Liquidità pro covid: contributi a fondo perduto e tassi agevolati

Martedì 4 maggio / 16.30

Iscrizioni:

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Dal 3 giugno riaprono i finanziamenti per l’internazionalizzazione. Il webinar ha quindi l’obiettivo di presentare le principali misure messe a disposizione da SIMEST che vedono fornire contributi a fondo perduto fino al 50% degli investimenti.

L’EIC Accelerator è l’iniziativa europea più ambiziosa a supporto dell’innovazione dirompente. Le imprese innovative possono infatti richiedere fino a 17.500.000. L’obiettivo è supportare lo sviluppo ma soprattutto il raggiungimento sul mercato di nuovi prodotti, servizi e modelli di business ad alto rischio e alto potenziale, in grado di creare nuovi mercati o modificare profondamento quelli attuali.

L’acceleratore EIC è aperto alle innovazioni dirompenti in qualsiasi campo tecnologico o applicazione eccezione fatta per l’ambito militare.

L’acceleratore EIC supporta le ultime fasi dello sviluppo tecnologico così come anche la fase di scale up. La componente tecnologica del prodotto/servizio innovativo deve quindi essere stata testata e convalidata in un laboratorio o in un altro ambiente pertinente e avere quindi un livello di maturità tecnologica pari a TRL 5/6 o superiore.

Il supporto consiste in:

contributo a fondo perduto fino a € 2.5  milioni;

investimenti diretti nell’azionariato dell’impresa fino a € 15 milioni, gestiti dall’EIC Fund per la fase di scale up ed altri costi rilevant; Tali investimenti sono a discrezione del richiedente e comunque non possono superare il 25% dell’azionariato;

servizi di coaching, mentoring, accesso alla rete EIC di investitori e aziende;

Il processo di presentazione delle proposte progettuali consiste nelle seguenti tre fasi propedeutiche:

1. presentazione di un concept note, un pitch deck e un video pitch;

2. proposta progettuale complete di 30 pagine;

3. colloquio face-to-face davanti ad una giuria di ivestitori, imprenditori ed esperti di business;

Il bando per l’EIC Accelerator 2021 è già stato pubblicato e le domande possono essere inviate per le prossime date di cut-off previste al 9 giugno e al 6 ottobre.

Per approfondire queste opportunità, non esitare a contattare IBS!

Siamo a vostra disposizione.

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Il luogo d’impiego non deve essere una struttura stabile dell’impresa italiana

Il credito di imposta vale per investimenti Industria 4.0 su macchinari utilizzati all’estero per svolgere servizi di manutenzione di tubature negli oleodotti dei propri clienti. 

Il caso:

Con la risposta 259/2021, l’agenzia delle Entrate ha esaminato l’interpello di una società che ha acquisito attrezzature robotizzate comandabili da remoto da utilizzare per realizzare o sostituire, presso gli oleodotti di propri clienti, il rivestimento interno delle tubazioni. 

Gli oleodotti dei clienti sono in gran parte localizzati all’estero e, conseguentemente, l’utilizzo delle attrezzature avviene per oltre il 50% oltrefrontiera.

L’istante chiede se spettino, nel caso in esame, i crediti di imposta di cui al comma 189 della legge 160/2019, agevolazione che, come il precedente iperammortamento, è limitata agli investimenti destinati a strutture produttive italiane.

La risposta:

L’Agenzia evidenzia che, dal punto di vista funzionale, i macchinari robotizzati posseduti dalla società sono destinati ad essere impiegati fuori dalla sede principale. Di conseguenza, non si verifica nel caso una ipotesi di delocalizzazione dei beni strumentali e spetterà dunque l’agevolazione 4.0, a condizione, però, che il luogo in cui di volta in volta è realizzato il servizio di manutenzione non si qualifichi, esso stesso, come una struttura produttiva propria della società.

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Il Governo ha approvato anche la richiesta di scostamento da 40 miliardi che, una volta autorizzata dal Parlamento, consentirà di mettere a punto in tempi brevi un nuovo decreto sostegni.

Aggiornati anche i numeri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che passerà complessivamente dai 208 miliardi previsti dalla legge di bilancio a 237 miliardi.

I 40 mld in dettaglio: 

Il Governo ha ipotizzato due distinti scenari per il PIL di quest’anno: Uno positivo, in cui il PIL recupererà il 4,1%, e uno meno roseo in cui la ripresa sarà solo del 2,7%.

Detto questo, il Governo si pone due obiettivi: Il primo obiettivo, di breve termine, è alleviare l’impatto degli effetti diretti e indiretti delle chiusure. Il secondo, è integrare “il forte stimolo al rilancio dell’economia fornito dal PNRR” con “ulteriori interventi che rafforzino la capacità di risposta dell’economia nella fase di ripresa”.

Diventa quindi necessario fornire alle imprese ulteriori sostegni in termini di accesso alla liquidità e capitalizzazione mentre “sul fronte dell’occupazione, sarà necessario assicurare che il mercato del lavoro funzioni più efficientemente e sostenere il ricollocamento dei lavoratori”.

