Nuovo strumento agevolativo annunciato dal Ministero dello Sviluppo Economico per sostenere progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale

Chi sono i beneficiari?

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione con le seguenti caratteristiche:

  • con almeno due bilanci approvati;
  • che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro e/o con Organismi di ricerca, fino a un numero massimo di cinque co-proponenti.

Che cosa finanzia?

Il Bando finanzia progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di una o più delle tecnologie identificate dal Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione 2014 – 2020 “Orizzonte 2020”, quali:

  • Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
  • Nanotecnologie
  • Materiali avanzati
  • Biotecnologie
  • Fabbricazione e trasformazione avanzate
  • Spazio
  • Tecnologie volte a realizzare i seguenti obiettivi della priorità “Sfide per la società” prevista dal Programma Orizzonte 2020

Quali sono le caratteristiche principali dei progetti?

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della proposta progettuale al Ministero dello sviluppo economico.

A quanto ammontano le agevolazioni?

Le agevolazioni consistono in:

  • un contributo diretto alla spesa per una percentuale minima pari al 20% dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili);
  • un finanziamento agevolato, nel caso in cui sia previsto dall’Accordo, nel limite del 20% dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili).

Attualmente il decreto è in corso di registrazione alla corte dei conti.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti.

Diminuiti dell’1,52% i prestiti concessi dalle banche alle imprese (dato rilevato a febbraio 2017): a determinarne il calo sono stati soprattutto i prestiti con scadenza fino ad un anno che, scesi del 4,49%, riportano una contrazione maggiore rispetto ai prestiti con scadenza oltre i cinque anni, scesi del 2,48%; in crescita del 6,32% i prestiti con scadenza fino a cinque anni.

Da segnalare, inoltre, l’ulteriore aumento delle sofferenze bancarie, cresciute tra febbraio 2016 e febbraio 2017 del 3,60%, determinato soprattutto dalle sofferenze legate alle imprese, cresciute del 4,51% e, in misura minore, a quelle legate ai presti alle famiglie, per le quali si registra invece un + 0,59%.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti

SPACE-UP e IBS Consulting

IBS Consulting ha condotto il lavoro di stesura di una proposta progettuale per il bando SPACE-UP che vede coinvolti 10 partner provenienti da tutta Europa, per offrire servizi di supporto alla crescita delle start- up del settore aerospaziale attraverso COMPET 7, la call del programma di finanziamento comunitario Horizon 2020 “Technology Transfer and Business Generators”.

Il progetto

La proposta progettuale, che prende il nome di SPACE-UP (Assisting European SPACE Start-up in scaling UP), combina diverse aree di competenza complementari: il Cluster Aerospaziale di Brema (membro di Enterprise Europe Network), l’ESA-BIC del Lazio (centro di riferimento per l’Agenzia Spaziale Europea), la rete Europea dei Business Angels (EBAN), TIP Ventures (piattaforma di crowdfunders), l’Associazione Internazionale dei Parchi Tecnologici e Scientifici (IAPS), il celebre centro di Ricerca Nazionale Tedesco Fraunhofer, il leader europeo per le soluzioni relative alle risorse umane GI Group e altri.

Il ruolo di IBS

L’ufficio IBS, presente a  Bruxelles dal 2002, assicura un punto tecnico e operativo di contatto tra le imprese e le istituzioni dell’UE. Questa presenza facilita una rete di relazioni che mira a ottimizzare la promozione dei bandi europei. IBS fornirà 60 studi di fattibilità sull’accesso ai fondi europei alle Start-up selezionate dal consorzio.

Questo studio comprenderà le possibilità di finanziamento offerte da Horizon 2020 e altri programmi comunitari come COSME, dando una particolare attenzione alle opportunità strumento per le PMI. Lo studio di fattibilità conterrà anche un’analisi ad hoc per l’accesso al credito attraverso prestiti concessi dalla BEI o altre garanzie proposte dal FEI per garantire un’adeguata copertura finanziaria ai progetti di sviluppo industriale.

