L’impatto della trasformazione digitale, che è diffusa in tutti i settori e sta modificando le logiche di tutti i mercati, non sta naturalmente risparmiando nemmeno il settore bancario e non è un caso che Fintech sia una delle buzzword più frequenti del momento.

Tra start up innovative che spingono al massimo l’acceleratore sull’innovazione, big player del web con grandi capitali da investire in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e servizi, come si stanno muovendo le banche italiane?

Il report di Abi sulle banche italiane e il fintech

Un report realizzato da Abi, l’associazione Bancaria Italiana, dimostra che la maggioranza delle banche italiane crede nelle opportunità del fintech e si stia muovendo in una logica di partnership con aziende che operano in prima fila sull’innovazione.

Dal report emerge infatti che il 63,3% del campione di banche italiane analizzato ha attivato partnership con player dell’innovazione digitale per la realizzazione di nuovi servizi e prodotti. È l’evidenza più concreta che anche gli operatori tradizionali del settore bancario non stanno sottovalutando la sfida dell’innovazione e si stanno muovendo concretamente per coglierne le opportunità.

Ancora, la rilevazione di marzo mette in evidenza che più di 3 su 10 degli istituti hanno avviato altre strategie per sfruttare al meglio le possibilità della rivoluzione digitale e per non perdere le opportunità aperte dal fintech. In particolare, la ricerca dimostra che il 33,3% delle banche ha in corso attività di Ricerca e Sviluppo condivise con aziende Fintech, mentre il 26,7% partecipa a iniziative di Open Innovation, come Hackathon o Appathon. Ancora, più del 20% delle banche appartenenti al campione analizzato hanno interesse per joint ventures e investimenti nel capitale della aziende Fintech.

Una risposta ai grandi player del web

La logica che muove queste scelte strategiche è, si legge nella relazione, legata a “delineare una risposta rispetto ai grandi player del web nella certezza che l’innovazione per la banca non solo passa da centri di competenza interni ma anche dall’interazione con soggetti esterni quali fintech, nuclei di ricerca, clienti e fornitori”. La consapevolezza della necessità di orientare la e aprirsi alle opportunità dell’innovazione è diffusa anche tra gli operatori tradizionali del settore bancario, ma è fondamentale dare concretezza a questa consapevolezza.

È decisivo, infine, che le soluzioni proposte propongano l’innovazione in modo sinergico a quanto viene definito in Europa. 

Come si legge, infatti, nella relazione dell’Assemblea Abi 2018: 

Se non si sfruttano appieno le potenzialità del “fintech” si corre il rischio di perdere rapidamente terreno nei confronti dei nuovi operatori, spesso soggetti a minori oneri regolamentari, e dei giganti della tecnologia che si sono già affacciati sul mondo del credito e della finanza.

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