SPACE-UP e IBS Consulting

IBS Consulting ha condotto il lavoro di stesura di una proposta progettuale per il bando SPACE-UP che vede coinvolti 10 partner provenienti da tutta Europa, per offrire servizi di supporto alla crescita delle start- up del settore aerospaziale attraverso COMPET 7, la call del programma di finanziamento comunitario Horizon 2020 “Technology Transfer and Business Generators”.

Il progetto

La proposta progettuale, che prende il nome di SPACE-UP (Assisting European SPACE Start-up in scaling UP), combina diverse aree di competenza complementari: il Cluster Aerospaziale di Brema (membro di Enterprise Europe Network), l’ESA-BIC del Lazio (centro di riferimento per l’Agenzia Spaziale Europea), la rete Europea dei Business Angels (EBAN), TIP Ventures (piattaforma di crowdfunders), l’Associazione Internazionale dei Parchi Tecnologici e Scientifici (IAPS), il celebre centro di Ricerca Nazionale Tedesco Fraunhofer, il leader europeo per le soluzioni relative alle risorse umane GI Group e altri.

Il ruolo di IBS

L’ufficio IBS, presente a  Bruxelles dal 2002, assicura un punto tecnico e operativo di contatto tra le imprese e le istituzioni dell’UE. Questa presenza facilita una rete di relazioni che mira a ottimizzare la promozione dei bandi europei. IBS fornirà 60 studi di fattibilità sull’accesso ai fondi europei alle Start-up selezionate dal consorzio.

Questo studio comprenderà le possibilità di finanziamento offerte da Horizon 2020 e altri programmi comunitari come COSME, dando una particolare attenzione alle opportunità strumento per le PMI. Lo studio di fattibilità conterrà anche un’analisi ad hoc per l’accesso al credito attraverso prestiti concessi dalla BEI o altre garanzie proposte dal FEI per garantire un’adeguata copertura finanziaria ai progetti di sviluppo industriale.

IBS Consulting è inoltre partecipata da Credit Data Research, società italiana del Gruppo Moody’s, con la quale collabora. Insieme operiamo modelli di analisi di merito di credito, determinando simulazioni predittive (Outlook del rating). È in questo contesto che intendiamo affiancare le dieci start up ulteriormente selezionate, raccolto prima il piano strategico, poi il piano industriale predisposto dai Partner, cosi da analizzare attentamente i flussi di cassa prospettici, determinando rischiosità attuale e futura, attraverso un modello di Rating certificato.

Tra i sostenitori dell’iniziativa SPACE-UP: Agenzia Spaziale Italiana, Agenzia Spaziale Tedesca, Agenzia Spaziale Polacca, OHB, Airbus DS, Airbus Safran Launchers, AES, DSI, University Bremen, Nereus, Regione Lazio, EEN, COSMOS 2020.

Curiosità

Componente femminile: 5 project manager sui 10 partner di progetto
Coordinatrice dal Cluster Aerospaziale di Brema è la Dr. Barbara Cembella.

Le project manager sono:

  • EBAN Candace Johnson
  • IASP Alicia Shelley
  • GI GROUP Alessia Minucciani
  • IBS Consulting Simona Palermo

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Scade il 14 luglio 2017 (e la seconda scadenza è prevista per il 30 novembre) il bando per la presentazione di progetti nell’ambito dei Trasporti Europei, che mette a disposizione 1 miliardo di fondi per:

Rimuovere le strozzature e realizzare i collegamenti mancanti, migliorare l’interoperabilità ferroviaria, e migliorare le sezioni transfrontaliere.

Garantire sistemi di trasporto sostenibili ed efficienti a lungo termine, al fine di preparare i territori interessati per i flussi di trasporto futuri attesi, oltre a consentire tutte le modalità di trasporto da de carbonizzati grazie alla transizione verso innovative  tecnologie di trasporto ad alta efficienza energetica e basse emissioni di carbonio e ottimizzando la sicurezza.

Ottimizzare l’integrazione e l’interconnessione dei modi di trasporto e migliorare l’interoperabilità dei servizi di trasporto, garantendo nel contempo l’accessibilità delle infrastrutture di trasporto.