IBS Consulting è inoltre partecipata da Credit Data Research, società italiana del Gruppo Moody’s, con la quale collabora. Insieme operiamo modelli di analisi di merito di credito, determinando simulazioni predittive (Outlook del rating). È in questo contesto che intendiamo affiancare le dieci start up ulteriormente selezionate, raccolto prima il piano strategico, poi il piano industriale predisposto dai Partner, cosi da analizzare attentamente i flussi di cassa prospettici, determinando rischiosità attuale e futura, attraverso un modello di Rating certificato.

Tra i sostenitori dell’iniziativa SPACE-UP: Agenzia Spaziale Italiana, Agenzia Spaziale Tedesca, Agenzia Spaziale Polacca, OHB, Airbus DS, Airbus Safran Launchers, AES, DSI, University Bremen, Nereus, Regione Lazio, EEN, COSMOS 2020.

Curiosità

Componente femminile: 5 project manager sui 10 partner di progetto
Coordinatrice dal Cluster Aerospaziale di Brema è la Dr. Barbara Cembella.

Le project manager sono:

  • EBAN Candace Johnson
  • IASP Alicia Shelley
  • GI GROUP Alessia Minucciani
  • IBS Consulting Simona Palermo

Richiedi un incontro con i nostri specialisti

Scade il 14 luglio 2017 (e la seconda scadenza è prevista per il 30 novembre) il bando per la presentazione di progetti nell’ambito dei Trasporti Europei, che mette a disposizione 1 miliardo di fondi per:

Rimuovere le strozzature e realizzare i collegamenti mancanti, migliorare l’interoperabilità ferroviaria, e migliorare le sezioni transfrontaliere.

Garantire sistemi di trasporto sostenibili ed efficienti a lungo termine, al fine di preparare i territori interessati per i flussi di trasporto futuri attesi, oltre a consentire tutte le modalità di trasporto da de carbonizzati grazie alla transizione verso innovative  tecnologie di trasporto ad alta efficienza energetica e basse emissioni di carbonio e ottimizzando la sicurezza.

Ottimizzare l’integrazione e l’interconnessione dei modi di trasporto e migliorare l’interoperabilità dei servizi di trasporto, garantendo nel contempo l’accessibilità delle infrastrutture di trasporto.

Non è richiesto un partenariato internazionale.
Possono essere beneficiari del finanziamento sia pubblici che privati di qualsiasi dimensione.

Le attività finanziate

Le attività realizzate nell’ambito del progetto dovranno richiedere investimenti superiori ai 10 Milioni di Euro.

La quota di fondo perduto erogata dalla Commissione Europea varia dal 10% al 50% a seconda delle attività proposte.

È inoltre richiesto il reperimento di capitali privati aggiuntivi (Istituti Bancari, Cassa Depositi e Prestiti, BEI), attività che può essere sostenuta da IBS.

Costi ammissibili

1.Il costo delle apparecchiature e infrastrutture può essere considerato interamente ammissibile quando è trattato come spesa in conto capitale dal beneficiario.

2.Le spese relative agli studi ambientali sulla tutela dell’ambiente e sulla conformità al pertinente diritto dell’Unione

Le spese relative all’acquisto di terreni non sono un costo ammissibile.

I costi ammissibili includono l’imposta sul valore aggiunto (“IVA”) in conformità dell’articolo 126, paragrafo 3, lettera c), del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti

L’accesso alle garanzie offerte dal Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese (FGPMI) è più ricorrente nelle startup innovative localizzate nelle Regioni settentrionali, che mostrano una propensione più elevata della media nazionale: lo dice  la DG per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI Divisione VII – PMI, Startup innovative e Reti d’Impresa, del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il Fondo, che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie gratuite e dirette sui prestiti bancari a copertura dell’80% del credito erogato dalla banca alla startup (fino a un massimo di 2,5 milioni di euro), prevede che la garanzia sia concessa sulla base di criteri estremamente semplificati, con un’istruttoria che beneficia di un canale prioritario che evita al Medio Credito Centrale di dover operare due diligence ulteriori rispetto a quella già effettuata dalla banca.

Nella Sintesi dei Dati 2016, pubblicata dal Ministero dello Sviluppo Economico, emerge che le regioni Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia guidano la classifica delle regioni italiane che in maggior misura accedono a questo beneficio, seguono Valle d’Aosta, Veneto, Molise, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Le rimanenti Regioni, localizzate nell’Italia centrale e meridionale, mostrano un minore accesso allo strumento.

Richiedi un incontro con i nostri specialisti.