria manifatturiera europea affrontando le sfide logistiche intra-fabbrica e fornendo un ecosistema integrato e paneuropeo per affrontare queste sfide.

Quali strumenti mette a disposizione L4MS?

L4MS mette a disposizione una virtualizzazione completa dell’automazione logistica attraverso l’uso della piattaforma Open Platform for Innovations in Logistics (OPIL) in combinazione con un simulatore di fabbrica 3D al fine di consentire l’implementazione economica di soluzioni logistiche eccezionalmente piccole e flessibili che non richiedono cambiamenti infrastrutturali, nessun fermo macchina e nessuna esperienza interna, rendendo quindi gli investimenti nell’automazione logistica interessanti e accessibili per le PMI manifatturiere.

Quale supporto attraverso il bando pubblicato?

L’invito aperto pubblicato mira a convalidare la rapida ed economica implementazione di robot mobili nelle PMI e mid-cap del settore manifatturiero.
Gli esperimenti applicativi dimostreranno il valore della soluzione nel ridurre i tempi e i costi di installazione, implementazione e configurazione e saranno condotti utilizzando strumenti per i quali L4MS offrirà licenze gratuite e una guida completa.

Le proposte dovrebbero riguardare l’implementazione di piccole soluzioni di automazione logistica che affrontino gli ostacoli incontrati dalle PMI manifatturiere quali, ad esempio:
• Soluzioni logistiche completamente automatizzate end-to-end;
• Soluzioni logistiche automatizzate ibride (collaborazione uomo-robot);
• Soluzioni logistiche automatizzate altamente configurabili;
• Soluzioni logistiche multi-vendor.

Per ciascun esperimento applicativo è disponibile un budget fino a 250.000 euro.

La deadline per presentare proposte di partecipazione agli esperimenti applicativi è il 30 novembre 2018.
Per ulteriori informazioni e presentare domanda di partecipazione, visitare la pagina disponibile qui.

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Bando Al Via: cos’è?

Dopo che i fondi stanziati in precedenza si erano esauriti il 25 maggio 2018, Regione Lombardia ha rifinanziato il Fondo di Garanzia con altri 10 milioni di euro, che garantiscono ulteriori 42 milioni di euro di finanziamenti messi a disposizione da Finlombarda e da Banche convenzionate.

Il Bando Al Via è un’iniziativa che sostiene nuovi investimenti da parte delle PMI, per rilanciare il sistema produttivo e facilitare l’uscita dalla crisi socio-economica, grazie a un finanziamento a medio lungo termine, e una garanzia a valere su un Fondo di Garanzia dedicato e un contributo a fondo perduto in conto capitale.  

Il Bando si compone di due linee, la Linea Sviluppo Aziendale e la Linea Rilancio Aree Produttive.

Linea di Sviluppo Aziendale

La Linea di Sviluppo Aziendale finanzia piani di sviluppi aziendale, dedicati all’ammodernamento e all’ampliamento produttivo. Questa linea si rivolge alle PMI lombarde già costituite e iscritte al Registro delle imprese da almeno 24 mesi alla data di presentazione della domanda, nei settori manifatturiero, costruzioni, trasporti e servizi alle imprese e di imprese agromeccaniche.

Il regime di aiuto potrà essere concesso all’interno del Regolamento de minimis
all’interno del Regolamento di esenzione. L’intervento finanziario si caratterizza come contributo a fondo perduto in conto capitale. 

Sono ammissibili alla Linea Sviluppo Aziendale i soli progetti realizzati nel territorio della Regione Lombardia, per le seguenti tipologie di spesa:

a) acquisto di macchinari, impianti specifici e attrezzature, arredi nuovi di fabbrica necessari per il conseguimento delle finalità produttive;

b) acquisto di sistemi gestionali integrati (software & hardware);

c) acquisizione di marchi, di brevetti e di licenze di produzione;

d) opere murarie, opere di bonifica, impiantistica e costi assimilati, anche finalizzati all’introduzione di criteri di ingegneria antisismica.

 

Linee Rilancio Aree Produttive

La linea Rilancio Aree Produttive finanzia investimenti per lo sviluppo aziendale basati su programma di ammodernamento e ampliamento produttivi legati ai piani di riqualificazione e riconversione territoriale delle aree produttive. 

La linea di investimento si rivolge alla stessa tipologia di PMI a cui si rivolge la Linea Sviluppo Aziendale, e può essere concesso sia nel rispetto del Regolamento de minimis che nel rispetto del Regolamento di esenzione.

Sono ammissibili alla Linea Aree Produttive le seguenti tipologie di spesa, sostenute successivamente alla data di presentazione della Domanda, funzionali alla realizzazione del progetto stesso:

a) acquisto di macchinari, impianti specifici e attrezzature, arredi nuovi di fabbrica necessari per il conseguimento delle finalità produttive;

b) acquisto di sistemi gestionali integrati (software & hardware);

c) acquisizione di marchi, di brevetti e di licenze di produzione;

d) opere murarie, opere di bonifica, impiantistica e costi assimilati, anche finalizzati all’introduzione di criteri di ingegneria antisismica;

e) acquisto di proprietà/diritto di superficie in relazione ad immobili destinati all’esercizio dell’impresa.

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