I sostegni ai titolari di partite IVA e alle imprese impattate dalla crisi da Covid-19 rappresentano più di metà degli impegni previsti sul 2021. Saranno adottate inoltre misure per aiutare le imprese a coprire parte dei costi fissi, sia con sgravi di imposta che con la copertura della quota fissa delle bollette e di parte dei canoni di locazione tramite crediti di imposta.

Un’altra parte andrà a sostenere l’erogazione del credito alle piccole e medie imprese (PMI) con una proroga della scadenza del regime di garanzia dello Stato sui prestiti a fine anno. Anche la moratoria sui crediti alle PMI sarà estesa nel tempo.

Saranno reintrodotti rinvii ed esenzioni di imposta già attuati con precedenti provvedimenti nel corso del 2020. Sarà altresì innalzato il limite alle compensazioni di imposta.

Il Decreto-legge prorogherà le indennità a favore dei lavoratori stagionali e introdurrà nuove misure a favore dei giovani, ad esempio uno sgravio fiscale sull’accensione di nuovi mutui per l’acquisto della prima casa. 

Risorse aggiuntive saranno destinate agli enti territoriali affinché possano continuare le politiche di sostegno alle fasce più deboli, sostenere i trasporti locali e mantenere sgravi fiscali quali la sospensione dell’imposta di soggiorno.

Non c’è esplicita citazione nel DEF, una parte di questi 40 miliardi andrà a finanziare anche la parte “non 4.0” e “non digitale” del piano Transizione 4.0.

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È possibile richiedere i 130 milioni disponibili per progetti nel settore turistico da realizzare nelle aree interne e per il recupero di siti dismessi. 

Gli investitori possono presentare progetti anche per valorizzare il sistema di ricettività e ospitalità connesso alla trasformazione dei prodotti agricoli. 

La soglia minima è stata ridotta, passando da 20 a 7,5 milioni. I progetti possono essere presentati in aggregazione.

Per poterne beneficiare, i programmi di investimento devono essere realizzati nelle aree interne del paese o devono essere destinati al recupero e la riqualificazione di strutture dismesse. I programmi di sviluppo che prevedono investimenti per il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse dovranno evidenziare l’ultima attività esercitata nel sito interessato, la data di dismissione e l’identificazione dell’attuale proprietà. 

Per i programmi di sviluppo che prevedono più di un investimento, ogni progetto deve essere realizzato in una delle aree interne, che rappresentano circa il 60% del territorio nazionale.

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Il Comitato agevolazioni per l’amministrazione del Fondo 295/73 e del fondo 394/81, comunica la riapertura delle attività di ricezione da parte di SIMEST di nuove domande di finanziamento agevolato a valere sul Fondo 394/81 relativo cofinanziamento a fondo perduto a valere sulla quota di risorse del Fondo per la promozione integrata.

In particolare ha deliberato la riapertura, a decorrere dal 3 giugno 2021, delle attività di ricezione da parte di SIMEST di nuove domande di finanziamento agevolato a valere sul Fondo 394/81.

Il Fondo 394 è stato uno degli strumenti più importanti per la tenuta delle imprese davanti alla pandemia registrando lo scorso anno un successo senza precedenti.

Con i Finanziamenti per l’internazionalizzazione SIMEST le imprese possono coprire le spese per:

– Patrimonializzazione;

– Partecipare a Fiere Internazionali, Mostre e Missioni di Sistema;

– Inserimento Mercati Esteri;

– Temporary Export Manager;

– E-Commerce;

– Studi di Fattibilità;

– Programmi di Assistenza Tecnica.

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SACE Finlombarda firmano un protocollo di intesa per agevolare l’accesso delle imprese lombarde a soluzioni assicurativo-finanziarie a supporto della liquidità e degli investimenti e ridare slancio all’economia regionale in termini di competitività e crescita.

Tramite l’intesa sono messe a fattor comune le esperienze e i servizi delle due istituzioni con l’obiettivo di sostenere finanziariamente le imprese lombarde in diversi ambiti d’intervento funzionali al rilancio economico della Lombardia: green, M&A, rimpatrio produttivo, digitalizzazione, innovazione, Made in Italy e liquidità.  

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Mercoledì 14 aprile / 16.30

Iscrizioni: https://event.webinarjam.com/register/39/xqyqotmn

Il Decreto Liquidità e le moratorie hanno di fatto colmato i bisogni di finanza delle imprese. Le misure grandemente promosse dalle banche hanno determinato un eccesso di indebitamento che se non gestito e/o attentamente pianificato potrebbe determinare problemi di rimborso nel medio termine.

Da noi una proposta di metodo.

Oggi sul Giornale di Brescia parliamo di Sistemi di Allerta Interna. Vuoi verificare i sette indicatori della crisi? Inviaci la bozza di bilancio al 31.12.2020 e lo valuteremo secondo la normativa!

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