Missione 3 - Infrastrutture per una mobilità sostenibile

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Come funziona?

Il piano nazionale transizione 4.0, conosciuto anche con il nome Recovery Plan, è stato pensato in risposta alla crisi economica sopraggiunta con l’emergenza Covid-19. 

L’Italia è stato uno dei Paesi più colpiti, anche a causa di una situazione già fragile nel pre-pandemia con una tasso di disoccupazione, soprattutto a livello giovanile e femminile, tra i più alti del vecchio continente. Fattori che hanno portato all’attuazione di misure importanti quali quelle degli incentivi 4.0 per un totale di 191,5 miliardi complessivi di cui 68,9 miliardi sono a fondo perduto.

Il piano transizione 4.0 si struttura secondo 3 pilastri base, ovvero digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale, i quali si declinano attraverso sei Missioni. La Missione 3 riguarda le Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile ed è stata pensata in un’ottica sia digitale sia ecologica, in modo da garantire interventi che portino a un miglioramento delle infrastrutture nel rispetto dell’ambiente. Opportunità importanti per diversi settori dell’economia, sia nel pubblico sia nel privato, soprattutto per quanto riguarda il mondo dei trasporti e dell’automotive. 

Per ottenere gli incentivi e il finanziamento più conveniente in un’ottica di miglioramento della produzione nel medio-lungo termine si rivela importante la consulenza di una società come IBS Consulting, specializzata da 25 anni in finanza comunitaria e finanza agevolata. Un modo per portarsi al passo con i tempi e approfittare delle nuove possibilità offerte dal piano transizione 4.0.

Verso una Mobilità Sostenibile

Gli incentivi industria 4.0 del piano nazionale di ripresa e resilienza vanno nell’ottica di ridurre le emissioni di CO2 e gas clima-alteranti, un numero importante dei quali è prodotto proprio dal settore dei trasporti e dall’industria ad esso connessa. L’obiettivo è quello di realizzare una mobilità che presenta un de-carbonizzazione e sistemi di nuova generazione in modo da ridurre le emissioni di gas inquinanti del 55% entro il 2030. Gli interventi previsti sono:

  • Completamento dei corridoi TEN-T per quanto riguarda la rete ferroviaria e realizzazione di sistemi ad alta velocità per il trasporto di passeggeri e merci.
  • Miglioramento della rete stradale e autostradale, ponti, viadotti e portualità, la vera spina dorsale per i collegamenti interni nello Stivale.
  • Sviluppo di una logistica integrata.
  • Implemento di una mobilità sia pubblica sia privata in un’ottica di sostenibilità.

Gli incentivi 3.0 2021 interessano in maniera importante i progetti più innovativi e quindi pensati in un’ottica green e di digitalizzazione dei processi aziendali. Risultano agevolate le aziende che presentano un’attenzione in più rispetto a tali fattori attraverso il credito d imposta r&s anche nel per quanto riguarda il settore dei trasporti e automotive. 

Il piano nazionale transizione 4.0 è volto, quindi, a far investire le aziende nazionali per implementare l’occupazione e l’innovazione secondo un miglioramento della situazione economica e dell’attenuazione delle disparità sociali. Il settore dei trasporti è cruciale anche in tal senso dal momento che è uno di quelli dove il divario tra Nord e Sud del Paese è maggiormente evidente e necessita maggiormente di essere colmato. Investire oggi significa ottenere un ritorno, economico e non solo, in un domani che è vicino. A patto di avere gli strumenti per poter avere il credito adesso con il piano di transizione 4.0. Una società esperta in finanza agevolata e comunitaria come IBS Consulting si rivela il partner ideale.

M3C1 – INVESTIMENTI SULLA RETE FERROVIARIA

1. Investimenti sulla rete ferroviaria

2. Sicurezza stradale 4.0

M3C2 – INTERMODALITÀ E LOGISTICA INTEGRATA

1. Sviluppo del sistema portuale

2. Intermodalità e logistica integrata