Non è richiesto un partenariato internazionale.
Possono essere beneficiari del finanziamento sia pubblici che privati di qualsiasi dimensione.

Le attività finanziate

Le attività realizzate nell’ambito del progetto dovranno richiedere investimenti superiori ai 10 Milioni di Euro.

La quota di fondo perduto erogata dalla Commissione Europea varia dal 10% al 50% a seconda delle attività proposte.

È inoltre richiesto il reperimento di capitali privati aggiuntivi (Istituti Bancari, Cassa Depositi e Prestiti, BEI), attività che può essere sostenuta da IBS.

Costi ammissibili

1.Il costo delle apparecchiature e infrastrutture può essere considerato interamente ammissibile quando è trattato come spesa in conto capitale dal beneficiario.

2.Le spese relative agli studi ambientali sulla tutela dell’ambiente e sulla conformità al pertinente diritto dell’Unione

Le spese relative all’acquisto di terreni non sono un costo ammissibile.

I costi ammissibili includono l’imposta sul valore aggiunto (“IVA”) in conformità dell’articolo 126, paragrafo 3, lettera c), del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012.

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L’accesso alle garanzie offerte dal Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese (FGPMI) è più ricorrente nelle startup innovative localizzate nelle Regioni settentrionali, che mostrano una propensione più elevata della media nazionale: lo dice  la DG per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI Divisione VII – PMI, Startup innovative e Reti d’Impresa, del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il Fondo, che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie gratuite e dirette sui prestiti bancari a copertura dell’80% del credito erogato dalla banca alla startup (fino a un massimo di 2,5 milioni di euro), prevede che la garanzia sia concessa sulla base di criteri estremamente semplificati, con un’istruttoria che beneficia di un canale prioritario che evita al Medio Credito Centrale di dover operare due diligence ulteriori rispetto a quella già effettuata dalla banca.

Nella Sintesi dei Dati 2016, pubblicata dal Ministero dello Sviluppo Economico, emerge che le regioni Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia guidano la classifica delle regioni italiane che in maggior misura accedono a questo beneficio, seguono Valle d’Aosta, Veneto, Molise, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Le rimanenti Regioni, localizzate nell’Italia centrale e meridionale, mostrano un minore accesso allo strumento.

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Riapre il bando Smart&Start Italia destinato alle start up innovative italiane grazie ad un rifinanziamento di 95 milioni di euro da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.

Beneficiari

  • Startup innovative costituite da non più di 48 mesi, che sviluppano prodotti o servizi ad alto contenuto tecnologico, progetti nel campo dell’economia digitale,
    frutto della ricerca pubblica o privata, con valore della produzione fino a 5 milioni di euro.
  • Team di persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero o di nazionalità straniera.

Cosa finanzia

Progetti di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro.

Come finanzia

Finanziamento chirografario a tasso 0 fino al 70% delle spese ammissibili (80% se la stratup è costituita da giovani e/o donne
con un esperto in attività di ricerca all’estero)

Una quota a fondo perduto per le startup localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto.

Spese ammissibili

  • Per gli investimenti: impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche; componenti HW e SW; brevetti, licenze, knowhow; consulenze specialistiche tecnologiche;
  • Per la gestione: personale dipendente e collaboratori; licenze e diritti per titoli di proprietà industriale; servizi di accelerazione; canoni di leasing; interessi su finanziamenti esterni.

Modalità

Procedura valutativa a sportello in base all’ordine di presentazione delle domande.

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Smart&Start Italia

Riapre il bando Smart&Start Italia destinato alle start up innovative italiane grazie a un rifinanziamento di 95 milioni di euro da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.

La misura che sostiene la nascita e la crescita delle start up innovative ad alto contenuto tecnologico, attraverso un finanziamento chirografario a tasso 0 fino all’80% delle spese ammissibili per programmi di spesa compresi tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, prevede anche l’erogazione di servizi di tutoring tecnico-gestionale alle start up costituite da meno di 12 mesi.

Le domande di partecipazione potranno essere presentate in forma telematica  fino a esaurimento delle risorse e saranno valutate secondo l’ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni.

Dal 2015 lo sportello ha finanziato ben 268 start up operanti nei settori dell’economia digitale, del life science, dell’ambiente, dell’energia e delle nuove tecnologie.

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