Missione 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo

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Come funziona?

Il piano nazionale di ripresa e resilienza, comunemente conosciuto come Recovery Plan, si propone di essere il pilastro dell’economia italiana per i prossimi 5 anni, grazie alla messa a disposizione di una cospicua quantità di risorse per un totale di 191,5 miliardi di euro. È strutturato secondo 16 componenti che si trovano esplicitate all’interno di 6 Missioni le quali ruotano intorno agli assi fondanti del piano transizione 4.0: digitalizzazione e innovazione ecologica, transizione ecologica e inclusione sociale.

La Missione 1, in particolare, riguarda gli interventi inerenti la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura e il turismo: settori fondanti dell’economia italiana. Per quanto riguarda la digitalizzazione e l’innovazione le realtà economiche nazionali si trovano attualmente di fronte a un importante gap da colmare. E, per colmarlo e ottenere i finanziamenti della nuova transizione 4.0 si rivela importante rivolgersi a società come IBS Consulting, società specializzata in finanza comunitaria e agevolata da oltre 25 anni. Un partner competente in grado di interpretare le linee direttive e guidare le aziende nell’ottenimento del finanziamento più adatto alle proprie esigenze.

Nel segno della digitalizzazione

Per quanto riguarda la digitalizzazione dei processi, almeno il 20% della spesa complessiva del piano nazionale di ripresa e resilienza è dedicato a tale ambito, per investimenti e riforme nell’ottica di un “Futuro digitale in Europa”. Indispensabile migliorare la connettività, motivo per cui è stata predisposta la fruizione delle formule di credito d’imposta r&s, in grado di incentivare gli investimenti digitali, ancora di più quando in sinergia con opzioni green. La strategia è definita non a caso “cloud first” e interessa interi settori dell’economia che necessitano di portarsi al passo con l’innovazione e la competitività dal punto di vista della digitalizzazione dei processi aziendali.

Il piano riguarda il rafforzamento delle competenze e degli strumenti digitali e coinvolge l’intera gamma di domini compresi i sistemi per la sicurezza informatica ma anche settori quali cultura e turismo, storiche eccellenze del Made in Italy. Le tecnologie digitali rappresentano il vero centro del piano industria 4.0 2021 in un’ottica di transizione dell’industria il cui obiettivo è quello di un allineamento agli standard europei ma anche la realizzazione di investimenti chiave in uno sviluppo a medio-lungo termine.

Le misure sono volte a garantire alle aziende, sia pubbliche che private, un sostegno in termini di liquidità economica reale, soprattutto alle piccole e medie imprese, che rappresentano la struttura economica di base necessaria a garantire la ripresa economica nel Paese. Agevolazioni che passano anche dalla nuova sabatini industria 4.0, che vede un contributo in conto interessi sia per i beni ordinari ma ancora di più per quelli digitali volti al miglioramento della competitività dell’impresa.

Ottenere i finanziamenti del piano transizione 4.0 rappresenta un’opportunità da cogliere, in quanto permette di conseguire investimenti sotto l’ottica digitale (ma non solo) capaci di migliorare la produttività dell’azienda e il suo posizionamento sul mercato.

M1C1 – DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE E SICUREZZA NELLA PA

1. Digitalizzazione PA

    Decreti Ministeriali
    Decreti Attuativi

2. Innovazione PA

3. Innovazione organizzativa del sistema giudiziario

    Decreti Ministeriali
    Decreti Attuativi
M1C2 – DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ NEL SISTEMA PRODUTTIVO

1. Investimento 1: Transizione 4.0

2. Investimento 2: Innovazione e tecnologia della microelettronica

3. Investimento 3: Reti Ultraveloci (Banda ultra-larga e 5G)

    Decreti Ministeriali
    Decreti Attuativi

4. Investimento 4: Tecnologie satellitari ed economia spaziale

5. Investimento ​​5: Politiche industriali di filiera e internazionalizzazione

6. Investimento 6: Sistema della proprietà industriale

M1C3 – TURISMO E CULTURA

1. Patrimonio culturale per la prossima generazione

2. Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale

3. Industria Culturale e Creativa 4.0