Una nuova fascia, introdotta dal Decreto Sostegni ter, per investimenti in beni strumentali 4.0 di importo compreso fra 10 e 50 milioni di euro inclusi nel PNRR e diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica, che va ad affiancare la fascia 10-20 milioni per tutti i beni 4.0 già prevista dalla legge di bilancio 2022.
Con riferimento al Credito beni strumentali 4.0, l’art. 10 del DL 27 gennaio 2022 n. 4 (c.d. decreto “Sostegni-ter”) prevede l’incremento del tetto massimo degli investimenti agevolabili a 50 milioni di euro, ma soltanto per determinati investimenti aventi obiettivi di transizione ecologica.
Ai sensi del citato comma 1057-bis, alle imprese che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi, in un periodo temporale compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2025 il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
- 20% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 10% del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- 5% del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
“Per la quota superiore a 10 milioni di euro degli investimenti inclusi nel PNRR, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e con il Ministro dell’economia e delle finanze, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 5 per cento del costo fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro”.
In altri termini, il credito d’imposta è considerato, soltanto per determinati investimenti, nella misura del 5% del costo per la quota superiore a 10 milioni di tali investimenti ma fino al nuovo limite massimo di 50 milioni di euro.
Gli investimenti ammessi sono quelli “inclusi nel PNRR, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica”.
Per riassumere, il credito d’imposta, nella misura del 5%, sarà riconosciuto:
• per la generalità degli investimenti in beni materiali “4.0”, per la quota superiore a 10 milioni e fino al limite massimo di 20 milioni;
• per gli “investimenti inclusi nel PNRR” con “obiettivi di transizione ecologica” individuati con apposito DM, per la quota superiore a 10 milioni e fino al limite massimo “superiore” di 50 milioni di euro.