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Partiti gli aiuti alle filiere

Via alle domande: sui contratti di sviluppo in tutto 3,1 miliardi, di cui 1,7 previsti dal Pnrr per moda-arredo-design, automotive, chimica, metalli, agroindustria, microelettronica, eolico, fotovoltaico, batterie

Due decreti pronti, della Direzione incentivi del Ministero dello Sviluppo economico che aprono i termini per la presentazione delle domande da parte delle imprese.

Il primo rende operativo l’investimento 5.2 del Pnrr, “Competitività e resilienza delle filiere produttive”, da 750 milioni e il bando dedicato al’investimento 5.1 “Rinnovabili e batterie” da 1 miliardo.

Le domande non ammesse in un primo momento tuttavia, potranno rientrare nella graduatoria ordinaria dei contratti di sviluppo che sono stati rifinanziati dalla legge di bilancio per 1 miliardo e 370 milioni dal 2022 al 2026. Di qui il plafond complessivo da circa 3,1 miliardi.
 
I settori e le condizioni

I contratti di sviluppo sono la misura principe della della strategia politica e industriale, sono operativi dal 2011 e offrono un mix tra finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.
1. Il decreto con risorse Pnrr da 750 milioni individua sei filiere strategiche: automotive, design, moda e arredo, microelettronica e semiconduttori, metallo ed elettromeccanica (cui andrà almeno il 60% del plafond), chimica-farmaceutica e agroindustria.
2. L’altro provvedimento punta su fotovoltaico (400 milioni), eolico (100) e batterie (500).
 

Per entrambi i bandi le istanze vanno presentate a Invitalia, che sarà anche tenuta a verificare che i progetti di investimento rispettino una serie di condizioni tra le quali il principio europeo Dnsh (do no significant harm, cioè non arrecare danni all’ambiente, pena la revoca delle agevolazioni); il divieto di cumulo, per gli stessi costi, con incentivi di altri programmi Ue; la coerenza dei progetti con i vincoli temporali del Pnrr e la tracciabilità dell’utilizzo delle risorse Ue; il rispetto della destinazione prioritaria di almeno il 40% delle risorse alle regioni del Sud e della componente digitale dei programmi. Le imprese proponenti devono anche impegnarsi, se è previsto un incremento occupazionale, all’assunzione prioritaria di lavoratori che percepiscono interventi di sostegno del reddito, che risultano disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo o che provengono da aziende del territorio oggetto dell’investimento che sono coinvolte in tavoli di crisi. Tra le condizioni, viene indicata anche la promozione del rispetto dei principi della parità di genere e della valorizzazione dei giovani

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Scheda per la RACCOLTA delle IDEE PROGETTUALI

Note di corretta compilazione:

Le informazioni di seguito richieste devono essere esposte per ogni singolo progetto. Nel caso di più progetti si prega di duplicare le “Schede di Progetto”.

Si precisa che il PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) ha come orizzonte temporale il periodo 2021-2026. Il progetto inseriti nelle schede dovranno dunque rientrare nel periodo di validità del PIANO.

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