Adeguati assetti organizzativi​

Ai sensi dell’art. 2086 del c.c. gli amministratori devono mettere in atto un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi.

Cosa comporta per gli attori in gioco?

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Gli amministratori

Dovranno svolgere rilevazioni trimestrali di carattere quantitativo e qualitativo al fine di prevenire situazioni di possibile insolvenza

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L’organo di controllo

dovrà monitorare costantemente lo stato di salute dell’azienda verificando che la stessa adotti una struttura organizzativa adeguata

In sintesi con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi aumenta le responsabilità per gli amministratori e per l’organo di controllo che risponderà solidalmente in caso di mancata e tempestiva segnalazione.

Qual è il giusto percorso da intraprendere per rilevare e affrontare la crisi d’impresa?

Sarà necessario individuare un processo chiaro e definito che consenta di rilevare i rischi connessi all’impresa in ottica prospettica di continuità aziendale.
Come? Attraverso un processo di diagnosi, controllo e monitoraggio.

Il nostro approccio

 

Assessment iniziale

Per rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario attueremo un assessment iniziale:

• Tramite questionari qualitativi e interviste mirate, indirizzati entrambi al legale rappresentante e Collegio Sindacale
• Tramite un’adeguata verifica di eventuali criticità e attraverso l’individuazione delle aree di maggior rischio rispetto ai sistemi organizzativi adottati dall’impresa

Fascicolo tecnico o Reportistica

Predisporremo una reportistica con le valutazioni del rischio storico e prospettico attraverso:
• la raccolta dei dati interni aziendali con info contabili ed extracontabili
• la riclassificazione dei bilanci storici e prospettici
• l’analisi di scenario
• l’analisi prospettica del rischio di impresa
 
 

Regolamento interno

Svilupperemo un regolamento interno da sottoporre a firma e approvazione di amministratori e sindaci contenente le informazioni relative al processo attuato.

Monitoraggio trimestrale

La reportistica prodotta in fase di assessment iniziale dovrà essere aggiornata trimestralmente mediante verbali a data certa per consentire l’attività di monitoraggio sullo stato di salute dell’azienda da parte degli amministratori e dei sindaci.

Perchè scegliere IBS Consulting?

In base alle tue esigenze, IBS Consulting ti aiuterà ad individuare le criticità amministrative, organizzative e contabili attraverso un assessment iniziale e successivamente ad implementare un processo di diagnosi, controllo e monitoraggio del rischio.

Assessment

Per fornire supporto all’imprenditore nella valutazione dell’attuale assetto organizzativo, amministrativo e contabile e identificare le aree di intervento.

Sistema di diagnosi controllo e monitoraggio

Per fornire all’imprenditore un servizio completo che comprende assessment, raccolta dati, analisi e reportistica e predisposizione del regolamento interno.

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Cosa cambia con l’entrata in vigore del nuovo codice della crisi?

Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della nuova riforma della Legge Fallimentare il 10 gennaio 2019, si pone a carico degli organi di controllo societari – ciascuno nell’ambito delle proprie funzioni – l’obbligo di segnalare tempestivamente all’organo amministrativo della società l’esistenza di segnali di crisi di impresa. Il codice ha poi subito alcune modifiche, a loro volta entrate in vigore il 15/07/2022 con il DL 17/06/2022 n.83.

Codice della crisi e dell’insolvenza: sintesi della normativa
La nuova normativa (che accantona il progetto iniziale legato ai 7 indicatori della crisi e all’OCRI) ha di fatto introdotto nuovi obblighi ed esteso le responsabilità dell’imprenditore che non abbia istituito “un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato ai sensi dell’articolo 2086 del c.c., ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi dell’impresa e dell’assunzione di idonee iniziative a farvi fronte”.

Ma cosa si intende per “adeguati assetti”?
Il decreto approfondisce tale concetto, delineando le informazioni minime che devono essere messe a disposizione di amministratori e organo di vigilanza al fine di prevedere tempestivamente l’emersione della crisi d’impresa; in particolare, sono considerati adeguati gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili che consentano di:

  • Rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario
  • Verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i 12 mesi successivi
  • Rilevare e monitorare i segnali di allarme
  • Ricavare le informazioni necessarie a utilizzare la lista di controllo particolareggiata e a effettuare il test pratico per la verifica
    della ragionevole perseguibilità del risanamento

Il concetto chiave che emerge dal nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza è la prevenzione, da attuare tramite strumenti in grado di monitorare e controllare l’esposizione a tutti i rischi aziendali e di pianificare in maniera puntiale tutti i possibili scenari futuri, valutando gli impatti sulla continuità aziendale. Hai bisogno di assessment per la valutazione dei tuoi assetti organizzativi? Sei interessato ad un approfondimento sul nuovo codice della crisi e dell’insolvenza? COMPILA IL QUESTIONARIO QUALITATIVO per una valutazione preliminare.

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